Baltur, Benedetto: "Lasciamoci alle spalle le ultime prestazioni"

Nonostante le recenti sconfitte con Crema e Forlì, Giovanni Benedetto non fa drammi ma rivendica quanto di buono sin qui fatto e indica alla sua squadra la strada da seguire, per consolidare il primo posto in classifica e affrontare il finale di stagione con fiducia e ottimismo.

Coach, a Forlì la Baltur è caduta per la seconda volta in appena una settimana. Come spiega, questo passaggio a vuoto?
«Certamente non è stata una bella partita. Non sono contento perché non si può essere contenti dopo una sconfitta, ma non sono neanche preoccupato. Innanzi tutto, perché abbiamo affrontato una squadra che non ha nulla da invidiare alle prime della classe e che, specialmente sul suo campo, è dura da battere per chiunque. Inoltre, non ci dimentichiamo che siamo ancora primi in classifica e che manteniamo sei punti di vantaggio sulla seconda, a sette giornate dalla conclusione della prima fase. Detto questo, siamo coscienti del fatto che stiamo attraversando un periodo di scarsa forma e che, in una partita fisica come quella di sabato scorso, abbiamo pagato a caro prezzo la nostra cattiva condizione ma anche che, rimescolando un po’ le carte nel finale, siamo riusciti a riaprire la partita e da questa situazione dobbiamo e vogliamo ripartire.».

Alle ore 19:30 di domenica, tornerete al Pala Ahrcos per affrontare Padova. Quali saranno, i temi della sfida?
«Affronteremo una formazione che si presenta a questo appuntamento con l’entusiasmo figlio del recente successo su Faenza e la leggerezza di chi viene a Cento senza avere nulla da perdere. Hanno perso un giocatore importante come Lazzaro ma hanno inserito due giocatori importanti, che hanno permesso loro di rimanere in corsa per quell’ottavo posto che rappresenta il loro obiettivo stagionale e che rimane tuttora alla loro portata. Abbiamo lavorato molto in settimana e siamo pronti per tornare in campo, lasciarci alle spalle le ultime prestazioni e riprendere a correre insieme al nostro pubblico, a cui abbiamo dimostrato più volte di che pasta siamo fatti e a cui chiediamo di sostenerci, perché sappiamo che ci può aiutare a sopperire alle nostre carenze attuali e superare anche questo ostacolo.».