Nota di Recanati su gara-1 dei Quarti e squalifica a Guarino

Il Giudice sportivo federale ha sanzionato il playmaker titolare del Basket Recanati, Francesco Guarino, con una gara di squalifica  "per comportamento non regolamentare espresso platealmente a seguito di espulsione (reagiva lanciando violentemente il paradenti contro il muro, tardando in tal modo la ripresa del gioco) nonché proteste plateali nei confronti della decisione arbitrale e offese verso gli stessi arbitri". Il provvedimento non potrà essere comminata in sanzione pecuniaria, in quanto Guarino aveva già avuto una giornata di squalifica commutata in seguito alla gara casalinga contro Bisceglie ed il giocatore dovrà pertanto saltare gara-2 con la Luiss, giovedì sera a Roma. Un'assenza molto pesante e condizionante, vista la contemporanea indisponibilità di un altro titolare come Vincenzo Di Viccaro per problemi fisici. 

La Società ha accolto con sgomento l'inatteso provvedimento, non condividendone né la severità né le motivazioni, dato che non corrisponde assolutamente al vero che Guarino dopo l'espulsione abbia ritardato la ripresa del gioco. Provvedimento giunto per altro dopo una gara in cui i due direttori di gara hanno fortemente condizionato l'andamento della stessa con decisioni davvero inspiegabili e quasi sempre avverse alla squadra di casa (che ha avuto comunque la tenacia per vincerla al supplementare) tanto che lo stesso Guarino, atleta di 39 anni, è uscito malconcio per la gran quantità di botte rimediate spesso non sanzionate da chi di dovere. Gli organi preposti alla valutazione dei direttori di gara, per altro esaminati da bordo campo da un Osservatore di grande esperienza, possono verificare quanto sostenuto in questa nota ufficiale rivedendosi il video della gara e speriamo lo facciano.

Spiace dover arrivare a puntualizzare quanto segue, ma il Basket Recanati è l'unica Società tra quelle scese lo scorso anno dalla A2 ad essersi riscritta alla Serie B, facendolo oltre tutto con un importante impegno economico che potesse permettere di avere ambizioni per risalire immediatamente in A2. Tutto ciò dopo aver chiuso con puntualità tutte le incombenze prese nella sfortunata stagione passata, che ha dovuto disputare lontano da Recanati a causa di un regolamento che richiede un palasport della capienza di almeno 2000 posti. Proprio per farsi trovare pronta nel caso di una risalita da guadagnare sul campo la Società si è impegnata con successo per accedere, con l'aiuto dell'Amministrazione comunale del sindaco Fiordomo attualmente in carica a Recanati, ad un finanziamento di ben un milione e duecentomila euro che permettesse di ampliare, nel rispetto di tutte le norme vigenti, il PalaCingolani, portandolo dalla capienza attuale di 1006 posti ad oltre 2000. Il pubblico recanatese è uno dei più corretti dell'intera Serie B nazionale, partecipa a tutte le trasferte in modo corretto tifando sempre per i propri colori e non innalzando mai cori contro incolori avversari, né in casa né fuori. Ora ci chiediamo: non è sufficiente tutto questo per meritare una maggiore attenzione e professionalità da parte di chi dirige le partite? A Recanati i tesserati (allenatori, giocatori e dirigenti), come avviene nella categoria superiore, sono dei professionisti che fanno questo come impegno primario nella vita e, pertanto, meritano loro in primis la massima attenzione. Senza parlare di chi, sponsor e Soci, ogni anno investe somme considerevoli per mandare in onda uno spettacolo molto costoso, contribuendo così ad alimentare il sistema-pallacanestro.

Ci spiace dover arrivare a farlo notare, ma l'U.S.Basket Recanati il giorno precedente la partita aveva dimostrato il dovuto rispetto verso arbitri e Federazione essendo una delle uniche due (2) Società tra quelle convocate ad aver preso parte all'incontro con la classe arbitrale che la stessa F.I.P. aveva convocato a Bologna. Lo rifaremmo anche domani, perché (evidentemente a differenza altrui) riteniamo la partecipazione a questi appuntamenti propedeutica alla crescita del movimento, nonché una forma di rispetto verso chi li organizza da un lato e l'autorità dei direttori di gara dall'altro. Ma siamo altresì convinti di aver diritto alla reciprocità!