Serie B Old Wild West: undicesima giornata

Serie B Old Wild West: undicesima giornata

GIRONE A

Corre la Fiorentina, non incontrando rivali in grado di fermare il suo cammino. La prima uscita e sconfitta stagionale è ormai un ricordo lontano. Anche Vigevano deve arrendersi allo strapotere dei viola, che dominano nel pitturato anche senza il totem Cuccarolo, e con percentuali dal campo nettamente superiori agli avversari. Nessun problema per Omegna, che sbriga la pratica Piombino in 30’, complici anche le basse percentuali degli ospiti, specie oltre l’arco (un misero 4/17), mantenendo la seconda posizione insieme alla sorprendente San Miniato.

I Toscani continuano a stupire imponendosi, a valanga, su Montecatini (sesta vittoria consecutiva) ed ormai, visto quanto stanno mostrando, le loro “imprese” non sono più da considerarsi tali. Vittorie importanti a centro classifica: dopo aver fermato Omegna, ancora un’altra pesante vittoria per Alba, che sbanca il paquet toscano di Empoli, grazie al solito Dell’Agnello (capocannoniere del girone), MVP dell’incontro con 18pt e 11r. C’è anche la terza vittoria consecutiva per Pavia, anche se ci son voluti ben 2 overtime per decretare la vincitrice dell’incontro. In un finale concitato, tra fischi dubbi e proteste varie, la giocata che non t’aspetti arriva dal giovane Fazioli, freddissimo nel trasformare l’assist di Benedusi, ad una manciata di secondi dall’ultima sirena, nella tripla-sentenza che vale la vittoria per 81-82.

Cecina non si rialza più: anche la Sangiorgese sorride, vincendo nettamente in trasferta ed infliggendole la settima sconfitta consecutiva. Ma a far più rumore è la strepitosa vittoria, la prima in questa stagione, per Domodossola, contro la sfortunata Siena che, al delicato scontro salvezza, arrivava senza il centro titolare Simeoli, pagando eccessivamente tale defezione (i locali, in area, sfioreranno l’80%). La Domo resta sempre in ultima posizione, ma dimezza lo svantaggio proprio dai senesi e da Cecina.

GIRONE B

Nuovo allungo romagnolo in vetta alla classifica. Faenza e Cesena vincono entrambe (distanziate sempre da 2 punti in classifica), rispettivamente contro Ozzano (incontro spumeggiante, in cui l’attacco neroverde è fortemente prolifico, portando ben 5 uomini in doppia cifra) e Vicenza (vittoria esterna sofferta che inguaia ulteriormente i veneti, ora al quinto stop consecutivo). Alle loro spalle, infatti, oltre ad Ozzano si ferma anche Orzinuovi. Sconfitta beffarda per gli orceani, caduti per un solo punto per mano di Lecco, in grado di reagire nell’ultimo quarto e piazzare un break importante e decisivo (15-25 il finale di frazione). Restano così ferme a quota 14, dunque a ben 6 punti di ritardo dalla battistrada, e si fanno raggiungere da Milano e Padova.

Buonissima la reazione dell’Urania dopo la recente sconfitta interna: vince infatti, meritatamente, in un campo tutt’altro che semplice, qual è quello di Cremona. Per i padovani, invece, terza (splendida) vittoria consecutiva, nel derby con San Vendemiano, abile a far valere al meglio la propria fisicità, specie sotto canestro (nettamente superiori a rimbalzo).

In fondo alla classifica la lotta alla salvezza comincia a far vittime: Lugo, impegnata sul campo di Reggio Emilia, subisce una dolente sconfitta (di misura), ritrovandosi sempre sola in ultima posizione ma con un gap dal gruppo in penultima posizione, sempre maggiore (il ritardo è ora di 4 lunghezze). Anche Olginate, infatti, ne approfitta vincendo il proprio incontro interno (terzo da inizio stagione), battendo Crema ed agganciandola in classifica.

GIRONE C

Ancora un’altra vittoria per la Cestistica San Severo, che continua a non trovar rivali in questa stagione (così come in quella passata). Soffre in quel di Teramo, la cui classifica (con soli 4 punti e penultima posizione) le sta evidentemente stretta, ma lotta e vince, con l’allungo decisivo nei minuti finali del match. L’unica che prova a tenere il suo passo è Pescara che, vincendo il big match contro Fabriano (sesta consecutiva), stacca proprio i “cartai” e segue a 4 lunghezze di ritardo la capolista.

Per la compagine marchigiana il calendario, dopo i due derby con Civitanova Marche ed Ancona (entrambi in casa ed entrambi vinti) e quest’ultima difficile gara, prevede ancora un altro impegno proibitivo, contro la capolista, con un PalaGuerrieri che si prospetta più torrido che mai. Bisceglie è al suo secondo stop consecutivo, perdendo tra l’altro l’imbattibilità casalinga. Nardò è meritatamente e nettamente corsara e, con questa sconfitta, dovendo ancora affrontare il turno di riposo, i nord-baresi rischiano di salutare anzitempo il sogno Final Eight di Coppa Italia. Giulianova aggancia in terza posizione le su citate Bisceglie e Fabriano, grazie alla vittoria nell’ostica trasferta a Catanzaro, che prova a scuotersi, cercando di tornare alla vittoria, seppur senza successo finora, restando così penultima in concomitanza di Teramo.

Tutto troppo facile per Senigallia, contro la modesta Campli, continuando a dar seguito al proprio ottimo momento di forma, portandosi nuovamente all’inseguimento delle primissime posizioni (la terza piazza è a soli 2 punti). Strepitosa vittoria, seconda consecutiva, per Civitanova Marche, in quel di Ancona, in un derby dominato fin dalle primissime battute. È infatti la prima frazione ad aver decretato il gap più importante e decisivo (7-23) con cui gli uomini di coach Millina riescono poi agevolmente a gestire l’intero match. Importantissima vittoria in chiave salvezza per Corato, che sbanca Porto Sant’Elpidio. Grinta, cattiveria e voglia di vincere ad ogni costo ed un super Antrops (17pt e 12r) han permesso ai pugliesi di imporsi sulla compagine elpidiense che arrivava a questo delicato match galvanizzata dall’ottima vittoria su Bisceglie.

GIRONE D

Caserta, manco a dirlo, vince ancora nell’ostico incontro interno contro la ritrovata IUL Roma, che battaglia ad armi pari con la capolista, arrivando anche ad un +7 al 31esimo, salvo poi subire il poderoso rientro bianconero, cedendo nel finale. Salerno tiene il passo e mantiene il risicato svantaggio di 2 punti in classifica, grazie all’ottima prova a Scauri, con vantaggio che ha toccato anche il +20 a 5’ dalla fine. Il colpaccio lo fa Matera che, a Roma, batte l’HSC e mantiene la seconda piazza, staccando proprio i capitolini, alla loro seconda sconfitta consecutiva.

Dopo un inizio di campionato esemplare, la neopromossa Roma, con questa nuova sconfitta, rischia di salutare definitivamente per questo girone di andata le zone alte della classifica. Viene così raggiunta, in quarta posizione, anche da Palestrina (al sesto sigillo consecutivo), che stravince l’incontro anch’essa a Roma, sponda LUISS, grazie al solito attacco stellare (93 punti messi a segno e, fino ad ora, secondo del girone). Per gli universitari, seconda bocciatura in pochi giorni, scivolando così in classifica.

Seconda vittima illustre, tra le mura amiche, per mano della Costa d’Orlando: dopo Matera infatti, si ferma inaspettatamente, dopo un tempo supplementare, anche la Viola Reggio Calabria, dopo aver dominato quasi tutto l’overtime (+6 a 2’ dalla fine), salvo poi cedere lo scalpo ai mai domi padroni di casa. Vittoria pesantissima in zona salvezza anche per Pozzuoli, che sbanca Catania e segue a braccetto, a quota 6 in classifica, proprio Capo d’Orlando. Una sconfitta che costa caro a coach Bianca, esonerato in settimana. Anche Valmontone, a valanga su Battipaglia, vince (agganciando Catania) e riesce a bloccare il sanguinoso momento (non vinceva dalla prima di campionato), sebbene la sua classifica sia ancora troppo misera (penultimi). Per i campani, invece, il “De Profundis” pare sia già suonato da tempo.

Mario Caposiena
Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo