Chiriatti emblema dei Lions che piegano Campli e conquistano il secondo posto solitario

L'esultanza dei cestisti biscegliesi nel tripudio del PalaDolmen [Graziana Ciccolella]

Lions Bisceglie-Campli 59-58

 

Lions Bisceglie: Cucco 5 (1/3, 1/5), Bruno 5 (0/1, 1/7), Potì 19 (2/5, 5/9), Leggio 4 (1/3, 0/3), Cena 2 (1/2, 0/4), Chiriatti 14 (2/3, 1/4), Di Emidio 9 (3/4, 1/2), Esposito 1 (0/1). N.e.: Comollo, Totagiancaspro. Allenatore: Domenico Sorgentone.

Campli: Bottioni 15 (4/7, 0/3), Duranti 3 (0/1, 1/6), Petrazzuoli 9 (3/6 da tre), Gatti 13 (2/6, 3/9), Salafia 2 (0/2), Ponziani 8 (4/4), Petrucci 2 (1/3, 0/5), D’Arrigo 2 (1/1), Serafini 2 (1/1), Norbedo 2 (1/2, 0/1). Allenatore: Piero Millina.

Arbitri: Bartolomeo di Cellino San Marco (Brindisi), Lillo di Brindisi.

Parziali: 10-10; 28-30; 43-46.

Note: nessun uscito per cinque falli. Tiri da due: Lions Bisceglie 10/22, Campli 14/27. Tiri da tre: Lions Bisceglie 9/34, Campli 7/30. Tiri liberi: Lions Bisceglie 12/15, Campli 9/12. Rimbalzi: Lions Bisceglie 31 (27+4, Di Emidio 7), Campli 38 (29+9, Gatti e Duranti 7). Assists: Lions Bisceglie 11 (Bruno 4 ), Campli 9 (Bottioni 3).

 

Scivolare nelle banalità e cadere nella retorica? Non ci vorrebbe poi così tanto. Quella che i Lions hanno vinto è stata una partita stranissima, per quanto di elevato spessore agonistico, che ha tenuto sulla corda lo straordinario pubblico del PalaDolmen. Una sceneggiatura frutto della fantasia non sarebbe stata più efficace nel tratteggiare i contorni di quello che è realmente accaduto sul parquet dell’impianto di via Ruvo, giovedì, nello scontro diretto che ha assegnato il secondo posto solitario nel raggruppamento D del campionato di Serie B di basket.

 

L’ha spuntata Bisceglie (senza Riccardo Antonelli risalito al nord perché in procinto di diventare papà), coi meriti della formazione giovane per carta d’identità ma al tempo stesso incapace di sbandamenti. La crescita del gruppo, quella presa di maggiore consapevolezza nei propri mezzi è stata nuovamente certificata dalla testardaggine, dalla tenuta mentale irreprensibile, dalla tenacia di Edoardo Di Emidio e compagni, che mai hanno dato l’impressione di mollare la presa.

 

Bisogna essere davvero squadra per riuscire a vincere una partita nonostante il 29% dal campo con 3/20 da tre all’intervallo lungo e quel canestro che col trascorrere dei minuti è sembrato restringersi agli occhi dei nerazzurri. Tenere sotto i 60 punti realizzati l’eccellente collettivo farnese è impresa di enorme rilievo e tale sarebbe rimasta anche nel caso in cui la formazione di casa avesse perso. In mezzo un bel po’ di escamotages tattici come il ricorso alla match-up da parte di Campli, qualche passaggio a zona anche di Bisceglie e l’utilizzo di quintetti bassi su entrambi i fronti.

 

L’importanza della posta in palio è stata avvertita fin dalla palla a due di un match teso ma corretto: primo canestro dopo oltre 3 minuti e mezzo grazie a Gianmarco Leggio. Prologo perfetto di un primo quarto terminato 10-10 con 15 tiri su 19 sbagliati dai Lions e 10 su 13 mandati fuori bersaglio da Campli. Pallone pesante e punteggio in altalena anche nel secondo parziale, col massimo vantaggio nerazzurro del 17° (Di Emidio, 26-20) capovolto dal colpo di reni dei biancorossi propiziato da Simone Gatti col supporto di Petrucci.

 

Le redini della gara sono rimaste più nelle mani dei viaggianti anche nel terzo parziale: quando Alessandro Potì, dal perimetro, ha fatto segnare un nuovo sorpasso pugliese, Campli ha risposto con Petrazzuoli, senza mai andare oltre. La litigata fra i giocatori nerazzurri e il canestro è proseguita finché Tato Bruno, dalla lunga distanza, ha impattato a quota 48 al 32°. Punto e daccapo perché l’ex Molfetta Petrazzuoli gli ha replicato e la freddezza del team di Millina nel rintuzzare le folate Lions è parsa poter premiare, alla lunga, la maggiore abitudine di molti componenti del roster abruzzese a giocare partite di questo tipo. Ma Alessandro Potì da fuori e Gianmarco Leggio con un 2/2 dalla lunetta si sono resi esecutori dell’ostinazione biscegliese, riportando la sfida in parità (54-54) a due minuti e mezzo dal termine.

 

La classe di Gatti (canestro con l’aiuto del tabellone giocando in isolamento contro Chiriatti) e l’astuzia di Bottioni (fallo subìto in entrata e tiri liberi centrati) hanno consentito a Campli di entrare  nell’ultimo minuto avanti di quattro lunghezze (54-58). Bruno, glaciale dalla linea della carità, ha immediatamente dimezzato lo scarto e dopo l’errore dai 6,75 di Duranti Bisceglie ha potuto gestire la palla del potenziale sorpasso, andando in angolo dal capitano Andrea Chiriatti, il cui tiro è finito sul secondo ferro, impennandosi in maniera beffarda per terminare la sua parabola in fondo alla retina scatenando il tripudio del PalaDolmen.

 

Timeout della panchina farnese con 19 secondi da giocare e ultimo possesso affidato a Bottioni, che si è assunto la responsabilità di andare uno contro uno: le sue due conclusioni, contrastate da Di Emidio, Cena e Leggio, si sono spente sul primo ferro e al suono della sirena, fra abbracci e boati di gioia, i tifosi nerazzurri hanno visto concretizzarsi la splendida realtà del 13/13 casalingo e di un secondo posto in beata solitudine, da difendere con le unghie, coi denti e col piglio di una squadra così giovane ma sempre più matura.

UFFICIO STAMPA LIONS BASKET BISCEGLIE - Vito Troilo