La Dynamic rimonta di venti e vince una partita impossibile

AL DISCOUNT VENAFRO – OLIMPIA BAWER MATERA 83-80 (12-22, 30-45, 49-67)

Al Discount Venafro: Mauro Liburdi 33 (12/16, 1/4), Franco Migliori 17 (4/7, 1/6), Gioele Moretti 15 (4/6, 1/4), Marco Rossi 12 (3/5, 2/5), Mario Tamburrini 6 (2/9, 0/1), Sasha Kushchev, Raffaele Minchella, Antonio Manzi, Pasquale Pirozzi ne, Luca Cancelli ne. All. Mascio.
Olimpia Bawer Matera: Alessandro Grande 19 (7/13, 1/6), Stefano Laudoni 16 (4/6, 2/5), Nicolò Ravazzani 14 (7/9), Gianni Cantagalli 13 (1/3, 1/7), Gionata Zampolli 13 (3/6, 2/6), Adama Ba 4 (2/3), Matteo Annese 1, Federico Lestini, Gabriele Pacifico ne, Giovanni Loperfido ne. All. Miriello.
Arbitri: Picchi di Frosinone e Di Gennaro di Roma.

 

È da 98 giorni che dura l’imbattibilità della Dynamic Venafro tra le mura del Pedemontana. Un’imbattibilità che ieri era sembrata sfumare contro un Olimpia Matera che ha giocato 33 minuti di altissimo livello, costringendo gli avversari a subire il dislivello atletico e ad andare sotto anche di 20 punti.
Nonostante l’assenza di Lestini (iscritto a referto solo per onor di firma), Matera si è portata subito avanti con i punti dei vari Laudoni, Grande, Zampolli e Ravazzani, che hanno permesso all’Olimpia di raggiungere la doppia cifra di vantaggio già nella prima frazione di gioco.
L’approccio degli uomini di coach Mascio alla gara non è dei migliori: con Tamburrini e Migliori non al top, i venafrani sembrano patire molto la velocità e la fisicità degli avversari. Nella prima metà di gioco, gli uomini in campo non rispettano alla lettera il piano partita e questo permette ai viaggianti di imporsi su più fronti, dominando di fatto per oltre 30 minuti.
I padroni di casa provano a rientrare nel secondo quarto, affidandosi principalmente alla vena realizzativa di Mauro Liburdi, ma l’Olimpia non concede chances di rimonta.
La squadra di coach Mascio sembra stanca, distratta, superficiale nelle scelte prima ancora che nell’intensità di gioco.
Tanti errori al tiro, con un 1/16 da tre alla fine del terzo quarto che pesa molto sulle sorti della gara. Il risultato del match sembra ormai scontato.
+18 Matera alla sirena dei 30 minuti.
Al Pedemontana nessuno crede nella rimonta e tutti si preparano ad assistere a dieci minuti di puro garbage-time cui eravamo abituati nel girone d’andata.
Coach Mascio rientra con Tamburrini, Minchella, Moretti, Liburdi e Kushchev, lasciando in panchina Rossi con quattro falli e un Migliori fino a quel momento poco incisivo.
Si parte subito con la zona press che porta Matera a perdere 9 palloni nel solo quarto periodo. Ricucire un gap di 18 punti in 10 minuti non è semplice, ma la bomba di Moretti a 4’ dalla fine riaccende qualche speranza e riporta i venafrani sotto la doppia cifra di svantaggio. Rientra in partita anche Franco Migliori, con 10 punti e 5/5 dalla lunetta nei quattro minuti finali. Liburdi aggiunge altri 10 punti al suo score già alto (23 punti con sette su 10 da due alla terza sirena), ben servito da Tamburrini (4assist) e compagni.
A due minuti dallo scadere entra anche la tripla del -6 di Marco Rossi che rende definitivamente concretizzabile la rimonta.
A 36 secondi ancora da giocare, Venafro e a -4. Annese sbaglia il secondo tiro libero e permette a Tamburrini di afferrare il rimbalzo e servire l’assist per la bomba di Migliori. Bolgia al Pedemontana. La Dynamic e a -1 a 26’’ dalla fine. Cantagalli in lunetta fa 1/2 e coach Mascio chiama timeout sul 78-80.
Sulla rimessa a centrocampo la palla va nelle mani di Marco Rossi. Pronti a difendere su un eventuale tiro allo scadere dei 24, ma Rossi dall’arco non tira. Serve un assist perfetto per Liburdi che tutto solo in aria va a segno e porta la Dynamic in parità sull’80-80. Coach Miriello sfrutta l’ultimo timeout, ma la difesa su rimessa dei padroni di casa è quasi commovente: scadono i cinque secondi e la palla torna di nuovo nelle mani dei venafrani.
13 secondi a disposizione, palla a Marco Rossi. Bolgia totale, il Pedemontana esplode come mai aveva fatto in tutta la stagione. Il buzzer-beater di Rossi consente, ancora una volta, ai venafrani di vincere una partita impossibile. Una rimonta assurda, resa possibile grazie al sangue freddo e all’ostinazione di coach e assistent coach che hanno saputo credere nella vittoria quando ormai nessuno ci sperava più.
L’ultimo parziale di 34-13 la dice lunga sulla prestazione finale della squadra padrona di casa. Fondamentali i 33 punti di Mauro Liburdi con 12/16 da due, l’unico ad andare a segno con regolarità in tutto il corso della partita. Ma la vittoria è arrivata grazie allo splendido lavoro difensivo di tutti gli uomini in campo.
Con la sconfitta di Giulianova contro Montegranaro, lo scenario cambia completamente e la salvezza diretta diventa un opzione concretamente percorribile. Fra due giorni l’impegno infrasettimanale contro San Severo su uno dei campi più difficili del girone, mentre domenica lo scontro diretto con Giulianova, ancora una volta in un Pedemontana impazzito.