Ramagli dopo Piacenza: “Il cammino è pieno di buche, sempre occhi aperti”

Coach Alessandro Ramagli non è sorpreso dalla fatica mostrata dalla sua Virtus Segafredo nei quaranta minuti regolamentari della sfida con l’Assigeco, prima della fiammata del supplementare che ha permesso ai bianconeri di vincere.

“E’ andata esattamente come mi aspettavo. Ho visto le scorie di venerdì sera e la voglia di riscatto di una squadra in difficoltà, che cercava un risultato importante e due punti preziosi. Ero certo che saremmo stati un po’ sgonfi, lo siamo stati forse più di quanto mi aspettassi. Ma le strade sono lunghe, a volte sono piene di buche, per come abbiamo giocato stasera avremmo meritato di cascarci dentro. Invece abbiamo vinto. Meglio così”.

Se mai deve essere letto come un segnale, per il coach è molto semplice.

“Solo che se teniamo gli occhi aperti le buche si evitano, mentre se viaggiamo alla cieca ci finiamo dentro prima con un piede e poi con entrambi. Nient’altro”.

Un Lawson che ha finito in crescendo era a un passo dall’uscita dal campo nel terzo quarto, proprio prima di accendersi.

“Stavo per cambiarlo dopo le due triple di Infante a inizio terzo quarto. Era pronto Michelori, poi Kenny ha fatto canestro, probabilmente senza nemmeno vedere che era pronto il cambio. Io ci ho ripensato, è stata intuizione e anche c…, e poi lui ha fatto 26 punti”.