La Tiber con il cuore contro Salerno

Si torna a giocare subito, e forse è un bene per I bluarancio. La sconfitta rimediata a Patti, toglie “vento in poppa”, quel tanto che basta, alle vele gonfiate dalla vittoria con Catanzaro. Quando la squadra di Coach Polidori, sembrava aver imboccato la strada giusta, ecco che a turbare l’ambiente, ci pensa l’ennesima “sicula” (zero-tre contro le squadre provenienti da quella regione). Inspiegabile il calo di concentrazione, giustificabile solo in parte dalla maratona con I calabresi (due tempi supplementari), e da quel bisogno di adattarsi ad un turno infrasettimanale, doppio anche considerando la sfida con la Stella di mercoledì prossimo. Una capacità questa, che è un fattore non marginale da tenere in considerazione, senza per questo voler minimizzare la prestazione del Basket Patti, che con testardaggine infinità ha saputo togliersi l’onta di quello zero in classifica. Senza avere punti di riferimento, I tiberini, domani affronteranno una delle squadre con record positivo (4-2), lanciata verso zone nobili della classifica. L’eventuale successo al PalaDonati, permetterebbe alla squadra di Salerno, di rivendicare le proprie ambizioni da grande. Di contro, la TIBER, a caccia di punti pesanti e da quello spasmodico bisogno di continuità, forte delle buone prestazioni tra le mura domestiche, venderà cara la pelle. La scomoda etichetta di vittima predestinata, che qualche addetto ai lavori ha frettolosamente appiccicato sulla schiena della squadra di Montesacro per questo turno, sarà certamente la molla utile a gettare il cuore oltre l’ostacolo, dimostrando che Patti, per quanto fragoroso sia stato, dev’essere considerato solo un incidente di percorso. Inutile dire che a suonare la carica non dovrà essere il solo Bertoldo, terminale offensivo privilegiato per I tiberini, ma tutta la squadra, pacchetto under compreso. Il definitivo passo avanti di un gruppo che lo ricordiamo, ha perso nel pre campionato uno dei due play titolati (Reali), raggiunto per un destino beffardo anche dall’altro (Dal Sasso). L’adattamento al campionato sia fisico, che mentale, è un cantiere aperto. Non si tratta di fare lo sgambetto a nessuno, questo a nostro avviso alimenterebbe facili alibi, ma di giocare da TIBER. Salerno, dev’ essere consapevole che per “passare” al PalaDonati, dovrà necessariamente mettere in conto di giocare una grande partita. Se poi, cercando di decriptare le statistiche, volessimo tentare di trovare qualche argomento valido a dare sostanza a quelle che fino a prova contraria (ore 18 di domani), sono mere illazioni, diremmo che il 37% da due pt, più che quello da tre, puó lasciare ben sperare. Notiamo tra I numeri, una ciclica alternanza di alti e bassi (relativi), che sembrano disegnare la medesima necessita tiberina, ovvero di quel dis-equilibrio e di quella continuità di rendimento, che se trovata spiacerebbe la strada. Ad onor del vero, c’è anche da sottolineare la diversa caratura degli avversari affrontati fino ad oggi, che certamente valorizza I campani più che I romani. Inequivocabilmente, le solo 9 PP di media, più che essere un numero impressionante, sono un manifesto tecnico chiaro e preciso di solidità. Allo stesso modo, dando merito alla pattuglia d’incursori tiberini, se c’è una squadra capace di forzare palle perse, è proprio la nostra. Se I bluarancio di casa, sapranno fare tesoro dalle palle recuperate e di quei tanti rimbalzi difensivi possibili, potremmo alzare la testa aspettando soddisfazioni. Tifosi Tiber sapete dove trovarci. Il PalaDonati, la nostra casa, il nostro campo, il nostro cuore… pulsante! Alessandro Barilani Ufficio Stampa US TIBER BASKET