XL EXTRALIGHT®, che beffa: dopo la rimonta Trieste esulta a fil di sirena

Brucia. Tanto, da star male. La piccola XL EXTRALIGHT® si è fermata ad un passettino dalla clamorosa impresa all’Alma Arena, palasport violato appena due volte nelle ultime due stagioni, inchinandosi solo a fil di sirena ad una Alma Trieste che venerdì (ore 21) si presenterà al PalaSavelli con il pallino per chiudere una serie ben più equilibrata di quanto non dicano i risultati. Se la sconfitta di gara 1 era stata ingenerosa nelle proporzioni, quella di gara 2 lascia l’amaro in bocca perché i gialloblu avrebbero davvero meritato di portarla casa, per la grinta, la determinazione, la qualità e l’ordine tattico messi sul parquet.

Brucia perché la Poderosa aveva saputo trovare la forza di riemergere da un abisso profondo 16 leghe sotto il mare giuliese: una scintillante Alma, infatti, con fiducia e precisione nel muovere la palla aveva azzannato la partita mettendo subito alle corde i gialloblu, tramortiti da un 16-0 che avrebbe ucciso un toro. Alla mareggiata biancorossa, i veregrensi rispondono aggrappandosi all’immensa classe di capitan Amoroso: 15 dei primi 19 punti della Poderosa sono tutti suoi e quando anche la difesa inizia a forzare palle perse ad una Trieste che si specchia troppo presto la Poderosa torna negli specchietti. Mancano ancora Powell e Corbett all’appello, ma quando il lungo americano inizia a carburare, l’Alma sbanda: i gialloblu addirittura sorpassano per la prima volta sul finire del secondo periodo (32-34 al 19 con due liberi di Corbett) e il 34-34 dell’intervallo lungo è solo il frutto di un primo tempo diviso a metà tra la scintillante Trieste di inizio partita e l’energica Montegranaro del secondo quarto.

Il capolavoro la XL EXTRALIGHT® lo confeziona però nel terzo periodo. Coach Dalmasson non trova un antidoto per un Powell che fa quel che vuole contro la retroguardia biancorossa e che, trascinata dal prodotto di Arkansas, fa le prove di fuga: sono proprio recupero più schiacciata dell’ex Reggio Calabria a spingere i gialloblu al massimo vantaggio della serata sul +11 (46-57 al 28’). Trieste sembra sul punto di crollare, tenendosi in linea di galleggiamento a suon di tiri liberi, ma quando Green riesce finalmente a mettere sul parquet tutto il suo strapotere atletico e fisico l’Alma torna sotto minacciosa. Dopo una sanguinosa palla persa convertita in due punti da Da Ros, la Poderosa approccia l’ultimo giro di lancette comunque avanti di 2 (75-77) e con la palla in mano. Corbett fallisce il canestro che potrebbe essere delle staffa o quasi e sul ribaltamento di fronte Mussini pesca una fantasmagorica tripla dall’angolo con l’uomo addosso che vale il primo vantaggio triestino dopo un’eternità (78-77). La XL EXTRALIGHT® si affida a Powell per il controsorpasso, la sua tripla si spegne sul ferro ma dal nulla si materializza Campogrande, che arpiona il rimbalzo offensivo e lo converte nel nuovo vantaggio gialloblu (78-79) a 19” dalla sirena. Rimessa triestina dopo il timeout, Green prende posizione in post basso contro Campogrande e al primo contatto è subito fischio: due liberi, la guardia americana è glaciale ed è di nuovo +1 Alma con 12” ancora per le chance gialloblu. La Poderosa rimette in fretta trovando subito Corbett fiondato verso il canestro avversario, ma il tavolo ferma tutto con un attimo di ritardo perché c’è un cambio triestino da effettuare. La nuova rimessa porta la palla a Powell, che però, ben contenuto dalla difesa biancorossa, scarica per Maspero: la preghiera a fil di sirena del giovane playmaker si spegne sul ferro e con essa i sogni di 1-1.

Applausi e lacrime non valgono punti, ma la XL EXTRALIGHT® torna dalla Venezia Giulia con una certezza: quella di avere le carte buone per prendersela davvero la vittoria venerdì sera in un PalaSavelli che, si spera, potrà dare la spinta decisiva.

Queste le parole di coach Ceccarelli in sala stampa: “Avevo chiesto alla squadra più intensità perché 30’ in gara 1 non erano bastati. E mi hanno ascoltato. Dopo i primi 5’ nei quali forse pensavamo che Trieste potesse partire come in gara 1 ed invece ha dimostrato di voler azzannare la preda sanguinante, dopo quel 16-0 penso che nessuno si sarebbe aspettato di vincerla sulla sirena. Qui c’è uno staff e ci sono dei giocatori che odiano perdere, che non si accontentano mai, che raggiunti degli obiettivi puntano ancora più in alto. E questo ti permette, sotto di 16 sul campo della squadra migliore del campionato, di giocarti la partita e quasi di portarla via. Orgoglio per questa squadra, orgoglio per questo staff che passa le notti tra gara 1 e gara 2 per prepararla al meglio. Sono un po’ scosso ma non perché pensavo di aver vinto la partita. Quando Green ha preso quel fallo ci siamo detti che forse era meglio così invece che sulla sirena, ma poi avevamo rimesso come volevamo, il tavolo ci aveva lasciato andare e invece dovendo rifare la rimessa non siamo riusciti a trovare la soluzione che volevamo. Abbiamo trovato tutto sommato un buon tiro. Powell pensava di avere ancora un secondo e visto che era marcato da Bowers ha scaricato per Maspero. Forse doveva tirare ma non gli do alcuna colpa: ha fatto una partita magnifica. Questa squadra ha costruito nel corso dell’anno una mentalità tale che uno dei migliori giocatori del campionato per vincere una partita a Trieste se vede un ragazzo del ’98 più libero di lui gli passa la palla. Questa è una vittoria per me. Torniamo a casa sotto 0-2 solo ufficialmente, nel mio cuore siamo 1-1. Non molliamo, proveremo a partire un po’ meglio in gara 3, a prenderci qualche tiro libero in più visto che c’è una differenza abissale nell’ultimo quarto e c’erano Bowers e Da Ros con quattro falli”.

 

ALMA TRIESTE-XL EXTRALIGHT® MONTEGRANARO 80-79

TRIESTE: Fernandez 4, Green 17, Mussini 13, Schina ne, Deangeli ne, Janelidze 4, Prandin 2, Cavaliero 9, Da Ros 10, Bowers 15, Loschi, Cittadini 6. All.: Dalmasson.  

MONTEGRANARO: Rivali, Campogrande 6, Maspero 2, Treier 2, Zucca ne, Corbett 16, Amoroso 26, Nikolic ne, Powell 25, Altavilla ne, Gueye 2. All.: Ceccarelli.

PARZIALI: 21-8, 13-26, 18-23, 28-22.