Vista sul campionato - Il punto dopo la ventiquattresima giornata

 GIRONE A

Sconfitte ad alta quota: le prime tre della classifica cadono, tutte in trasferta, ridando speranze alle inseguitrici.

Moncalieri aveva probabilmente la gara più dura, in quel di Montecatini che, nonostante le pessime percentuali oltre l’arco (20%, un problema ridondante per i toscani), riesce ad imporsi sugli ospiti, che già da qualche settimana hanno mostrato problemi nella gestione della gara.

Omegna è alla quinta sconfitta nelle ultime sette gare, un cammino decisamente da dimenticare, non auspicabile, visto il roster allestito per vincere ovunque. Affrontavano una trasferta ostica, ma non impossibile: la Fiorentina vista quest’anno, infatti (con un cammino troppo altalenante), può perdere o vincere con chiunque… e stavolta, purtroppo per Omegna, grazie ad un super Sirakov (12pt dei 17 totali arrivano ad inizio terzo quarto, quando c’è stato l’allungo vincente), i viola si son superati.

Empoli cade nel derby con Siena (due punti vitali per loro in ottica salvezza e, perché no, anche per l’ultima posizione utile play-off) e riapre definitivamente la lotta alla terza posizione.

San Miniato e Valsesia, infatti, l’agganciano in classifica grazie alle nette vittorie rispettivamente con Cecina (ormai risucchiata in piena lotta salvezza) e Varese, accorciando così la classifica e riaprendo ogni possibile gioco nella griglia play-off.

Fa male la sconfitta di Piombino in quel di Bottegone, in quanto chi la precede, avendo vinto, l’ha temporaneamente distaccata, e chi la insegue (tra cui proprio Bottegone), ormai è a soli 2 punti di ritardo. Bisognerà dare una scossa al campionato, anche perché l’obiettivo stagionale (qualificazione alla fase successiva) è alla portata.

In fondo alla classifica qualcosa si muove: la Sangiorgese difende il proprio fortino, con una prova corale di grande spessore agonistico e costringe Firenze alla resa, staccando così Cecina e portandosi in quartultima posizione solitaria.

Lo scontro diretto, in un derby sentitissimo, tra Domodossola ed Oleggio finisce con la vittoria dei locali, trascinati da un super Serroni (23pt) ed ora, nuovamente, non sono più fanalino di coda solitario. Il terzetto di coda si riforma infatti, riaprendo ogni scenario possibile.

GIRONE B

In vetta non cambia nulla: Bergamo supera nettamente Sestu (al secondo stop consecutivo), con trentello sfiorato a cui c’è ben poco da aggiungere. Partita solidissima per la capolista non tanto in attacco (con oltre 80 punti segnati, nonostante l’assenza di Ghersetti), quanto al lavoro egregio in difesa, specie sui terminali offensivi principali sardi, quali Scodavolpe e Samoggia.

Orzinuovi, non senza faticare, espugna il parquet di una ritrovata Vicenza che ce la mette tutta (4 uomini in doppia cifra), ma lo strapotere della capolista è tale da dover cedere, nel finale (dopo un’ottima rimonta), lo scalpo, restando ferma ancora in terzultima posizione.

Non perde terreno dal duo di testa Piacenza, vincendo agevolmente in quel di San Vendemiano ed allunga nuovamente in classifica su Cento, che si lascia sorprendere da Desio (che torna, dopo tre turni, alla vittoria). A regalare tale gioia, è il canestro di Negri, a pochi secondi dall’ultima sirena, che gela il PalaAhrcos, fermando così a 5 la striscia di vittorie consecutive degli emiliani.

Anche Milano si lascia sorprendere da una Costa Volpino che, escludendo un primo quarto da dimenticare, ha nettamente e meritatamente vinto le successive frazioni e la partita, trascinata da un Bergamin decisaente in giornata (28pt).

Ne approfitta così Reggio Emilia che, vincendo a sorpresa in quel di Crema, riaggancia in ottava posizione (così come Desio) proprio l’Urania Milano. Per i reggiani ci sono ben sei uomini in doppia cifra ed un approccio alla gara, condotta dall’inizio alla fine, decisamente positivo fin dalle prime battute.

Per Crema un risultato che fa male in termini di classifica: la concomitante vittoria esterna di Lecco su Padova, fa sì che questi si allontanino ulteriormente in classifica (ormai il sesto posto, occupato dalla compagine biancoceleste, è a 6 lunghezze di ritardo). Inoltre, c’è da stare attenti alle inseguitrici, sempre molto vicine e tanto agguerrite.

GIRONE C

La battistrada Napoli, seppur priva di due perni fondamentali, quali Maggio e Visnjic, si impone su Patti dimostrando, una volta di più, tutto il suo reale valore, la profondità, di questo meraviglioso gruppo allenato da un signor allenatore, qual è Ponticello.

Valmontone segue a ruota, riprendendosi immediatamente dallo stop con Palestrina, vincendo sonoramente contro Viterbo (+20) e mantenendo la seconda posizione, a sole 2 lunghezze dagli azzurri.

È ancora un overtime a punire Palestrina contro la squadra rivelazione di questa stagione: Catanzaro, infatti, si impone in un match dai due volti. Un inizio shock per i padroni di casa, con un primo quarto da 20-6 che costringe i laziali ad inseguire per quasi tutta la partita. Pian piano, gli arancioverdi, riescono a ricucire il gap, sfiorando anche la vittoria (Di Dio segna il canestro del pareggio che porta al supplementare il match). Nei 5’ aggiuntivi però, lo sforzo per rientrare si fa sentire e Catanzaro può esultare.

Barcellona ne approfitta immediatamente, grazie ad un turno ad essa congeniale, vincendo contro Maddaloni e agganciando proprio Palestrina in terza posizione.

Anche Cassino si rifà sotto, a sole 2 lunghezze di ritardo: nonostante la LUISS abbia provato ad espugnare il PalaVirtus, i padroni di casa si aggiudicano l’incontro grazie ad una prova di carattere da parte di tutti (nonostante Bagnoli, il solito protagonista in positivo, con la sua doppia-doppia numero 14).

Vittoria dall’altissimo peso specifico in chiave play-off per Forlì che, al Pala Romiti, si impongono su Scauri e agganciano, insieme alla succitata Catanzaro, la LUISS Roma in sesta posizione.

In fondo alla classifica non succede nulla, con la Vis Nova che, perdendo in casa con Teramo (le cui speranze di rientrare nella griglia play-off, dopo aver vinto anche il recupero, dopo un overtime, contro la Stella Azzurra, non sono ancora perdute), si condanna ad un quasi certo post-season per non retrocedere.

GIRONE D

Montegranaro è inarrestabile e vince anche in uno dei campi più caldi di tutta la Serie B. A San Severo, infatti, davanti ad una cornice di pubblico d’altra categoria, che ha spinto fino alla fine la propria squadra, riesce ad imporsi, nel rush finale, di soli 5 punti e porta a casa una vittoria che, probabilmente, ipoteca la prima posizione. Per San Severo il rammarico è tanto, perché se l’è giocata ad armi pari, fino alla fine, contro la schiacciasassi di questo girone ed ora, il calendario non le sorride affatto, quindi dovrà difendersi in ogni modo per conservare quantomeno la quarta posizione.

Campli, dopo aver recuperato e vinto di un solo punto la gara con Venafro (priva di Migliori), riesce a piazzare un altro importantissimo mattone al suo campionato favoloso fino a questo momento, vincendo in quel di Ortona e conquistando la seconda posizione.

Anche Bisceglie non sbaglia: a Giulianova è Leggio (18pt) a trascinare i suoi alla bella e gratificante vittoria, con la quale prova a scappare in classifica rispetto a chi la insegue. Infatti San Severo, sua prossima avversaria, adesso è a 4 lunghezze di ritardo ed una eventuale sconfitta, farebbe meno male del previsto.

Torna alla vittoria, dopo tre stop consecutivi, Pescara, contro una Isernia ormai in bambola, che prende imbarcate ovunque e con chiunque. Partita senza storia, vittoria di carattere, con 4 uomini in doppia cifra e tutti a referto ed un netto +32 sul tabellone con cui prova a rilanciarsi in classifica.

Matera infligge una dura sconfitta al Rimini che rischia adesso di abbandonare anzitempo la corsa ai play-off (sono 4 le lunghezze di ritardo dall’ottava). Le percentuali in attacco sono sempre molto alte, ma l’aver ritrovato smalto e carisma sotto le plance (Ravazzani sta tornando il giocatore immarcabile, a suon di doppie-doppie e ventelli a rimbalzo), le danno ancora speranza per continuare la dura e lenta risalita verso le zone alte della classifica.

Porto Sant’Elpidio perde ancora (quarta consecutiva) contro Venafro che, ancora senza il suo “Miglior(i)” marcatore, vince la sesta gara delle ultime sette disputate e continua a dilapidare lo svantaggio in classifica dalla zona franca della classifica.

Con la netta vittoria in quel di Taranto, la Goldengas Senigallia ipoteca l’ottava posizione in classifica, provando anche ad acciuffare chi la precede. Un 2017 da incorniciare, con ottimi risultati, un cammino da alta classifica (7 vittorie su 11 incontri) che han fatto ritornare entusiasmo.

In fondo alla classifica anche l’ultima speranza per Monteroni (qualora ne avessero una) è venuta meno. Ai salentini, infatti, non basta il solito Zanotti a far l’americano (32pt, 17r. e 48 di valutazione): Valdiceppo dimostra di essere più squadra, imponendosi meritatamente e staccandosi dalla penultima posizione.

                                                                                                                                                   Mario Caposiena

                                                                                                                               Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo