Agrigento, la domenica speciale di Paolo Rotondo

Domenica speciale per Paolo Rotondo. Il giocatore, dopo un lungo stop, in occasione del derby di Sicilia, è tornato a sedersi in panchina. Paolo Rotondo si è preso l’abbraccio dei compagni e l’incoraggiamento dei tifosi agrigentini. Abbiamo scelto di rivivere quel giorno, facendoci raccontare emozioni e sensazioni vissute dal nostro giocatore.

Paolo Rotondo: "Tutto questo mi è mancato molto. Quando Cristian Mayer mi ha comunicato la scelta, sono stato contento. Tornare, è stato come ricevere la convocazione per la prima volta nella mia vita. Stare fuori e vedere la partita è importante, ma stare – almeno – in panchina e potere incoraggiare i miei compagni è stato davvero importante. La prima persona alla quale ho comunicato la scelta dello staff, è stata Donata, la mia compagna. Ho voluto condividere con lei la mia felicità, che in quel momento è stata incontenibile. E’ stato un derby duro, molto tosto ma anche molto bello. Non vedevo una cornice di pubblico così bella da molto tempo. Da siciliano è stato davvero bello vedere dei ragazzi come Ambrosin o anche Williams e Cannon, sentire così tanto il derby E’ stato importante vederli così carichi. Il mio abbraccio con Marco Evangelisti? Non ci siamo detti molto, lui era stremato ed io molto felice. Ho rivisto quell’immagine, mi ha emozionato”. I tifosi hanno dedicato uno speciale striscione a Paolo Rotondo, lui risponde così: "Il cartellone fa riferimento al mio coraggio. E’ stato un incidente di percorso, chiunque avrebbe affrontato questo momento così. Sono così contento d’essere tornato nell’orbita Fortitudo, che quei mesi mi sembrano già lontanissimi. Vorrei ringraziare tutti per il tanto affetto. Non credo che in altri posti in cui sono stato avrei ricevuto lo stesso affetto. Non penso che sia dovuto al mio essere siciliano, fa sempre piacere ad un giocatore vedere dei tifosi così vicini. Non è così scontato. La loro pacatezza nell’esprimere la loro passione, è una grande dote dei tifosi agrigentini".