Impresa eroica di Recanati, che senza mezza squadra domina Matera

Basket Recanati - Olimpia Matera 78-68 (29-18, 42-34, 68-46)

Basket Recanati: Guarino 21 (6/12, 2/3), Broglia 14 (5/7, 0/0), Gurini 12 (1/2, 2/9), Ballabio 11 (2/4, 1/3), Yande Fall 11 (3/9, 0/0), Attilio Pierini 6 (3/5, 0/6), Alberto Razzi 3 (0/0, 1/3), Dalibor Vidakovic 0 (0/0, 0/0), Cingolani (0/1), Cuccoli ne. All.: Coen.

Tiri liberi: 20 / 22 - Rimbalzi: 31 8 + 23 (Giorgio Broglia 12) - Assist: 18 (Francesco Guarino 9)

Olimpia Matera: Ochoa 16 (2/7, 3/5), Battistini 11 (4/7, 1/3), Terenzi 11 (4/5, 1/6), Cozzoli 10 (0/2, 3/9), Ravazzani 6 (3/10), Di Marco 5 (1/2), Varaschin 5 (0/1, 1/2), Migliori 4 (2/5, 0/1), Pasqualini (0/2), Cesano  ne. All.: Putignano.

Note: spettatori 350. Tiri liberi: Recanati 20/22, Matera 9 / 13. Rimbalzi: Recanati 31 (Broglia 12), Matera 38 (Ravazzani 14) - Assist: Recanati 18 (Guarino 9), Matera 19 (Di Marco 7)

RECANATI (MC) - Impresa eroica del manipolo di giocatori rimasti a disposizione di coach Piero Coen, che dominano in lungo ed in largo un’avversaria di grande caratura come la Bawer Matera. Senza due titolari come Di Viccaro e Zampolli, oltre ai giovani Pesce e Raponi, e con Guarino che ha deciso di giocare con l’ausilio di un’infiltrazione solo nell’immediato pre-partita, la formazione leopardiana sciorina una prova di grande carattere già nel primo parziale, in cui manda a segno ben 29 punti. A guidare la squadra è colui che non ti aspetti: ovvero Riccardo Ballabio, canturino classe 1998 fin qui con poco spazio a disposizione, che dimostra di valere minuti di qualità (alla fine saranno 34’) e manda a segno 6 punti (alla fine saranno 11), mettendo anche “la museruola” all’argentino Di Marco. Nel 2° quarto, Matera tenta la contro spallata, ma il “muro” difensivo dei gialloblu tiene. Al ritorno in campo dal riposo, spesso tallone d’Achille di Pierini & C., l’allungo decisivo, anche senza il conforto del tiro dalla distanza, spesso marchio di fabbrica dei recanatesi, la cui percentuale arriva a stento al 20%. La schiacciata di capitan Pierini sulla sirena del 30° minuto, dopo un rimbalzo offensivo sul suo errore da 3, mette il punto esclamativo sulla gara e introduce un ultimo parziale all’insegna del “non facciamoci male” (che di questi tempi è già molto per il team marchigiano). Da sottolineare la prova di Giorgio Broglia, impiegato oggi anche nello spot di “3”, e quella di un immenso Ciccio Guarino, il quale dopo una settimana di stop per la rovinosa caduta sull’anca in allenamento, ha fatto segnare qualcosa come un 29 di valutazione, con in corpo una puntura di antidolorifico dalla dose equina. Il secondo posto per ora è ancora salvo dagli assalti di Bisceglie. Ed alla luce di quanto ha dovuto pagare questo gruppo alla sfortuna da settembre ad oggi, è cosa buona e giusta.