Luise: "La crescita del gruppo è evidente, vogliamo continuare questo percorso"

L'assistant coach della Viola Reggio Calabria, Sergio Luise, è stato l’ospite settimanale di Viola A2.0, format televisivo dedicato al mondo neroarancio. Dopo quasi una stagione in riva allo “stretto” Luise ha subito apprezzato la piazza reggina: “Quando abbiamo avuto più bisogno del pubblico, nella fase più importante della partita c’è stata una maggiore presenza da parte di tutti e questo ci è servito tanto. Dal primo giorno che ho messo piede a Reggio ho trovato tantissime affinità con Caserta. In queste piazze la squadra di basket è un qualcosa che va oltre la semplice squadra, in città si respira la storia, in trasferta trovi sempre tanti tifosi che vengono in albergo. Rappresentano perfettamente quello che sono le grandi piazze e il calore del Sud”. Contro Latina una sconfitta maturata solo al supplementare. “Anche quando nella prima parte di gara eravamo avanti nel punteggio si aveva la sensazione di giocare troppo ai loro ritmi, ad alto punteggio, era più una partite per le loro caratteristiche. C’è rammarico ma è un gruppo che dopo le sconfitte ha sempre reagito”. Il rapporto con Marco Calvani? “Lo scorso anno abbiamo lavorato insieme a Recanati, ci siamo scontrati tante volte in A1 lui da capo allenatore e io da assistente. In una Summer Legue di qualche anno fa ci siamo conosciuti meglio. Mi ha sempre dimostrato la sua stima, la fiducia, per un collaboratore questo è il massimo perchè ti porta a dare tutto nel tuo lavoro. Calvani è un allenatore molto esigente, è il primo ad andare oltre il suo compito. Lavora tanto e chiede altrettanto a chi lavora con lui”. Domenica si va a Siena contro una MenSana in piena corsa salvezza “Siena è una squadra che ha cambiato assetto. E’ partita puntando su due americani importanti come Ebanks e Turner ed una serie di giocatori di categoria. Nella prima parte di campionato aveva più punti di riferimento. Anche se nella gara d’andata avevano il vecchio assetto, proprio in quella occasione si è visto come anche gli altri giocatori hanno un buon potenziale. Hanno messo un giocatore più giovane, Kzylink dando maggiori responsabilità agli altri. In casa sono in grado di creare tanti problemi, hanno vinto con Biella e lottato sino alla fine con Casale e Scafati”. Come giudica il cammino della sua squadra? “Fino ad ora abbiamo fatto un ottimo campionato. Ogni tanto ricordo che in due tre siti specializzati ci mettevano tra le ultime della classe. La crescita di questo gruppo è evidente, nel girone di ritorno siamo tra le primissime , ci rende orgogliosi di quello che abbiamo fatto ma allo stesso tempo fa aumentare la voglia di migliorarci”. In chiusura un commento su alcuni singoli. Dal capitano Fabi all’americano Roberts, passando per Caroti. “La prima impressione che ho avuto di Agu è quella di un ragazzo splendido, una presenza fondamentale, è il vero e proprio capitano e lui con l’esempio prima che con le parole trascina tutti. Durante le partite nella seconda parte di campionato è cresciuto tanto anche in difesa, l’abbiamo spesso anche stimolato a prendere dei giocatori americani importanti. Il processo di crescita di Caroti deve passare tramite queste partite, sono queste situazioni che gli permetteranno di crescita. Affrontare a vent’anni un campionato così difficile in una piazza così importante non è facile ma lui è un ragazzo serio, umile. Chris sarà molto motivato per giocare una partita diversa. Diversa nelle cifre, nelle scelte, non dobbiamo mai giudicare Chris da quanti punti fa. Anche con Latina lui ha dato tanti tiri facili ai compagni, in difesa è sempre pronto a prendere l’uomo più pericoloso. E’ mancato quando la squadra ha avuto difficoltà nel gioco corale a prendere qualche iniziativa personale. Però io l’ho avuto anche a Caserta, è un giocatore che si inserisce benissimo nel gruppo, lui tra una forzatura e un passaggio preferisce la seconda e questo viene molto apprezzato”.