Postgame Focus: i numeri del poker rossoblu

QUARTA SINFONIA – Quella di ieri al PalaFerraris contro Agrigento è stata la quarta vittoria consecutiva della Junior, la striscia più lunga in questa stagione e anche la più lunga dell’era Ramondino. Per trovarne altrettante bisogna tornare alla stagione 2012/13, con Griccioli in panchina, quando la Junior ne vinse per due volte 4 di fila (dalla 2° alla 5° giornata e dall’11° alla 14°). Per una striscia più lunga, in Regular Season in A2, si torna alla stagione della promozione in A, quando la Fastweb di Crespi ne vinse 5 di fila tra la 7° e l’11° giornata. E anche, contando i playoff, 8 di fila tra l’ultima di Regular Season, i cappotti 3-0 con Pistoia e Barcellona, e gara 1 di finale con Venezia.

MORSA DIFENSIVA – Altra straordinaria prova difensiva degli uomini di Ramondino, che hanno tenuto Agrigento a soli 59 punti (rispetto ai 76.1 di media in stagione). Quota 60 è ovviamente una cifra psicologicamente importante, che spesso testimonia una lavoro enorme. Lavoro che, nella maggior parte dei casi, porta la vittoria. La Novipiù, infatti, nei 3 anni di Ramondino ha un bilancio di 10-2 quando ha tenuto gli avversari sotto i 60 punti: uniche due eccezioni, Gara 4 di Playoff con Treviso dell’anno passato e lo sventurato 57-58 con cui la Mens Sana Siena è passata un mese fa al PalaFerraris.

E L’ATTACCO… – Menzione d’onore anche per l’attacco rossoblu, che pur non tirando in maniera eccezionale (anzi, 21% da 3) ha superato nuovamente gli 80 punti a referto. E con grande facilità. E’ la terza partita nelle ultime quattro in cui succede, ed è un dato particolarmente significativo: era successo solo altre 8 volte nelle precedenti 84 partite.

CINQUE MEGLIO DI UNO – Avere a referto cinque uomini in doppia cifra è cosa rara: è quando accade, solitamente, si porta a casa il referto rosa. Alla Junior era già successo in altre due occasioni di avere cinque uomini in doppia cifra e non a caso sono arrivate altrettante vittorie: la prima nella vittoriosa trasferta di Trapani (con i 19 punti di Denegri) e la seconda nella vittoria di due settimane fa contro l’ Eurobasket Roma (con 20 punti di Martinoni). Portare così tanti uomini in doppia cifra è sintomo di una grande intesa di squadra, che sta crescendo partita dopo partita.

“NUOVI” ARRIVATI – La partita di ieri ha portato in dote anche la terza doppia cifra in stagione per Fabio Di Bella, che con i suoi 12 punti ha messo la griffe sulla vittoria Junior. Con il suo score, DiBo pareggia il suo season high con la maglia della Junior (raggiunto nella vittoria di Trapani). Facendo un confronto con la stagione scorsa si nota che Fabio segna di meno (l’anno scorso furono 11 le gare in doppia cifra), ma, come ha ribadito lui stesso in conferenza stampa, il suo lavoro, qui, è fare il playmaker di una squadra che gioca da vera Squadra, con la S maiuscola. Season high in maglia Junior anche per Mitja Nikolic, con 8 punti di cui 6 praticamente filati ad aprire chirurgicamente il parziale di 18-0 che ha spaccato la partita. Altra partita maestosa per Jordan Tolbert: praticamente perfetto al tiro (8/9 dal campo), registra 16 punti e 7 rimbalzi, dimostrando una grandissima continuità: nelle ultime tre partite, infatti, Jordan ha delle medie impressionanti con 14.7 punti, 8.0 rimbalzi con un clamoroso 69% dal campo. Standing ovation per lui all’uscita dal campo ieri sera: è entrato nel cuore dei tifosi e farà di tutto per restarci.

KEY MOMENT – Il momento chiave della partita dura tutta la seconda metà del terzo quarto: un parziale di 18-0 che taglia le gambe ad Agrigento e consegna la vittoria alla Junior. Bisogna però vedere come si è arrivati a questo parziale: la Moncada era rientrata meglio in campo dopo l’intervallo lungo mettendo insieme un parziale di 11-4 che l’avevano riportata sotto la doppia cifra di svantaggio (48-41 a metà del terzo quarto). Poi, uscita dal timeout, la Junior è tornata in campo rigenerata, stringendo le maglie in difesa, recuperando palloni e infilando un canestro dietro l’altro (chiuderà il 3° quarto con 10/16 dal campo) mandando in estasi il pubblico. Rotto l’incantesimo, il tabù Agrigento è stato sfatato.