AgriBertocchi: Sconfitta in trasferta ad Udine

Trasferta amara per l’AgriBertocchi Orzinuovi. I ragazzi di coach Corbani chiudono, infatti, il girone di andata con una sconfitta contro l’APU Udine, che, di fatto, archivia la pratica nei secondi venti minuti. Fatale, per Parrillo e compagni, una seconda parte di gara avara di punti realizzati (19 in 20’) e le alte percentuali nel tiro da tre punti di Penna e Amato.

Pronti, partenza ed è Stefano Bossi, ex della gara, ad aprire le danze dalla lunetta, a cui Cromer, dotato di un indiscutibile senso della posizione, risponde, prima eludendo il tentativo di stoppata di Mekowulu e poi depositando la palla agevolmente nel canestro. Penna, in seguito ad un’ottima azione corale dell’APU, caratterizzata da una fluida circolazione della sfera, arma la mano e trafigge con una bomba frontale una disattenta difesa orceana spingendo i bianconeri sul +4 (7-3). Galmarini, subentrato a Carenza, e Negri, poco brillante fino a quel momento, consentono alla truppa di coach Corbani di mantenere un debito contatto (12-9 al 5’). Il sodalizio friulano si affida alla regia di Penna, in grado di innescare Antonutti, cruciale sia dentro che fuori dall’arco, e Beverly che fa la voce grossa nel pitturato. La manovra offensiva dell’AgriBertocchi diventa stagnante e basata sopra alle iniziative personali di Negri e Bossi (8 punti a referto per lui alla fine del primo quarto), mentre Udine sembra ritrovare freschezza fisica e mentale grazie agli ingressi in campo di Gazzotti, utile nel concedere minuti di riposo a Beverly, e Nobile, fulmineo quando si tratta di correre in campo aperto, con Cromer che, a fil di sirena, sigla il +10 (29-19 al 10’). La seconda frazione vede Carenza, astuto nello sfruttare lo spazio lasciato dalla difesa rivale, a sbloccare le proprie statistiche mediante un comodo arresto e tiro stracciando la retina. Fabi, dal canto suo, reagisce decidendo di salire in cattedra e firmando 4 punti rapidi che costringono coach Corbani a richiedere un minuto di sospensione sul massimo vantaggio rivale (33-21). Orzinuovi, al rientro sul parquet, ha una grossa reazione d’orgoglio e, grazie ai cesti di Siberna e Bossi, conditi da una bomba di Parrillo, fanno registrare un parziale di 0-7 (35-28) ed è, quindi, Ramagli a chiamare un timeout nella speranza di arginare un possibile rientro ospite. Le paure dello staff tecnico casalingo sono fondate. L’AgriBertocchi, infatti, cambia faccia e, tramite una solida applicazione in entrambi i fronti del campo, trascinata da Carenza e capitan Parrillo ricuce sino al -4 (37-33 al 15’) con l’intero quintetto a farsi apprezzare per la solida applicazione difensiva e l’attenzione nella costruzione di gioco. I biancoblu continuano sopra questi binari. E’ una scelta che paga, in quanto Orzinuovi risale la china, nonostante l’assenza forzata di Mekowulu perché gravato di 3 falli, fino ad impattare il risultato (42-42). L’APU, però, forte di alcuni tasselli esperti, come Amato ed Antonutti, rimette la testa avanti, sebbene Negri (10 punti per lui a referto alla pausa lunga), in uscita dai blocchi, capitalizzi al meglio uno schema offensivo disegnato da coach Corbani segnando il -2 a tempo scaduto (46-44 al 20’). L’inizio del terzo periodo è inaugurato da una conclusione soffice di Bossi, bravo ad assorbire il contatto di Fabi, coadiuvato da Carenza, artefice di un canestro di pregevole fattura. Tuttavia Penna, in piena giornata di grazia, soffoca sul nascere le velleità orceana con una tripla dall’angolo. L’andamento della gara diviene spezzettata e contrassegnata da un ritmo elevato con l’AgriBertocchi che, non riuscendo ad essere incisiva a rimbalzo difensivo, concede numerosi secondi tiri alla compagine udinese pagando dazio (55-50 al 25’). I ragazzi di coach Ramagli spazzano le incomprensioni ripescando la trebisonda e, in un battito di ciglia, complici le triple di Amato, prezioso, alternato a Penna, a dettare i ritmi e i tempi per gli inserimenti dei compagni, le entrate in terzo tempo di Cromer e le mani gelide di Mekowulu, gettano le basi per una nuova fuga ritoccando la massima discrepanza, (66-53 al 30’). L’ultimo quarto viene scosso da una bomba di Nobile, intenzionato a dare la spallata decisiva alla disputa, ma Galmarini mostra la specialità della casa e, mediante un tiro piazzato dalla media, scrive altri 2 punti a referto. Zilli, illuminato in area da Penna, e Cromer, dalla lunga distanza, stoppano il miniparziale orceano di 4 punti spingendo l’Old Wild West Udine sul +17 (74-57 al 35’). Gli ultimi scampoli dell’incontro sono pura accademia, dove Orzinuovi mette al riparto ciò che può cercando di limitare i danni al cospetto di Cromer e soci, che, invece, gestiscono il vantaggio senza ulteriori palpitazioni portando in cascina l’intera posta in palio.Queste le parole di coach Fabio Corbani in conferenza stampa: “Abbiamo avuto notevoli difficoltà in fase realizzativa, mentre in difesa, tutto sommato, siamo stati in grado di reggere bene. E’ vero, abbiamo subito diversi canestri pesanti, ma sono dipesi dal fatto di essere in affanno dall’altra parte del campo. Stiamo dando una quadratura alla squadra, il percorso è ancora molto lungo, tra il girone di ritorno e la fase ad orologio. Noi ci crediamo, e sono sicuro che, se i ragazzi continueranno con la mentalità che mi dimostrano ogni giorno in allenamento, avremo un qualcosa a cui aggrapparci. Cercheremo, poi, di trovare delle soluzioni alternative perché abbiamo bisogno di avere maggiore pericolosità in tante situazioni, soprattutto in quelle più codificabili come le rimesse, dove produciamo poco e non quanto vorrei io”.

 

APU OLD WILD WEST UDINE 84

AGRIBERTOCCHI ORZINUOVI 63

APU UDINE: Cromer 19, Gazzotti 1, Amato 8, Antonutti 9, Fabi 12, Zilli 7, Jerkovic ne, Ohenhen ne, Beverly 12, Nobile 7, Penna 9, Minisini. Allenatore: Ramagli.

AGRIBERTOCCHI ORZINUOVI: Smith 7, Bossi 14, Siberna 6, Parrillo 6, Varaschin, Guerra ne, Galmarini 4, Negri 16, Carenza 7, Mekowulu 3. Allenatore: Corbani.

PARZIALI (29-19;17-25;20-9;18-10).

ARBITRI: Cappello, Centonza e Calella.

Alessio Sigalini

Ufficio Stampa

S.S.D. A R.L.