Inside The Game: Trapani ai raggi X

CLASSICO – La partita tra Casale e Trapani è ormai diventata un classico appuntamento per la Serie A2: la prima sfida infatti risale al 24/11/2013, quando la squadra dell’ex juniorino Giancarlo Ferrero si impose in trasferta per 62-60. Il bilancio è a favore della squadra siciliana che conduce per 5 vittorie e 3. In queste prime sei giornate, la squadra di coach Ugo Ducarello è partita bene, con un bilancio di 4 vittorie e sconfitte, mettendo insieme anche delle buone cifre: segna 75.2 punti di media con un ottimo 36% da tre punti. Ad attenderla troverà l’agguerrita difesa della Novipiù Casale che ancora una volta si sta dimostrando la miglior difesa di tutto il campionato con i soli 69.3 punti concessi agli avversari. Si annuncia una vera e propria “partita a scacchi” tra i due allenatori e solo chi riuscirà a fare le mosse giuste porterà a casa il referto rosa.

ATTENTI A… – Attenzione al go-to-guy trapanese, Jesse Perry, già noto nella Serie A2 italiana per aver giocato (e anche bene) la passata stagione a Treviso, nel Girone Est. Uscito dall’università dell’Arizona, fa la sua prima apparizione in Europa nel 2013 in Lituania con il Siauliai. L’anno scorso è arrivato alla corte di Stefano Pillastrini, a Treviso, dove con 15.1 punti a partita è uno dei migliori realizzatori della squadra e gli sono valsi la chiamata da parte di Trapani. In Sicilia, sta migliorando le cifre che ha fatto vedere la scorsa stagione: ha giocato 5 delle 6 partite (ha saltato l’ultima contro la NPC Rieti per una distorsione alla caviglia), viaggia a 16.4 punti di media (high di 21 contro la Virtus Roma) ai quali aggiunge 8.8 rimbalzi e 2.0 assist a partita. Mani piene per la difesa piemontese che dovrà cercare di limitarlo sia in penetrazione che sugli scarichi, dal momento che ha anche un eccellente 42% da tre punti.

VECCHIA VOLPE – Giunto ormai alla sesta stagione in Sicilia, Andrea Renzi può essere ormai considerato il “vecchio” del gruppo, nonostante la carta d’identità dica classe 1989. Arrivato a Trapani nella stagione 2013/2014, Renzi ha scalato le gerarchie della squadra, nonostante fosse già un giocatore affermato (Benetton Treviso, Verona e Biella le precedenti sue squadre) fino ad arrivare, in questa stagione, ad essere nominato capitano della squadra granata. In questa stagione, così come in tutte quelle precedenti, viaggia ben oltre la doppia cifra di media, infatti in 27 minuti di utilizzo segna 14.5 punti ai quali aggiunge 4.7 rimbalzi. Ad attenderlo in difesa troverà un suo coetaneo, Niccolò Martinoni, suo compagno all’epoca delle nazionali giovanili. Sarà uno scontro molto interessante, dato che entrambi si conoscono molto bene a vicenda e, per limitarlo, bisognerà obbligarlo ad uscire dalla sua comfort zone.

GIOVANI TERRIBILI – Menzione d’onore per le due giovani promesse della squadra trapanese, Nenad Simic e Marco Mollura, rispettivamente classe 1999 e 1993. Simic, serbo, viene scoperto da Loano e, dopo aver giocato il campionato U16 con le giovanili di Casalpusterlengo, milita in C Silver con la stessa Loano. In questa stagione, ha guadagnato minuti importanti nelle rotazioni di coach Ducarello. Discorso diverso per Mollura: trapanese DOC, cresciuto cestisticamente a Trapani, dopo le due stagioni in Serie B a Cefalù si è guadagnato la chiamata da parte di Trapani, riuscendo in queste prime sei giornate a ritagliarsi minuti importanti. Se prendiamo in esame l’ultima partita, possiamo vedere che i due giovani, combinando le cifre, hanno collezionato 27punti, 9 rimbalzi e un ottimo 7/10 da due punti. I giovani sono il futuro, e loro ne sono la dimostrazione.

PRIMO VIOLINO – Dirige il quintetto base Brandon Jefferson, playmaker classe 1991. Uscito dall’università di Metro State nel 2014, inizia la sua carriera europea in Finlandia, poi si trasferisce in Germania e, infine, la scorsa stagione si accasa all’Olimpia Ljubljana, dove vince Scudetto e Coppa di Slovenia. Quindi l’approdo alla corte di coach Ducarello che gli ha affidato le chiavi della squadra e lui sta rispondendo presente: sono infatti 11.5 (high di 28 contro Siena) i punti che mette a segno a partita, ma, aspetto forse più importante, sono i 5.1 assist che serve ai compagni.