UBP-Virtus, il derby dell’ex Alessandro Tognon: «Emozione unica, ma conta solo il campo»

Alessandro Tognon al tiro libero

Alessandro Tognon è l’ex di turno della stracittadina assieme al capitano Davide Andreaus. Il derby è sempre una partita speciale a Padova sia che tu sia nato - cestisticamente parlando - all’ombra delle cupole del Duomo, sia che tu abbia mosso i primi passi dalle parti di Prato della Valle o in zona Guizza per intenderci. Petrarca-Virtus rimanda agli scontri epici all’alba degli anni ’90, ai mitici “derby dei biscotti” tra Elledì e Viero, quando le due squadre cittadine si sono ritrovate a duellare anche ai vertici per la promozione nell’allora B/1. Robe da far accapponare la pelle.

Mercoledì, ore 20.30 al PalaGozzano, il derby, riaggiornato alla versione 3.0 tra Guerriero UBP e Antenore Energia Virtus, presenterà probabilmente un allure meno romantica rispetto al passato, ma contano il sentimento e il trasporto dei ragazzi cresciuti nelle principali società patavine. Come Tognon che alla Virtus deve molto, visto che con la maglia neroverde ha esordito proprio in Serie B nella stagione 2017/2018, dopo aver seguito l’intera trafila del settore giovanile. «E pensare che mia mamma mi voleva iscrivere a calcio», ricorda Tognon, «Il mio migliore amico Ludovico aveva iniziato con il minibasket e così preferii anch’io giocare a basket. Alla Virtus ho avuto tanti allenatori bravi. Federico Santinon e Michele Barazzuol mi hanno fatto crescere la passione con il minibasket, poi mi ha allenato Daniele Rubini, un coach molto esigente con il quale non ho trovato molto spazio, ma che mi ha permesso di crescere tanto. L’ho ritrovato in seguito con la prima squadra e mi ha fatto esordire in Serie B. Sono stato un anno anche a Roncaglia, società con cui era stata attivata una collaborazione con la Virtus per l’Under 18 Elite. Qui, ho incontrato Andrea Penso, un altro allenatore che ho molto apprezzato. Gli altri anni di giovanili in Virtus li ho trascorsi con Riccardo De Nicolao, Lorenzo Pomes e infine Alberto Garon, assieme a cui abbiamo vinto il titolo regionale Under 20 e che ho poi ritrovato all’UBP».

Tra i derby, che hai giocato, quale ti è rimasto in mente?

«Sicuramente uno in cui segnai una trentina di punti, anche perché avevo più spazio e responsabilità con tiri da prendere. Mi è servito a prendere fiducia e convinzione nei miei mezzi»

Lo scorso ottobre hai affrontato per la prima volta la Virtus in Supercoppa. Che effetto ha fatto scendere in campo contro la squadra in cui sei nato e cresciuto?

«È stato emozionante giocare contro l’allenatore che ti ha fatto debuttare in B e alcuni tuoi ex compagni, anche se al di là dell’emozione iniziale poi diventa una partita come un’altra. Devo ammettere che probabilmente finora è stata la mia gara migliore da quando sono all’Unione».

Il duro impatto con la Serie B. Qual è l’aspetto che ti ha colpito di più della nuova categoria?

«Il livello di fisicità e l’atletismo, ma anche la rapidità d’azione e pensiero. Non puoi permetterti di sbagliare nulla: se esiti a prenderti un tiro, sei fregato».

Il Guerriero sta attraversando un momento difficile: dopo la vittoria d’inizio 2021 contro Mestre, sono arrivati tre ko in sequenza. Come se ne esce?

«Dobbiamo avere pazienza, abbiamo bisogno di lavorarci sopra. Giocando ogni tre giorni, non abbiamo avuto il tempo di allenarci e preparare le partite come si deve. E poi molti di noi è la prima volta che si misurano con un campionato di Serie B. Ci manca anche il sostegno del nostro pubblico. Speriamo che gli spalti possano tornare a riempirsi prima o poi. Nel frattempo non dobbiamo assolutamente mollare».

Cosa bisognerà fare per mettere in difficoltà una squadra solida e quadrata come la Virtus?

«Sarà una sfida molto tosta perché abbiamo di fronte un’avversaria di valore. Dovremo cercare di giocare al nostro ritmo e migliorare le percentuali al tiro che ci hanno condannato contro Senigallia»

(PH. Eleonora Pavan)