Verso la Citroën Final Four Serie B: parla Alessandro Crotti

- Coach Alessandro Crotti, in che modo vi avvicinate alla Citroën Final Four Serie B? Quali sono le condizioni della sua squadra, a livello fisico e mentale?
- Dal punto di vista fisico stiamo bene, a parte un piccolo acciacco a Zambon, che dovrebbe recuperare per sabato. Abbiamo la serenità di aver fatto quello che dovevamo fare. Abbiamo la giusta concentrazione, con grande soddisfazione per aver raggiunto questo traguardo, dopo 10 mesi di lavoro. A questo punto manca l’ultimo passo per poter festeggiare.

- Come giudica la stagione della sua squadra fino a questo momento? Montecatini era un obiettivo ad inizio campionato?
- Ritengo la nostra stagione ottima fino a questo momento, specie dal punto di vista del lavoro insieme. Devo dire che ci siamo trovati molto bene dal punto di vista ambientale e del lavoro di gruppo, con grande professionalità da parte di tutti. Quando ci siamo trovati in palestra ad inizio anno ci siamo detti che ci saremmo dati i nostri obiettivi in corso d’opera, pur sapendo di essere una squadra importante. Poi la stagione è stata vissuta con grandi risultati, e siamo riusciti a centrare quest’obiettivo.

- Siete ad un passo da un traguardo storico per la vostra società, a coronamento di un intero torneo. Come si gestisce l’entusiasmo, ma anche l’ovvia pressione, per far sì che a Montecatini vi possiate esprimere al meglio?
- Stiamo lavorando come sempre, in questo momento conta più risparmiare le energie fisiche, da questo punto di vista abbiamo alleggerito la preparazione. Siamo comunque concentrati e consapevoli della nostra forza. Stiamo percependo l’entusiasmo che ci circonda, abbiamo la consapevolezza di voler far bene e questo è un motivo in più per arrivare carichi e con la giusta determinazione e serenità.

- Un giudizio sulle altre squadre presenti a Montecatini, e in particolare su Napoli, vostra avversaria per la prima gara di sabato. Squadra peraltro che avete già affrontato in finale di Coppa Italia, con una vostra sconfitta di misura. Che ricordo ha di quella gara?
- È stata una partita abbastanza strana, arrivata al termine di una Final Eight, dopo che nella partita precedente avevamo speso molto contro Montegranaro. In quella finale nessuna squadra riuscì ad esprimere una pallacanestro di grande livello dal punto di vista tecnico. Napoli è secondo me una grande squadra, anche se magari loro si possono considerare un po’ come la meno accreditata, tra quelle presenti a Montecatini. Ad inizio anno erano forse meno favoriti di altri, ma sono una squadra di grande qualità, a partire da Maggio, già vincitore lo scorso anno, per arrivare a Nikolic, che è sotto contratto triennale con una società di Serie A, fino a Visnijc e Barsanti. Rappresentano una metropoli, città di diverse dimensioni rispetto ad Orzinuovi, che è un piccolo paese appassionato di basket. Napoli è davvero ben attrezzata, forte, e si è meritata tutto quanto fatto durante l’anno. Sono presenti tutte squadre importanti: Montegranaro è davvero strepitosa, completa in tutti i ruoli, con giocatori importanti. Bergamo è altra super corazzata, ma, purtroppo per loro, arriverà con alcune assenze di rilievo: hanno perso Ghersetti, secondo me il miglior giocatore del campionato, e forse non avranno neppure Planezio e Milani. Sicuramente dovranno fare una bella impresa.

- L’anomala vittoria 3-0 in finale è sintomo di una condizione ideale per la Final Four, o si resetta tutto?
- In una serie playoff ci sono margini di errore, a differenza di una sfida secca, dove può emergere il pizzico di fortuna in più, il caso, che può decidere una serie. In una serie emergono meglio i valori delle due squadre, in una gara singola è importante farsi trovare subito pronti. Sarà importante stare concentrati.

- Il fatto di aver disputato la Coppa Italia, torneo strutturato su gare secche come la Final Four, può aiutarvi a preparare l’impegno?
- Sono impegni diversi, in questa Final Four si arriva al termine di serie playoff: l’obiettivo ora è arrivare al top al sabato, con un po’ più di tattica e un po’ meno lavoro fisico. Domenica, in ogni caso, finisce la stagione per tutti, sia che vada bene o male. In Coppa Italia si deve considerare anche il momento della stagione in cui è situata: noi eravamo in mezzo ad impegni importanti di campionato, e questo ha inciso un minimo sulla preparazione per quell’evento.

 

Intervista di:
Guido Cappella - Area Comunicazione LNP