Verso la Citroën Final Four Serie B: parla Cesare Ciocca

- Coach Cesare Ciocca, in che modo vi avvicinate alla Citroën Final Four Serie B? Quali sono le condizioni della sua squadra, a livello fisico e mentale?
- La nostra situazione è molto complessa, abbiamo giocato tutti i playoff in condizioni fisiche menomate. Ghersetti si è operato al crociato e non sarà disponibile, Planezio è molto difficile che ci sia, dopo aver subito una lussazione ad una spalla, mentre Milani in questi playoff ha giocato veramente pochissimo, saltando l’intera serie con Cento. Ci dispiace perché comunque abbiamo giocato grandi playoff e dispiace arrivare non al meglio alla Final Four. Di sicuro, però, non è nel mio DNA abbatterci e piangerci addosso: vogliamo arrivare a Montecatini per giocarcela.

- Come giudica la stagione della sua squadra fino a questo momento? Montecatini era un obiettivo ad inizio campionato?
- L’obiettivo che ci eravamo posti era sicuramente questo, dopo la grande annata scorsa. L’obiettivo era quello di migliorarci, e il nostro campionato è sicuramente positivo. Ora questa Final Four, che affronteremo, come detto, con diverse assenze: purtroppo non è sportivamente bello giocarci in questo modo la promozione, considerate le avversarie di grande livello che ci saranno, anch’esse costruite per vincere.

- Siete ad un passo da un traguardo storico per la vostra società, a coronamento di un intero torneo. Come si gestisce l’entusiasmo, ma anche l’ovvia pressione, per far sì che a Montecatini vi possiate esprimere al meglio?
- Per prima cosa non sono molto favorevole a questa formula della Final Four, che lascia fuori dalla Serie A2 una squadra delle quattro, tutte reduci da campionati di alto livello. Sicuramente è un avvicinamento particolare, dato che non sapendo cosa fare della prima partita devi comunque già iniziare a preparare la seconda, sia mentalmente che fisicamente. Si tratta di una preparazione diversa dalle solite vigilie.

- Un giudizio sulle altre squadre presenti a Montecatini, e in particolare sull’avversaria per la prima gara di sabato. Avete già affrontato Montegranaro nei quarti di Coppa Italia, ottenendo una sconfitta: che ricordo ha di quella gara?
- Montegranaro ci dominò in quell’occasione, ma anche allora dovemmo rinunciare a Ghersetti e Milani, e Berti non era al meglio. Sono sicuramente una squadra lunga e completa, che ci ha dimostrato il suo valore per tutta la stagione. Orzinuovi è anch’essa squadra completa, ben costruita in ogni ruolo e capace di vincere giocando in maniera differente le diverse gare. Napoli ha vinto la Coppa Italia a sorpresa, battendo con merito proprio Orzinuovi in finale, è squadra di grande intensità, pericolosa. Affrontiamo tre squadre veramente forti.

- L’anomala vittoria 3-0 in finale è sintomo di una condizione ideale per la Final Four, o si resetta tutto?
- Con Cento abbiamo giocato tre gare punto a punto, ma le abbiamo tutte vinte con pieno merito. Questa vittoria ci ha dato grande energia, il rischio è quello di pensare di aver fatto quello che dovevamo fare, visto che aver vinto senza Ghersetti e Milani è stato importante in termini di energia e consapevolezza. L’incipit di questa Final Four vuol dire non pensare a questo e affrontare un nuovo impegno.

- Il fatto di aver disputato la Coppa Italia, torneo strutturato su gare secche come la Final Four, può aiutarvi a preparare l’impegno?
- Quando hai serie lunghe è più facile trovare le contromisure, lavorando molto con il video, mentre questa è una competizione su gare secche. Devi essere bravo a resettare subito il primo impegno ed eventualmente affrontare la seconda partita, in pochi minuti devi dimenticarti della sconfitta e focalizzare l’impegno sulla gara del giorno dopo.

 

Intervista di:
Guido Cappella - Area Comunicazione LNP