Intervista a Edoardo Persico

di Stefanni Stefano

Ciao Edoardo

Prima di tutto complimenti per la bella prestazione di domenica, a te e ovviamente a tutta la squadra.

Grazie, domenica per la prima volta, dopo l’infortunio di San Giorgio, sono tornato ad avere buone sensazioni dal punto di vista fisico e quindi tutto è stato più facile.

Della partita con Oleggio cosa resta di più nella vostra testa, il brutto avvio, o la grande rimonta?

Entrambe le cose, il brutto avvio bisogna tenerlo ben presente, perché domenica prossima, a Pavia, sarà molto importante proprio come inizieremo la partita. La rimonta in casa è stata senz’altro più bella e più facile per la grande spinta che ci dà il pubblico e poi averlo fatto già molte volte, ci dà morale e la consapevolezza del sapere che possiamo essere sempre in grado di rimediare ai momenti negativi.

Dopo una serie di risultati così eccezionali, si può ancora temere un conseguente calo di tensione, come potrebbe essere stato quello in avvio con Oleggio?

Più che calo di tensione, io parlerei di normali alti e bassi che possono esserci in un campionato, io poi personalmente sono abituato a pensare che le difficoltà son sempre dietro ogni angolo, questo è un campionato equilibrato e difficile e la consapevolezza che ci saranno momenti negativi, ma al tempo stesso che abbiamo la forza per affrontarli è importante.

Questa vostra forza mentale e la continuità di risultati, sono le caratteristiche che contraddistinguono le grandi squadre, vi sentite una grande squadra?

Noi ora dobbiamo considerarci una squadra con un’identità ben definita, che ci fa essere in grado di lottare per i playoff. Noi non dobbiamo assolutamente vederci come la seconda in classifica, non dobbiamo montarci la testa, ma è anche vero, come ci dice il coach, le altre, ora, ci considerano squadra da battere e moltiplicano le forze contro di noi, come ha fatto Oleggio. Il bello infatti comincia adesso, dove affronteremo partite che ci vedono favoriti e quindi avremo più pressione addosso, mentre prima gioivamo di quello che veniva.

Domenica troviamo Pavia senza Iannilli, sarà un vantaggio, o uno svantaggio?

Parlando in prima persona, per me è un vantaggio, Iannilli è grosso, sa giocare ed ha una grande esperienza, quindi una presenza importante in area ma, come detto, attenzione a chi lo sostituirà, potrebbe avere grandi motivazioni.

Nel pavese settimana di grandi polemiche, per la brutta sconfitta di San Giorgio e più in generale per una squadra che rispetto al valore dei singoli, non sta disputando un campionato all’altezza delle aspettative. Difficilissimo capire che Pavia troveremo, tu cosa ne pensi?

Troviamo un ambiente in difficoltà e certi ambienti sono quelli più pericolosi, perché quando ci sono delle uscite di mercato, magari si allungano i minutaggi di alcuni giocatori, che sono così chiamati a prendersi più responsabilità e solitamente in queste situazioni di difficoltà, tutti danno qualcosa di più. Loro cercheranno di partire forte, ma noi dobbiamo aggredire subito la partita, bisogna avere la faccia giusta, la giusta cattiveria per accentuare, da subito, le loro difficoltà e non farli entrare in fiducia.

Ci aspetta un trittico di partite in 8 giorni, due difficili trasferte e il sempre insidioso derby in casa contro Cecina, tre partite che potrebbero dire molto sulla posizione ai playoff di Piombino. Abbiamo speso molte energie, fisiche e psichiche, in queste ultime partite. Con quanta benzina ci arriviamo?

La benzina ce l’abbiamo, perché siamo carichi, siamo in fiducia, lavoriamo duro, ma lo facciamo con convinzione e soddisfazione e poi anche le altre avranno lo stesso impegno. Noi affrontiamo tre squadre molto lontane in classifica, ma sono comunque squadre molto ostiche. Quello che dobbiamo fare e ce lo ha detto anche il coach, è di gestire meglio certe situazioni, come quella del finale di Oleggio, dove abbiamo fatto rientrare in partita Oleggio dopo il più 8, sprecando così energie che potevamo risparmiare.

Grazie Edo