Piombino vs Cecina è ' "IL DERBY"

11/02/2017

di

Stefanini Stefano

 

 

Aldilà delle frasi di circostanza, questa è “la partita”, per le due squadre, per le due tifoserie e per le due città.

 

“È una partita come le altre”  o “conta solo due punti”,  solo parole, questa è quella partita che si aspetta tutto l’anno, quella che ti fa gioire o soffrire più di qualunque altra vittoria o sconfitta. La rivalità sportiva fra le due città è grande, la lotta per il predominio a livello territoriale, la voglia di sfottere gli avversari, insomma per le due realtà , questo è il Superderby. Una partita che nelle ultime edizioni è sempre stata un condensato di spettacolo, emozioni, arrabbiature e grandi gioie.

 

I precedenti in serie B, dicono 5 a 4 per Cecina, ma dopo una vittoria per parte nel 2010/11, anno della retrocessione per Piombino e le due partite senza storia del 2012/13, concluse con pesantissime batoste per i colori gialloblù, le sfide fra le due compagini diventano  equilibratissime e con finali degni dei migliori film di Hitchcock .
Nel 2013/14 Cecina vince a Piombino con un canestro di Simone Rischia a pochissimi secondi dal termine ed al ritorno addirittura dopo un supplementare. Dal 2014/15 il vento gira in favore di Piombino ed i gialloblù ripagano con la stessa moneta i cugini rossoblù, un libero di Iardella ad un sospiro dal termine, permette a Piombino di espugnare il Palapoggetti, al ritorno, ancora più suspense, Cecina conduce la gara arrivando anche a più 18, ma Piombino rimonta, impatta al 40° e la batte ai supplementari, facendo impazzire di gioia i suoi tifosi. L’ultimo sequel di questo film va in scena a il 30 Ottobre 2016, quinta di campionato con Cecina in testa alla classifica ed imbattuta, Piombino che arriva al match senza Guerrieri e Iardella, ma a sorpresa ,un Piombino debordante sommerge i padroni di casa sotto un fardello di 28 punti di scarto, partita chiusa ?.No arriva la rabbiosa reazione dei locali che si portano fino a meno uno e quando l’inerzia della partita è girata e tutto lascia presupporre un finale favorevole a Cecina, due liberi e una spettacolare bomba di Simone Bonfiglio, gelano i tifosi locali e ricacciano nel cassetto i sogni rossoblù.

 

Con le coronarie ancora provate da questi match, ci si appresta a disputare un derby fuori dagli schemi usuali, con Cecina a rincorrere Piombino in classifica. Un Golfo in buona salute, reduce da quattro vittorie negli ultimi cinque incontri e Cecina in una crisi mai conosciuta, otto sconfitte consecutive che pesano come un macigno. In settimana per i rossoblu c’è stato il quasi scontato cambio di coach, con il ritorno dell’ex Gianni Montemurro sulla panchina. Cambio per dare una scossa ad un ambiente, che pur pagando pesantemente dazio agli infortuni, anche una volta ritrovati tutti i titolari, non riesce più a vincere. Cecina che nelle ultime partite ha visto il suo attacco trasformarsi, dal migliore di inizio stagione, con quasi 80 punti di media, ad uno dei peggiori con 62.6 (nelle ultime otto) e con una difesa che invece ha dato segnali negativi fin da inizio stagione, ad oggi la peggiore del torneo con 75.6 punti subiti a partita. La qualità nell'organico cecinese c’è e va cercata nell'attacco. Sono la migliore squadra nel tiro da due col 52%, aiuta un Salvadori che viaggia ad uno stratosferico 81.7%, e sono la terza migliore ai liberi col 75% . Bruni è il miglior assistman del girone ed hanno 4 giocatori in doppia cifra, lo stesso Bruni (13.9), Mazzantini(13.8), Salvadori(13.6) e Lasagni (11.6). Insomma quella che arriva al PalaTenda è una Cecina con tanta voglia di riscatto, sia per le tre sconfitte negli ultimi derby, che per uscire dalla crisi.

 

I gialloblù si avvicinano a questo match con la sconfitta al supplementare con la Virtus Siena, match che deve far capire quale deve essere l’atteggiamento da non permettersi in campo per approdare ai playoff . Solo quattro minuti di vero Piombino, hanno riportato nel match i gialloblu, dopo che la maggior fame dei virtussini li aveva ridotti al ruolo di comparse. La chiave è tutta li, domenica al PalaTenda dovrà scendere in campo una squadra con la stessa fame, la stessa rabbia dei senesi, forse anche di più, perchè gli avversari di sicuro ce l'avranno e per vincere allora occorreranno 40 minuti di lucido furore agonistico e non solo 4.