Davide Bonora: “Io e l’Eurobasket, il nostro anno zero”

- Coach Davide Bonora, tanti volti nuovi per la Leonis Group Spa 2017-18. Un mercato ambizioso, con quali obiettivi vi avvicinate alla nuova stagione?
- Sicuramente vorremmo migliorare il risultato rispetto allo scorso anno, ma vivendo alla giornata e senza porci obiettivi precisi. La società ha investito molto, anche grazie all’ingresso del nuovo title sponsor, ma sappiamo che, soprattutto nel girone Ovest, i valori contano relativamente, così come i budget a disposizione. Contano maggiormente l’affiatamento e il modo in cui si arriva preparati alle partite. Molti dei giocatori che ho a disposizione sono più esperti di me di questo campionato, l’idea è di essere competitivi.

- In cabina di regia è arrivato Alessandro Piazza. Giocatore di ottimo livello per la A2, reduce da positive stagioni ad Agrigento.
- È un giocatore competitivo, che ha fatto campionati importanti ad Agrigento, ed è un playmaker di sistema, che abbina ottime soluzioni personali al coinvolgimento dei compagni. Con lui si esalta il gioco di squadra. Non credo ci siano similitudini nell’interpretare il ruolo tra me e lui, quando giocavo io era una pallacanestro completamente diversa.

- Altro nuovo acquisto è Matteo Frassineti, che intende ripartire dopo le ultime stagioni difficili per via degli infortuni.
- Abbiamo puntato decisamente su di lui, è stato parecchio sfortunato negli ultimi anni. È un ragazzo integro, nel pieno della maturità. Con lui abbiamo molte soluzioni a disposizione: è un giocatore di striscia, gioca bene il pick and roll, sono convinto ci possa dare un importante contributo.

- Il reparto lunghi sarà composto da due giocatori entrambi protagonisti del girone Ovest nel passato torneo: l’Usa DeShawn Sims e Mitchell Poletti. Come si è giunti alla loro scelta?
- Eravamo convinti che il ruolo cardine della nostra squadra dovesse essere un giocatore interno italiano, che si potesse completare con il 4 americano e con Daniele Bonessio, pronto ad uscire dalla panchina. ‘Mitch’ Poletti era il primo giocatore che mi era venuto in mente, è reduce da una grande stagione a Latina, dove è stato bravo ad ampliare il suo range di gioco, grazie anche al lavoro con coach Gramenzi. Può fare molto bene, andando a sfruttare numerosi mismatch in attacco. Vicino a lui volevamo un giocatore Usa che si potesse completare bene e avesse esperienza del nostro campionato: Sims era una tra le prime scelte e siamo stati contenti di poterlo firmare.

- Pronti a partire dalla panchina saranno altri due nuovi acquisti: Giulio Casale e Alessandro Cecchetti, entrambi di ritorno all’Eurobasket e provenienti dal campionato di Serie B.
- Casale andrà a completare la rotazione degli esterni con Eugenio Fanti, ottimo lo scorso anno e altro titolare a tutti gli effetti secondo me. Giulio (Casale, ndr) è un giocatore di cuore, fisico, molto determinato, magari poco esperto della categoria, ma pronto a darci un importante contributo. Così come Cecchetti, lungo che personalmente non conoscevo, ma che aveva buoni trascorsi in questa società. Ha fatto bene negli ultimi anni in B ed è pronto a misurarsi con il livello superiore.

- Altro punto di contatto con la stagione scorsa è Michael ‘Moe’ Deloach, ormai giunto al quinto anno nel secondo campionato italiano. Potrebbe essere un punto di forza quello di poter contare su un Usa che conosce bene la categoria?
- ‘Moe’ è un americano atipico, magari riservato inizialmente, ma ragazzo di grande cuore, che si applica. Avevamo un’opzione per confermarlo, siamo stati entrambi contenti di proseguire. Penso che tecnicamente possa esaltare maggiormente le sue doti, magari in passato si intestardiva troppo in soluzioni personali. Quest’anno, in un organico con tante opzioni offensive a disposizione, credo possa esprimersi al meglio.

- Rispetto alla stagione scorsa non potrà più contare sul contributo in campo di Alex Righetti. Che, però, rimarrà con voi cambiando ruolo. Farà infatti parte del suo staff, come secondo assistente. Come lo vede in questo passaggio?
- L’anno scorso avevo quasi spinto Alex a giocare un altro anno, per tutto quello che ci ha dato nel passato campionato. Ma poi l’ho visto molto convinto a investire nel suo futuro e intraprendere questa sua nuova carriera. Sono convinto mi possa dare un importante contributo, assieme al mio storico vice Luca Di Chiara. ‘Rigo’, già da quando giocavamo assieme, mi aveva già accennato all’idea di lavorare con i giovani una volta terminata la carriera agonistica. Viene dalla grande scuola del Basket Rimini ed ha sempre avuto la predisposizione a lavorare sui fondamentali e insegnare ai ragazzi quanto appreso in carriera. Ci stiamo già confrontando riguardo l’attività da svolgere il prossimo anno.

- Cosa pensa dei valori in campo nella prossima stagione? Quali squadre, secondo lei, saranno protagoniste, in particolare nel girone Ovest?
- Come accennato in precedenza, secondo me sarà difficile capire i valori in campo nel nostro girone: a mio parere, oltre a noi, altre società come Scafati, Rieti e Virtus Roma si stanno muovendo bene. Ma ci sono società, magari con un profilo più basso, che stanno lavorando bene da anni e ottengono quindi risultati: penso a realtà come Treviglio e Casale Monferrato. Alla fine conterà molto come si andranno ad amalgamare le varie squadre. Vedi Biella l’anno scorso, che attorno ai due Usa e ad alcuni giovani di prospettiva ha fatto un campionato al vertice.

- Per lei quarto anno sulla panchina dell’Eurobasket: i primi due anni in B, con promozione alla seconda stagione, ed ora sta per intraprendere il secondo torneo in A2. Con quali motivazioni si avvicina al 2017-18?
- Penso che per me sarà un po’ un anno zero. Credo che quest’anno si vedrà il mio vero valore in panchina, avremo più ambizioni, più occhi addosso, magari non saremo più la squadra ‘simpatia’, ma quelli che potranno dare fastidio. Sicuramente ripartirò dall’esperienza dello scorso anno, dove mi sono confrontato in panchina con tanti bravissimi colleghi, che mi hanno proposto stimoli e difficoltà sempre nuove.

- Un suo giudizio sul campionato di A2: cosa ne pensa di questo torneo? Non pensa che ci vorrebbe un maggiore interscambio di squadre con la massima serie, per creare maggiore interesse?
- Credo sia un campionato molto bello, con allenatori e giocatori di alto livello qualitativo, e grande partecipazione di pubblico nei palasport. Credo ci voglia sicuramente un maggiore interscambio, una promozione e una retrocessione dalla A sono troppo poche, poi non sono cose che mi competono personalmente. Abbiamo visto che la A2 può riportare entusiasmo a società storiche: penso alla Virtus Bologna, che dopo la retrocessione è ripartita molto bene ed è stata immediatamente promossa. Ma anche a Treviso, che sta facendo maggiore pubblico ora rispetto agli anni in cui era ai vertici di Eurolega. Quindi credo sia un campionato che piace e che presenta numerosi motivi di interesse.

 

Guido Cappella  
Area Comunicazione LNP