Allianz Pazienza San Severo sulla strada della continuità. Fiducia, consapevolezza e Virtus Imola ko

Se ci fossero ancora aggettivi per descrivere questa squadra, aiutateci a trovarli. Perché, davvero, l’Allianz Pazienza continua a sorprenderci, superando ogni volta l’immaginazione e le aspettative. Nella dodicesima gara di Serie B sono i Neri sanseveresi ad avere la meglio sui Neri… emiliani: 98-78. Come un copione che, almeno nelle intenzioni degli ospiti, sembrava già scritto, un’altra formazione arriva in terra dauna con il coltello tra i denti, determinata a strappare a ogni costo il referto rosa. Ma spesso, molto spesso, chi varca il parquet del “Falcone e Borsellino” si scontra con una verità tanto semplice quanto scomoda: quando la Cestistica San Severo difende in maniera granitica, l’attacco trova fluidità, ritmo, e la partita cambia volto. E a quel punto entra in scena il pubblico. Un palazzetto vivo, caldo, partecipante, che riconosce lo sforzo della squadra e la spinge, la sostiene, la accompagna in ogni possesso. Per i primi venti minuti il confronto resta avvolto in un equilibrio quasi chirurgico: Imola ha il merito di rimanere costantemente agganciata ai padroni di casa, complice la buona prestazione di Giorgi, mentre la Cestistica paga qualche errore di troppo sui tiri liberi che avrebbe potuto indirizzare diversamente la contesa. Ma al rientro dagli spogliatoi cambia radicalmente il registro narrativo del match. L’Allianz Pazienza innesta tutte le marce, alza l’intensità e travolge progressivamente le residue certezze della Virtus. Le energie degli ospiti si affievoliscono, mentre quelle giallonere si moltiplicano: cresce la qualità offensiva, si trova il canestro da ogni angolo del campo e, soprattutto, si confezionano giocate di pregevole fattura. Basti pensare ai passaggi illuminanti di Lucas per Mobio e Gherardini, autentiche ‘gemme’ tecniche che alimentano l’entusiasmo del pubblico e trascinano definitivamente l’inerzia dalla parte dei Neri. Da quel momento, la spinta emotiva e la forza corale della Cestistica diventano un tutt’uno, conducendo la squadra verso un referto rosa meritato e costruito con autorevolezza, lucidità e un secondo tempo da squadra consapevole dei propri mezzi.
Da dove partiamo? Dalla prestazione solida, convincente e dal gruppo sano, vero, unito. Guardare i 98 punti odierni e la classifica, che sorride (e non potrebbe essere altrimenti), oggi, anche dopo una vittoria, ha poco senso: c’è il rischio di specchiarsi, di compiacersi troppo presto, di riconoscersi “belli” prima del tempo. È il momento, invece, di continuare a camminare sulla strada del “testa bassa, ritmo costante, pedalare, sempre”. I conti si faranno più avanti, quando sarà il momento di raccogliere. Per ora può (e deve!) prevalere un sentimento: l’orgoglio. Sano, profondo, che nasce da un lavoro costante e da una squadra che non si accontenta, che non molla. Corri, Cestistica. Quanto sei bella, così!
DAL PARQUET – San Severo schiera i seguenti nomi: Bandini, Mobio, Moretti, Bugatti e Gherardini mentre Imola punta su Baldi, Melchiorri, Mazzoni, Kucan e Giorgi. Sin dalle prime battute del match si percepisce come entrambe le formazioni vogliano imporre il proprio ritmo, senza tuttavia riuscire a prendere il largo. È la Virtus a tentare il primo allungo, ma la risposta di San Severo è immediata: i gialloneri (sanseveresi) si aggrappano alle mani caldissime di Bigatti, autore di sei punti consecutivi, cui si sommano i due liberi perfetti di Gherardini, per un totale di 8 punti che valgono il momentaneo equilibrio con gli altrettanti realizzati dagli emiliani. Dall’altra parte, è Giorgi a trovare con eccessiva facilità il fondo della retina, complici alcune letture difensive non impeccabili della Cestistica, che fatica a contenere il lungo avversario, vero punto di riferimento offensivo della Virtus e principale elemento di pericolo in questa fase iniziale. A metà della prima frazione coach Bernardi manda in campo Lucas, complici anche i due falli prematuri di Bandini che ne condizionano l’impiego. I ritmi restano elevati, le squadre si affrontano senza alcun timore reverenziale, a viso aperto, a volte sbagliando, dando vita a un avvio di gara contraddistinto da un sostanziale equilibrio, ‘spezzato’ dai padroni di casa che chiudono il primo periodo in vantaggio: 26-23. Ndour conquista il rimbalzo e il canestro pesante con annesso tiro libero supplementare, che però non va a bersaglio, come purtroppo accaduto in diverse occasioni all’Allianz Pazienza in questa prima parte di gara (8/18 al 20’). Un dettaglio che consente ai virtussini di riavvicinarsi nuovamente fino al -2. Gli uomini di coach Galetti hanno il merito di essere sempre in partita come dimostrano la tripla chirurgica di Melchiorre e la conclusione efficace di Castellino. Sul fronte opposto, San Severo sta interpretando il match con un atteggiamento corretto a tratti, ed il “demerito” di mancare nella zampata, quel cambio di ritmo capace di incutere timore negli avversari e indirizzare l’inerzia. La Cestistica resta infatti avanti con le giocate di Mobio (schiacciata), Gherardini e Gattel (da tre), ma senza riuscire a imprimere quella spallata che potrebbe potenzialmente spezzare l’equilibrio, anzi. Si arriva così all’intervallo lungo e sul tabellone luminoso si legge: 47-47. Lucas apre le danze con una conclusione precisa, mentre Mobio prova a incendiare il palazzetto con una schiacciata fragorosa: il gesto tecnico è elegante, ma il ferro gli respinge la gloria. La Virtus ne approfitta immediatamente, replica a bersaglio, ma Gherardini ristabilisce l’ordine sotto le plance prima che Imola torni a colpire, mantenendo il filo del botta-e-risposta. L’inizio del secondo tempo certifica la stessa dinamica dei primi due quarti: ogni affondo trova una replica puntuale, ogni iniziativa viene rintuzzata con pari coraggio. Un equilibrio affascinante per lo spettatore, ma non necessariamente confortante per San Severo, che fatica a prendere il largo. Poi, l’inerzia si spezza: Bugatti si carica la squadra sulle spalle e firma sei punti consecutivi, accendendo un parziale che costringe la panchina virtussina a rifugiarsi nel timeout. L’Allianz Pazienza, però, ha ormai acceso i motori: il break si allarga, prende forma e sostanza fino a un eloquente 66-55 quando mancano ancora tre minuti alla sirena. E al terzo squillo della serata, la sensazione è ormai nitida: 75-64 quando la Cestistica trova continuità, ritmo e fiducia, diventa un vero e proprio caterpillar difficile da arginare. L’onda giallonera si abbatte sull’incontro con forza crescente e la Virtus, che in parte prova a recuperare terreno, può soltanto prenderne atto. Bandini e Morelli inaugurano l’ultima frazione con due siluri dai 6.75, un viatico perfetto per aumentare la pressione su una Virtus che, pur reduce da un terzo quarto opaco, ha comunque il merito di provare aggrappata al match, quanto meno in attitudine. Dall’altra parte, però, c’è una Cestistica San Severo che ha fame, determinazione e soprattutto la volontà di imporsi davanti al proprio pubblico: quando gli uomini di coach Massimo Bernardi entrano definitivamente in ritmo, opporsi diventa un’impresa quasi proibitiva. La partita scorre, ma il suo destino è ormai tracciato. La Virtus non smette di provarci, mostra carattere, ma non riesce più a replicare l’efficacia dei primi venti minuti: il divario, ora, è semplicemente troppo ampio. I Neri continuano a colpire con precisione chirurgica, inseriscono definitivamente la freccia e, quasi in una sorta di progressione naturale, sfiorano quota 100, accendendo il Palasport “Falcone e Borsellino”, che esplode in applausi e riconoscenza per i propri beniamini. Che squadra, questa Allianz Pazienza. Che vittoria. Un’altra. L’ennesima dimostrazione di solidità, qualità e identità. Il finale al Falcone e Borsellino recita: 98-78.
IN AGENDA – Due appuntamenti consecutivi al “Falcone e Borsellino”: un evento che non si verificava dall’inizio della stagione. Domenica prossima, il parquet di casa torna ad accendersi per accogliere un avversario di primo livello: la formazione guidata da coach Lino Lardo, una Paperdi Juvecaserta che, in questo momento, rappresenta uno dei roster più in forma e solidi dell’intero campionato. Si gioca il 30 novembre ore 18.
Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo





















