BPC Virtus Cassino, il sogno è realtà. Battuta San Severo in finale, conquistata la Serie A2

Una impresa, un sogno che diventa realtà, un traguardo mai raggiunto da una formazione cassinate, il picco sportivo più alto mai raggiunto da una società rappresentante la città martire, una partita che rimarrà nella mente e nel cuore di molti, perchè i ragazzi in maglia Virtus, sono riusciti a portare all’ombra dell’Abbazia la tanto ambita e prestigiosa SERIE A.

La Virtus, in questo modo, riscrive gli annali dello sport cittadino e non solo; mai, infatti, una società così giovane (7 anni di vita, ndc), come quella guidata dalla presidentessa Donatella Formisano, è riuscita a conquistare in così poco tempo la seconda serie nazionale.

La vittima-promozione, questa volta, è la straordinaria Cestistica Città di San Severo, formazione prima classificata nella regular season nel Girone C, e perdente nella prima sfida di Montecatini contro Cento. Alla squadra di coach Salvemini e dell’MVP della Serie B Massimo Rezzano, vanno i complimenti per averci creduto fino all’ultimo secondo con caparbietà e determinazione, con l’ausilio di un “muro giallo” che ha riempito le gradinate del PalaTerme. Tutto ciò, però, non è bastato al cospetto della “fame” di vittoria di Carrizo e compagni, che dunque diventano di diritto gli “eroi di Montecatini”.

Passando alla cronaca del match, si inizia con Bottioni, Ciribeni, Di Donato, Rezzano e Scarponi da una parte, Panzini, Del Testa, Bagnoli, Cena e Carrizo dall’altra.

La palla a due è vinta da Cassino, e a sbloccare il risultato è l’MVP di serata, Enzo Cena con un tiro da 3, al quale risponde subito Ciribeni in sottomano da 2.

Carrizo in attacco perde palla e Rezzano in transizione sullo scarico di Bottioni, si iscrive anche lui a referto. Cassino, nonostante il primo tiro realizzato, nelle prime battute di gioco non è precisissima al tiro, e su un’altra conclusione da parte dei lupi rossoblù, è Bottioni che in contropiede firma il 7-3 San Severo.

La Virtus non ci sta, e Carrizo si iscrive a tabellino con un tiro da 2 punti.

San Severo cerca di attaccare sempre in velocità il ferro, puntando molto anche sui secondi possessi e l’energia a rimbalzo, strategia confermata anche da Di Donato, che dopo un tiro sbagliato, firma in tap-in il 9-5 San Severo.

Al 5’ entra in partita anche Bagnoli, che in post incomincia a macinare punti come suo solito. Cassino però appare in difesa poco reattiva, e Ciribeni firma il 13-10.

Le “V” rossoblù appaiono ancora appannate in attacco, e su una palla persa di Panzini nel tentativo di ribaltare il lato del campo in zona offensiva, ne esce un contropiede di San Severo che vale il più 6 per Smorto e soci.

Vettese decide di “scommettere” sul tiro da 3 di Di Donato come piano partita; l’atleta in maglia nera difatti viene sistematicamente battezzato al tiro da Simone Bagnoli. Una scelta che almeno nelle prime battute di gioco non sembra pagare. Il risultato a 2 minuti dalla fine del 1° quarto, è di 12-19 per i sanseveresi.

Si giunge al termine della prima frazione, dove le squadre si rispondono colpo su colpo, ma grazie ai punti di Cena, Bini e Carrizo dalla lunetta, i lupi virtussini rientrano nel match. È 22-23 al primo intervallo.

Si rientra in campo con gli stessi quintetti. Nei primi due minuti del 2° quarto non si segna, complici pessime percentuali al tiro di San Severo e poca reattività a rimbalzo degli uomini di coach Vettese, colpevoli di lasciare sicuramente troppi extra-possessi alla squadra avversaria. Protagonisti del secondo quarto, Bottioni, Ciribeni e Di Donato da una parte, Del Testa e Cena dall’altra. Il gioco è sempre molto fisico, ma soprattutto emotivo, con le due squadre che rimangono incollate l’una all’altra. All’intervallo lungo, allora, si va a riposo sul risultato di 41-44 sempre per San Severo.

Riscendono in campo sul parquet gli atleti di entrambe le compagini, per gli ultimi venti minuti della stagione, ed i quintetti sono quelli con il quale si era incominciato.

Cassino mette la freccia nel segno di Bagnoli, Panzini, Carrizo e Cena, nonostante una non ottima difesa sulla guardia giallo-nera Ciribeni, che terminerà la serata con ben 30 punti. La Virtus in ogni caso, è cinica e più precisa al tiro dopo l’intervallo lungo, e porta a termine il penultimo quarto di gioco, chiudendo in vantaggio sul 62-55.

Nell’ultima frazione, Rezzano non riesce più ad incidere grazie ad un’ottima difesa di Cena, mentre Carrizo dall’altra parte macina punti.

Ciribeni è l’unico a mantenere in linea di galleggiamento i suoi, ma a volte appare troppo egoista nel voler cercare la via del canestro.

A due minuti dal termine, Scarponi, dopo una presenza impalpabile fino a quel momento in campo, infila una tripla che gela il popolo rossoblù venuto a sostenere i propri beniamini in massa. Ancora Cena, Panzini e Bini però rispondono presenti in fase di realizzazione, e Cassino riesce a mantenere il vantaggio. Per l’ultimo possesso, Ciribeni cerca di attaccare il ferro sul 77-75 per impattare il match e far sperare i suoi tifosi nel tempo supplementare. Bagnoli difende come un leone il proprio canestro e induce il capitano pugliese all’errore. A rimbalzo c’è sempre il numero 13, che va in lunetta dopo aver subito fallo e firma un 1 su 2 dalla lunetta che consente ai suoi di avere un possesso pieno di vantaggio a 3 secondi dalla fine. Il risultato è fermo sul 78-75.

San Severo non ha più time-out, e la preghiera da centrocampo di Smorto non trova il fondo della retina. Cassino esplode!

Queste le parole del numero 13, Simone Bagnoli, al termine del match: “La mia stagione è stata fantastica, ma allo stesso tempo difficile e travagliata. È iniziata 15 giorni prima del resto della squadra per farmi trovare pronto insieme ai miei compagni ai nastri di partenza del campionato. Doveva essere l'anno del mio riscatto, l’anno in cui dovevo farmi perdonare la brutta prestazione in semifinale con Napoli della scorsa stagione. Mi sono allenato tutta l’estate, mi sentivo al 100% prima di quella maledetta amichevole ad una settimana dal via. Ho riportato un grave infortunio al piatto tibiale della gamba sinistra, che mi ha costretto a tenere per un mese il gesso e per 40 giorni a fare fisioterapia e rinforzo muscolare. Se sono tornato ad un livello importante, nonostante tutto, è solo grazie alla famiglia Manzari, che mi ha permesso di recuperare con calma, tranquillità, ma soprattutto avendo attorno a me uno staff sanitario, giorno e notte, unico e di primo livello, nonché un preparatore atletico esemplare per qualità umane, morali e professionali. A 36 anni un infortunio così ti segna, quasi ti distrugge, dopo tutti gli sforzi che hai fatto per arrivare al ritiro con la squadra in piena forma. Ero indietro nuovamente, molto molto indietro. Dopo dieci partite eravamo in difficoltà e io ero ancora ai box. La mia volontà di tornare ad alti livelli però non mancava e grazie anche a mia moglie, pronta a motivarmi e a farmi combattere, e ai miei figli, sono riuscito a recuperare per questo straordinario finale di stagione. Mi sono allenato due volte al giorno in palestra e un’ora in più in campo con il nostro preparatore atletico rispetto al resto della squadra. Il mio obiettivo era arrivare al 100% per questi play off. Superare le avversità, e aver costruito questa straordinaria vittoria, è stata una delle cose più belle della mia vita. Di questo risultato, devo tanto anche e soprattutto ai miei compagni, che mi hanno fatto diventare l'eroe dei miei figli e di mia moglie, che ha visto un uomo a terra rialzarsi e combattere per mantenere le proprie promesse. Superare i dolori e la fatica è stata una sensazione che mai dimenticherò. Adesso, però, è il momento di godersi questo straordinario traguardo con tutta la società, lo staff e i tifosi. Voglio ringraziare coloro che hanno creduto in me e anche quelli che mi hanno criticato nel corso della stagione per far uscire da me il vero Simone. Un ringraziamento speciale, però, ripeto, va ai miei compagni di battaglia, che mi hanno aspettato e reinserito  piano piano nei meccanismi di gioco. Da Manuel a Maurizio, passando per Lorenzo, Enzo, Niccolò, Matteo, Riccardo, Robert, Fabrizio e Giorgio.

Grazie davvero a tutti, è stata una cavalcata favolosa che porterò sempre nel mio cuore”.

Sul parquet ha inizio l’invasione di campo; c’è gente che piange, c’è gente che urla di gioia, e c’è gente rimasta immobile ed incredula al cospetto di ciò che è appena accaduto.

Cassino è in serie A, ed il sogno è diventato realtà; una stupenda e ‘lucida follia’ di due amici (il Direttore Sportivo, Leonardo Manzari, e il Segretario Generale, Guido Grossi, ndc) che nel tempo libero avevano voglia di “divertirsi”, e che sono riusciti invece a portare una città a respirare aria di “pallacanestro che conta”.

 

 

BPC Virtus Cassino - Allianz Pazienza Cestistica San Severo 78-75 (22-23, 19-21, 21-11, 16-20)

 

BPC Virtus Cassino: Enzo Cena 24 (5/7, 2/7), Manuel Carrizo 16 (4/9, 2/4), Simone Bagnoli 14 (6/9, 0/0), Maurizio Del testa 9 (0/0, 3/8), Lorenzo Panzini 8 (4/7, 0/4), Matteo Bini 5 (1/1, 0/0), Niccolò Petrucci 2 (0/0, 0/2), Giorgio Galuppi 0 (0/0, 0/0), Fabrizio De ninno 0 (0/0, 0/0), Riccardo Pasquinelli 0 (0/0, 0/0), Robert Banach 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 17 / 21 - Rimbalzi: 32 6 + 26 (Simone Bagnoli 9) - Assist: 13 (Manuel Carrizo 7)

All. Vettese; Ass. Incelli

 

Allianz Pazienza Cestistica San Severo: Leonardo Ciribeni 30 (13/18, 0/2), Emidio Di donato 14 (3/4, 2/6), Riccardo Bottioni 11 (5/12, 0/0), Ivan Scarponi 5 (1/2, 1/7), Antonio fabrizio Smorto 5 (1/3, 1/3), Massimo Rezzano 4 (0/5, 1/3), Riccardo Malagoli 4 (1/2, 0/0), Giorgio Di bonaventura 2 (0/1, 0/0), Vincenzo Ventrone 0 (0/0, 0/0), Luigi Coppola 0 (0/0, 0/0), Giuseppe Iannelli 0 (0/0, 0/0), Levan Babilodze 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 12 / 22 - Rimbalzi: 37 12 + 25 (Emidio Di donatoMassimo Rezzano 8) - Assist: 12 (Riccardo Bottioni 6)

All. Salvemini

 

UFFICIO STAMPA BPC VIRTUS CASSINO