I 30 di Rinaldi non bastano per battere Stella Azzurra

DYNAMIC VENAFRO: Laguzzi 6, Minchella 4,  Rinaldi 30, Cancelli, Tamburrini 7, Pirozzi ne, Bandera ne,  Rossi 5, Pagano 1, Gueye 4, Carcillo ne.

STELLA AZZURRA ROMA: Ianelli 18, Donadio 5, Alibegovic 5, Cassar 6, Bayehe 10, Spagnolo, Caceres 8, Reale, Penè, Rinaldi 2, Corbinelli 14, Digno.

Quella con la Stella Azzurra era probabilmente la più temibile delle partite del trittico della settimana, ma le sconfitte rimediate con la Tiber Roma e Catanzaro, imponevano a coach Mascio di conquistare i due punti prima dello scontro diretto con Patti.
 Il copione è stato lo stesso per tutta la settimana: un buon avvio dei venafrani (il 9-2 iniziale sul tabellone con le triple di Rossi e Rinaldi lasciava presagire epiloghi più lieti) che però nel finale soffrono la maggiore fisicità e freschezza degli avversari. 
La Stella azzurra, formazione giovane ed esplosiva, fa proprio dell’aggressività una filosofia di gioco, potendo contare su ben 11 elementi che allungano le rotazioni e garantiscono qualità e intensità a coach D’Arcangeli.
I gialloblù patiscono la cattiveria agonistica della squadra avversaria e mal si adeguano ad un metro arbitrale piuttosto permissivo sui contatti difensivi. Rinaldi, Gueye e Laguzzi (quest’ultimo limitato dallo strappo di domenica scorsa, ma ugualmente in campo) fanno tutto il lavoro sporco in aria, ma le energie dei padroni di casa si esauriscono prima dello scadere dei 40 minuti. E con esse anche la lucidità. 
Senza Rossi in campo, fuori alla metà del terzo quarto per una botta al costato, la Dynamic perde fosforo e si affida alla mano calda di Rinaldi nei frangenti più delicati. Il suo 3/3 dall’arco di tre punti accorcia le distanze fino ad una sola lunghezza di svantaggio nei minuti finali, ma lo sprint dei romani non si esaurisce e alla fine i capitolini portano a casa i punti.
Ora la situazione classifica si fa più problematica per i venafrani, che nello scontro diretto con Patti non posso sbagliare.