Alla scoperta della Unieuro Forlì

Un derby è sempre un derby, soprattutto a due giornate dal termine del girone d’andata e con la Coppa Italia ancora in ballo per diverse squadre. Sull’onda dell’entusiasmo della vittoria con Cividale la Dole Rimini è pronta a scendere in campo alla Unieuro Arena, domenica 21 dicembre alle ore 18:00, contro la Unieuro Forlì.
La compagine romagnola guidata da coach Antimo Martino sta vivendo sin qui un campionato estremamente altalenante, con un inizio shock da cinque sconfitte nelle prime sei partite prima di risalire leggermente la classifica con cinque vittorie (di cui quattro consecutive), ma anche sei sconfitte, nelle successive undici tra cui l’ultima per 90-79 in casa di Avellino; un rendimento che ha portato a un cambiamento d’assetto importante, con l’uscita di una guardia americana e l’arrivo di un centro, un aggiunta che permette di avere maggior atletismo nel reparto lunghi.
Non va però tralasciato il talento che compone il backcourt forlivese tra cui quello dell’americano Demonte Harper, che in stagione sta giocando molti minuti da playmaker nonostante il ruolo naturale del nativo di Nashville sia quello di guardia. Giocatore dalle ottime qualità sia di organizzazione del gioco ma anche di creazione per gli altri, grazie alle sue penetrazioni che liberano spazio per i tiratori di Forlì che lo rendono miglior assistman (4.1) e rimbalzista (5.4) della squadra, il 36enne è anche il miglior marcatore dei suoi con 14.9 punti a partita e buone percentuali dal campo, soprattutto da due punti dove in quasi sette conclusioni a incontro tira con il 50% mentre da tre si aggira sul 37%. Stessa percentuale della guardia titolare Simone Pepe, che in stagione viaggia a 10.8 punti in meno di 22 minuti di utilizzo medio, fresco vincitore dell’A2 con Udine e veterano del campionato nel quale milita da ormai 10 anni tra Agrigento, Treviglio, Roma, Torino, Orzinuovi e appunto Udine. L’ala piccola titolare, Pietro Aradori, non ha bisogno di presentazioni: 37 anni, campione d’Italia con la Mens Sana Siena, circa 100 presenze tra Eurolega e Eurocup, 154 presenze con la nazionale azzurra e reduce da sei stagioni tra A1 e A2 con la Fortitudo Bologna dopo le quali l’esterno bresciano ha deciso di vestire la maglia di Forlì. Per lui fin qui sono 9.1 i punti ad allacciata di scarpe con sette match oltre la doppia cifra, ma da un giocatore di esperienza nazionale e internazionale come lui bisogna sempre aspettarsi “il coniglio dal cilindro”. Decisamente più alte sono le medie da oltre l’arco, più precisamente il 47%, di Raphael Gaspardo, ennesimo giocatore con esperienza nella massima serie (202 apparizioni in sette stagioni tra Cremona, Pistoia, Reggio Emilia e Brindisi) e quarto miglior tiratore da tre punti dell’intero campionato, un giocatore che abbina all’abilità dalla lunga distanza delle ottime capacità atletiche che lo rendono il miglior rimbalzista offensivo (0.8) della squadra. A chiudere il quintetto, infine, è il neoarrivato Deshawn Stephens, giocatore esperto sia di questo campionato che dell’A1 dalla quale arriva dopo una prima parte di stagione a Treviso (8.9 ppg): un “5” vero, molto interno, ben dotato sia tecnicamente che atleticamente e “rim protector” in gradi di proteggere l’area con stoppate e rimbalzi.
Dalla panchina la cabina di regia è affare del capitano Riccardo Tavernelli: classe 1991 e finora poco utilizzato (11 partite giocate) per via di un infortunio l’ex Tortona, già protagonista di una promozione con i 2021 con i piemontesi, sta mantenendo una media di 3.5 punti, 3.3 rimbalzi e 2.5 assist. La guardia è Tommaso Pinza, giovanissimo 19enne che si sta affermando nella categoria dopo l’esordio tra i senior dello scorso anno in B Nazionale alla Virtus Imola (6.1 punti con un massimo di 22 realizzati contro Crema) e che porta freschezza ed energia con i suoi 3.4 punti a partita in circa 11 minuti ad incontro. Nel reparto delle ali non bisogna dimenticarsi dell’ex Stefano Masciadri, quattro anni a Rimini (tra cui la splendida promozione in A2 del 2022) e grande tiratore da tre punti, giocatore di grandissima esperienza in grado di garantire quasi cinque punti per match con il 61% da due e il 42% da tre. Giulio Gazzotti e Angelo Del Chiaro, infine, compongono la batteria dei lunghi in uscita dalla panchina: più statici e interni rispetto ai titolari, prima dell’arrivo del già citato Stephens si sono divisi i minuti nello “starting five”, mantenendo entrambi una media di circa 19 minuti sul parquet con rispettivamente 2.7 e 5.2 punti di media.
Forlì è una squadra che fa dei tiri da tre punti, sia da penetra e scarica che in uscita dai blocchi, la sua arma migliore in attacco. In difesa è sempre stata invece una squadra contenitiva ma con l’aggiunta di Stephens vanno verificati possibili cambiamenti. Oltre alla difficoltà di un derby in cui tutte le squadre mettono sempre qualcosa di più in campo, si aggiunge dunque la difficoltà di avere davanti un team con un volto nuovo e con alcune cose ancora nascoste agli avversari.
Forza Rimini!






















