Una LUISS incredibile si ferma solo alla "bella"!

Si è conclusa al termine di 5 battaglie incredibili la stagione dell’ASD LUISS Roma che è uscita sconfitta dal Pala Virtus di Cassino con il risultato di 89-86 in occasione della “bella” per accedere alla finale per la serie A2.

Cinque partite indimenticabili per la squadra luissina che, per la prima volta nella storia della società dell’Università LUISS, non solo ha vinto una partita nei play-off, ma ha superato lo scoglio dei quarti di finale, per arrivare quindi ad un passo dalla finale promozione. La formazione biancoblu, guidata per la 4^ stagione consecutiva da Andrea Paccariè, riconfermato fino al 2020, ha chiuso la stagione con un risultato di prestigio, andando contro ogni pronostico formulato ad agosto 2017.

Gli universitari, infatti, che sono tra i più giovani dell’intera categoria (composta da 64 squadre), dopo aver chiuso la regular season al 7° posto, sono riusciti nell’impresa di estromettere dai playoff la quotatissima Recanati, sconfitta in gara-2 al PalaLUISS e in gara-3 in terra marchigiana, e sono andati vicini al concedere il bis contro Cassino, formazione che vanta giocatori di categoria superiore, che più volte hanno vinto questo campionato, ma che per conquistare la finale hanno dovuto sudare più del previsto. Dopo aver vinto la prima gara con un +16, gli uomini di Vettese hanno infatti perso il fattore campo incassando la sconfitta in gara-2 giunta con la tripla sulla sirena finale di Faragalli, capitano luissino, per poi imporsi a Roma in gara-3, prima di soccombere due giorni dopo, ancora nella Capitale, e trionfare infine nella gara decisiva, che si è decisa alll’ultimo secondo grazie ai tiri liberi di Carrizo.

La LUISS esce a testa più che alta da questa stagione, che ha confermato una crescita esponenziale di tutti i ragazzi a disposizione di Coach Paccariè, capaci di esaltanti vittorie, grazie ad una pallacanestro giocata con ordine e con estro, e che ha portato a scrivere nuove bellissime pagine per la storia di questa squadra atipica nel panorama nazionale.

Una stagione non tutta rose e fiori, però, per i luissini, che hanno dovuto far fronte a diversi infortuni, alcuni molto gravi come nel caso di De Dominicis e di Faragalli, che con un recupero insperato è tornato in campo negli ultimi 2 mesi, e che hanno giocato meno della metà delle partite in regular season, stringendo i denti in maniera stoica nei playoff, proprio come Scuderi, Beretta e Cefarelli, colpiti da vari problemi che non gli hanno permesso di essere al 100% della condizione fisica nell’ultimo mese.

I 14 punti di media di Marcon, i 9 rimbalzi di Beretta (ieri sera in campo per la sua partita numero 100 con la LUISS), i 3 assist di Faragalli, la quasi chirurgica precisione ai liberi di Scuderi, la capacità della coppia di lunghi Beretta-Martone di adattarsi a giocare insieme, l’impatto al primo anno in maglia LUISS di Veccia e Cefarelli, l’esplosione definitiva di Bonaccorso (9.9 punti e 3.6 rimbalzi di media), l’apporto sempre prezioso di De Dominicis, frenato a lungo per un infortunio alla spalla, Di Fonzo, Sanguinetti, Bristot, Miriello, Sorrentino, Feruglio e Gebbia, raccontano solo in parte quella che è stata la storia di questa stagione biancoblu, vissuta sull’onda dell’entusiasmo come si concerne a dei ragazzi così giovani, ma anche con la consapevolezza, acquisita in questi anni, di poter esprimere un basket di alto livello, riuscendo a sovvertire pronostici ma, cosa più importante, a migliorare costantemente se stessi, fino ad aver creato un amalgama che ha portato i “bambini” di Paccariè (sua citazione, nda) ad arrivare a 3 punti da un sogno da raccontare ai nipotini.

Ora ci si risveglia, si torna a studiare in vista degli esami della sessione estiva, si progetta il futuro. C’è chi andrà via, chi resterà, ci saranno nuovi ragazzi che indosseranno la maglia della LUISS, ma la stagione 2017/18 resterà per sempre negli annali come il punto più alto della squadra luissina, capace di grandi cose… capace di tutto.