Demis Cavina: “Tortona, abbiamo ancora voglia di stupire”

- Coach Demis Cavina, il 16 agosto si aprirà la sua terza stagione sulla panchina del Derthona Basket. Quali saranno i vostri obiettivi nel prossimo campionato?
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Le ultime due annate sono state molto positive per noi, sarà una bella sfida cercare di poter ripetere i medesimi risultati. C’è grande voglia di ripetersi, c’è stato un piccolo ridimensionamento ma abbiamo forti motivazioni e conterà quanto metteremo in campo in ogni gara per cercare di raggiungere i nostri obiettivi.

- Rispetto all’anno scorso, chiuso con l’eliminazione in gara 5 dei quarti playoff contro Brescia, poi promossa in Serie A, la sua squadra risulta rinnovata per otto decimi. Era previsto un cambiamento così radicale?
- Questi cambiamenti sono normali quando costruisci squadre giovani, con giocatori che devono lanciarsi nelle rispettive carriere. Questo ci aiuta a capire il fatto che abbiamo fatto molto bene, era difficile trattenere giocatori attratti da squadre di categorie superiori. Abbiamo avuto la stessa idea dell’anno scorso, quella di affidarci a giocatori che abbiano l’obiettivo comune di crescere in una realtà come quella di Tortona.

- Le due conferme rispetto allo scorso anno sono quelle di Davide Reati sul perimetro e Luca Garri sotto canestro. Che tipo di contributo vi aspettate da loro?
- Sono due giocatori esperti che possono introdurre i nuovi nel nostro sistema, hanno entrambi grandi qualità tecniche e inoltre possono fungere da esempio, essendo dotati di grande etica lavorativa. Avere due giocatori che conoscono l’ambiente e il nostro modo di lavorare ci potrà essere di grande aiuto.

- Garri farà coppia sotto canestro con Giampaolo Ricci, reduce da una stagione in chiaroscuro a Verona.
- Qui vorrei fare un discorso più generale: nelle nostre scelte ci sono stati giocatori che non hanno mai calcato i parquet di Serie A2, oltre a giocatori che vogliono rilanciare la propria carriera, come può essere il caso di Ricci. È un giocatore che avevamo inseguito anche l’anno scorso, lo seguivamo da tempo e pensiamo possa essere funzionale al nostro sistema.

- La panchina, completamente nuova, sarà composta da elementi molto giovani: Giulio Mascherpa, Alberto Conti, Davide Alviti e Valerio Cucci sono tutti ragazzi sotto i 24 anni. A questi si aggiunge la firma di Massimiliano Sanna, lo scorso anno protagonista in Serie B a Montegranaro.
- Abbiamo voluto acquisire uomini prima che giocatori, e questo vale per tutti i giocatori del roster, dagli Usa ai giovani del territorio che ci daranno una mano soprattutto negli allenamenti. Il nostro obiettivo era quello di affidarci a giocatori affamati, che venissero a Tortona con grandi motivazioni. Credo molto nel lavoro durante la settimana, e penso che la partita sia una messa a frutto di quanto prodotto in allenamento. Solo se avremo la giusta mentalità, potremo raggiungere buoni risultati.

- Infine i due Usa, anch’essi molto giovani, che occuperanno gli spot di play e guardia: Phil Greene IV e Glenn Cosey. Che tipo di giocatori sono?
- Sono giocatori simili a livello di ruolo, anche se diversi per caratteristiche individuali. Entrambi hanno un buon controllo di palla, hanno qualità tecniche di intercambiabilità in campo e grande voglia di affermarsi. Cosey ha avuto buone esperienze in Lega Adriatica e nella seconda lega turca, mentre Greene ha vissuto due anni positivi in un college importante come St. John’s, prima di giocare anche lui una stagione nel secondo campionato turco. Volevamo giocatori giovani, che però conoscessero già l’Europa, per ridurre i tempi di ambientamento.

- A Tortona c’è entusiasmo, dimostrato dai 200 abbonamenti rinnovati in fase di prelazione. E questo nonostante il fatto che le prime gare casalinghe verranno giocate a Casale Monferrato, in attesa della fine dei lavori di adeguamento al PalaOltrepò di Voghera.
- Sì, giocheremo a Casale prima di ritornare a Voghera, cosa che comunque implica uno spostamento da Tortona. Non è quindi una novità per noi quella di dover migrare. Questa piazza si è affacciata alla Serie A2 solo due anni fa ma ha grande tradizione di basket. In questo lasso di tempo si è ben strutturata per la categoria, aumentando anche il numero di tifosi. Siamo riusciti a sfruttare il fattore campo anche giocando fuori da Tortona, l’organizzazione societaria ha permesso di sentirci sempre a “casa”. A Casale Monferrato abbiamo già avuto una positiva esperienza nei playoff dello scorso campionato, c’è un’ottima struttura alle spalle e sono assolutamente convinto del fatto che ci troveremo bene, potendo anche contare sull’affetto del pubblico.

- Un’ultima domanda sul prossimo torneo di Serie A2 Citroën. Che tipo di campionato ci si può attendere? Si può intuire il livello medio nei due gironi, Est e Ovest?
- Lo scorso anno si diceva che il girone Ovest fosse più competitivo dell’Est, poi i playoff hanno dimostrato il contrario. Alla fine penso che anche questa stagione il livello medio sia molto simile in entrambi i gruppi. Questo torneo, nelle sue varie formule e denominazioni, lo frequento da 14 anni e uno delle sue maggiori qualità è quella di dar spazio a tanti italiani. Altro fattore importante è quello di poter contare su tante piazze storiche, che danno risalto al secondo campionato nazionale. Il clamore mediatico del girone Est è differente, per via delle tante piazze storiche presenti: il ritorno del derby di Bologna, la presenza di Treviso e Trieste tra le altre. Ma anche il raggruppamento Ovest presenta realtà di tradizione, come Roma, Siena, Biella, Reggio Calabria, oltre a Trapani e Ferentino che hanno grandi ambizioni. Per il futuro, con 32 squadre presenti, mi auspico una maggiore intercambiabilità con gli altri campionati, anche per garantire la giusta sostenibilità delle società partecipanti.

 

Guido Cappella
Area Comunicazione LNP