L’Accademia Su Stentu vuole tornare al successo

Decimo impegno stagionale per l’Accademia Su Stentu Cagliari, che domenica pomeriggio sarà di scena in terra siciliana, a Patti, dove proverà a interrompere la striscia di tre sconfitte consecutive. A dispetto dei risultati, i biancoblu stanno vivendo un momento tutt’altro che negativo: contro Cassino e Palestrina i Pirates hanno retto l’urto, giocando alla pari al cospetto di formazioni che puntano apertamente alle posizioni di vertice. Solo un calo di lucidità nel finale, invece, ha impedito a Vanuzzo e soci di tornare dalla trasferta di Catanzaro con i due punti in tasca. Nella sfida di Patti, allora, l’obiettivo è uno solo: quello di muovere la classifica e mantenere il ritmo delle squadre che stanno davanti.

In Sicilia l’Accademia troverà di fronte a sé un’avversaria determinata a riscattare un inizio di stagione complicato, che l’ha vista vincere una sola volta (contro la Tiber Roma, alla sesta giornata) nelle nove gare fino a ora disputate. La presentazione della sfida è affidata al siciliano (nativo di Enna) Giuseppe Floridia, che per la prima volta potrà tornare da avversario nella sua terra natia.

Che effetto ti fa tornare a casa da avversario?
“La Sicilia è sempre la mia terra, giocarci da avversario è qualcosa che desideravo e finalmente ne ho l’opportunità. Le squadre che affronteremo sono lontane dal mio paese d’origine, ma nonostante questo provo un pizzico di tensione che spero che possa sfociare in una prestazione positiva”.

Siete reduci da tre sconfitte consecutive, ma a livello di gioco raramente siete mancati. Qual è la tua lettura sul momento della squadra?
“Come tutte le squadre affrontiamo momenti buoni e momenti complicati. Mettendo meglio in pratica le indicazioni del coach avremmo potuto ottenere delle vittorie importanti, ma le vere squadre sanno rialzarsi e sono certo che torneremo presto al successo”.

Cosa è mancato secondo te per riuscire a fare il colpaccio contro Palestrina?
“Penso sia mancata freschezza mentale nei minuti finali. Molto spesso abbiamo dei momenti bui dove prendiamo parziali negativi che ci fanno sfuggire le partite dalle mani”.

L’obiettivo della trasferta di Patti, ovviamente, è quello di tornare a casa con i due punti.
“Assolutamente sì. È nostro dovere ottenere i due punti per avere un pizzico in più di fiducia e tranquillità”.

Cosa sai sui prossimi avversari?
“La classifica dice che sono ultimi, ma penso che in un girone molto equilibrato come il nostro ci si possa aspettare di tutto. Patti è una squadra rognosa, che lotta su ogni pallone e che in casa è spinta da un pubblico molto caloroso. Ciò che mi spaventa di più siamo noi stessi: alcune partite le abbiamo buttate via nonostante fossero sotto controllo a causa di una scarsa lucidità fisica oltre che mentale”.

Questo è il tuo secondo anno in Serie B: che differenze stai trovando rispetto al girone dell’anno scorso?
“Le squadre del girone B erano contraddistinte da un ottimo livello tecnico e da grande fluidità di gioco. Quest’anno ci stiamo trovando di fronte formazioni magari meno tecniche, ma maggiormente votate all’agonismo e all’intensità fisica”.

Alla luce di quando ha detto il campionato fino a ora, quale pensi possa essere la dimensione dell’Accademia? C’è spazio per attaccare la zona playoff?
“Innanzitutto dobbiamo raggiungere la salvezza senza difficoltà, perché questo è il nostro obiettivo primario. La zona playoff non sembra cosi lontana da noi, ma pensiamo al presente, perché dobbiamo pensare a vincere e lottare in ogni partita”.

Voi giovani vi state ritagliando un ruolo sempre più importante all’interno delle rotazioni di coach Caboni. Come sta procedendo il cammino?
“Ci troviamo tutti abbastanza bene nel gruppo, siamo ben inseriti e ogni volta che il coach ci dà fiducia cerchiamo di dare il massimo, perché il nostro obiettivo è crescere come giocatori e contribuire alla vittoria insieme ai nostri compagni facendo ciò che sappiamo fare”.