De Nicolao presenta la trasferta di Antenore Energia Padova a Mestre

Uomo simbolo di questa squadra e padovano che veste la maglia di Padova, Francesco De Nicolao è stata una delle conferme più importanti di questa stagione dell’Antenore Energia Virtus e uno dei protagonisti delle vittorie di questo inizio di campionato: alla vigilia della dura trasferta di Mestre il playmaker presenta così la sfida in programma questa domenica alle ore 18.

Francesco, questo avvio è stato condizionato dal covid ma nonostante le difficoltà si sono visti da parte della Virtus dei buoni segnali.

«Sì forse è presto per stilare un primo bilancio perché abbiamo giocato troppe poche partite però i segnali sono positivi e la squadra è sicuramente di valore: abbiamo di fatto confermato i lunghi della passata stagione e abbiamo inserito in rosa due guardie di grande spessore come Bocconcelli e Barbon. In questo senso sono fiducioso per la stagione che abbiamo davanti».

Con la partenza dell’altro play Piazza è cambiato qualcosa nel tuo modo di stare in campo?

«Alla fine non molto perché il modo di interpretare la partita è rimasto simile, mi sto trovando bene con i due nuovi compagni così come mi trovavo bene anche l’anno scorso con Piazza e Dagnello».

Domenica si va a Mestre, che avversario è? Senza il pubblico cambia qualcosa?

«Diciamo che senza pubblico il “non fattore campo” cambia un po’ le carte in tavola e speriamo possa rendere meno complicata la trasferta, però Mestre al di là del fattore campo resta una squadra ruvida e difficile da affrontare che può contare anche su individualità importanti: cito Pinton e Rinaldi su tutti ma anche Lazzaro sta confermando di essere un giocatore importante per la categoria».

Infine una tua valutazione sui tre nuovi arrivati e su come si stanno inserendo.

«Di Bocconcelli e Barbon ho già detto cosa penso e li reputo grandi giocatori per la categoria, noi tutti poi dobbiamo solo ringraziare Pippo Rizzi per come si è messo a disposizione in queste settimane e per come ha risposto alla grande quando è stato chiamato in causa per l’assenza di Ferrari giocando minuti di grande solidità».