Cece Riva: umiltà e serietà per affrontare Tezenis Verona

Umiltà, spirito di gruppo e serietà. Queste parole assumono una valenza importante in casa Assigeco e le prime due partite del 2017 ne sono la riprova dopo lo straordinario girone d’andata. Perché per andare a vincere Udine solo sei giorni dopo lo shock dell’impresa sfiorata sul filo di lana contro la corazzata Virtus Bologna, questi valori sono insiti nel Dna di questo gruppo e non effimeri. L’ umiltà di affrontare questa serie di sfide ad alta quota senza pedine chiave dello scacchiere, senza mai piangersi addosso, ma cercando anzi da “underdog” di mettere sul parquet ogni goccia di sudore per poter competere ad armi pari. Lo spirito di un gruppo capace di trovare ad ogni partita, o negli stessi momenti della partita, protagonisti diversi, sempre al servizio della squadra. La serietà del lavoro quotidiano in palestra che non manca mai, anche e soprattutto nei veterani sempre prodighi di consigli per i tanti giovani che danno il loro decisivo contributo ogni giorno. Poi, quando oltre alla solita applicazione difensiva si aggiunge una pallacanestro di alta qualità in attacco (28 punti nel solo terzo periodo a Cividale), il risultato finale è ancora più bello e apprezzato anche dai palati fini. Ma la truppa di coach Andreazza non ha tempo di cullarsi sugli errori del sesto centro stagionale on the road, perché sabato al Palabanca sarà di scena una delle squadre più in forma del momento, ossia la Tezenis Verona, fresca dei doppi prestigiosi scalpi di Treviso (la prima a violare il pluriscudettato parquet della marca) e Fortitudo. Gli Scaligeri stanno rincorrendo un posto nei play off e la cura dell’esperto coach Luca Dalmonte sta iniziando a mettere i frutti su Boscagin e compagni. Roster profondo e ricco di centimetri, chili e talento quello a disposizione dell’ex assistente della nazionale in cui spiccano il talento a stelle e strisce del “motorino” Robinson (tante canotte vestite in A1 per lui) e del rookie Frazier, che all’andata cerco invano di fermare la corsa dei biancorossoblu, con una serie incredibile di canestri dalla lunga distanza. Il gruppo indigeno dei gialloblù non è certo da meno. A gente come Portanesse, Brkic e capitan Boscagin non fanno certo difetto qualità ed esperienza, oltre a quel vizio di bruciare le retine avversarie che gli avversari ben conoscono. Muscoli sotto canestro sono garantiti dal naturalizzato Dane DiLiegro e dal reggiano Giovanni Pini, ripresosi dall’ infortunio. Da non sottovalutare i giovani Totè e Basile, capaci di dare minuti di qualità offensiva e difensiva. Insomma un roster che, nonostante la partenza ad handicap, vale i primi quattro posti del ranking del girone e una società ambiziosa che vorrebbe rinverdire i fasti passati. Ma a quest’ Assigeco con un’infermeria più affollata dei cinema a Natale, gli attributi umani e tecnici per cercare un’altra incredibile impresa non sembrano proprio fare difetto…magari spinta dal calore di un pubblico che si esalta quando vede la propria SQUADRA giocare col CUORE !

Cesare Riva, primo assistente Ucc Assugeco Piacenza