Chiusi sfida Udine, Bassi: "Udine favorita, ma non vogliamo solo fare bella figura"

Neanche il tempo per smaltire la sbornia del successo che è già tempo di preparare la semifinale. Non che sia un peso, ma senza dubbio un premio alla stagione già strepitosa di una squadra che partita dopo partita non ha mai smesso di stupire e migliorarsi. Chiusi dopo aver vinto nei quarti di finale contro Treviglio a gara 5 si approccia alla semifinale con la favoritissima Udine con grande entusiasmo. Sarà la seconda sfida tra i lacustri e la testa di serie numero uno del Tabellone Oro dei playoff della Serie A2 Old Wild West. Primo e, al momento, unico incontro è datato marzo 2022, nei quarti di finale della Coppa Italia a Chieti. In quell’occasione a spuntarla fu Udine alla fine vincitrice della manifestazione, ma Chiusi uscì a testa altissima. Adesso la serie di semifinale che partirà domenica 22 alle ore 20 al PalaCarnera di Udine. Replica martedì 24 ancora alle 20, ancora nel palazzetto friulano. La serie si sposterà in Toscana per gara 3 prevista per venerdì 27 maggio alle ore 20.45 (partita trasmessa anche su MS Channel in chiaro). Eventuale gara 4 ancora all’Estra Forum di Chiusi domenica 29 maggio alle ore 18, eventuale gara 5 al PalaCarnera il primo giugno alle 20.00. Tutte le gare saranno trasmesse su LNP Pass con abbonamento. A presentare la sfida Giovanni Bassi, Capo Allenatore dell’Umana Chiusi.

Mercoledì contro Treviglio una partita pazzesca, forse la migliore dell’anno. C’è stato un momento, prima di gara 5, nel quale avete capito che il passaggio del turno era realmente possibile? 

“Credo che lo spirito alla fine di gara 4, nello spogliatoio, abbia dato un grande segnale a noi dello staff da parte della squadra. I ragazzi erano sicuramente dispiaciuti e stanchi dopo quella partita, ma anche molto carichi. Già dopo pochi minuti dalla sirena. Un’energia che si sono portati dietro fino alla partita di mercoledì. Sono uscito dallo spogliatoio a Treviglio consapevole che avremmo giocato una grande partita”. 

Adesso la semifinale contro Udine, premio a una stagione eccezionale.

“La semifinale è un premio al lavoro della società in questi anni, al grande attaccamento del presidente Trettel, a tutti noi e a tutte le persone che lavorano nell’ombra per far sì che tutto funzioni. Però obiettivo chiama obiettivo, noi non siamo assolutamente appagati da questo traguardo. Sappiamo che il livello si alzerà ulteriormente e notevolmente, ma non vogliamo fare bella figura. Vogliamo provare a competere e mettere Udine il più in difficoltà possibile”. 

Udine è la miglior squadra della A2?

“Hanno dimostrato di esserlo mese dopo mese, senza voler mancare di rispetto a Cantù che secondo me è l’altra squadra di grande livello. Ma come tutte quelle che sono rimaste. Udine sembra essere quella con qualcosa in più per profondità, qualità del Coach. Tutte le carte in regola per affrontare con grande attenzione, grande umiltà e piedi per terra, ma al tempo stesso anche tanto entusiasmo questa sfida”. 

Udine è già stata affrontata in Coppa Italia e Chiusi fece una prestazione ottima. Che differenza c’è nell’affrontarli in una serie rispetto alla gara secca.

“In una serie i valori vengono fuori, mentre in una gara secca puoi cercare di sorprendere con qualche mossa. Magari ti va bene, magari in contemporanea c’è anche una serata storta dell’avversario. Che Udine possa avere tre serate storte è molto difficile e non dobbiamo pensarci. Dobbiamo pensare ad avere la miglior serata per quanto ci riguarda in gara 1. Già questo è uno scoglio bello alto da superare, ma superabile. Intanto facciamo questo e poi vediamo come va la serie”. 

Quanto sarà importante portare dietro le energie morali di gara 5 con Treviglio e quali saranno le chiavi?

“Credo sia importantissimo portarci dietro le energie positive di mercoledì. Ne avremo bisogno contro una squadra che fa della qualità ma anche della fisicità e dell’intensità il marchio di fabbrica. Avere energia per resistere a queste caratteristiche sarà fondamentale. Dovremo cercare di pareggiare la partita dell’energia e poi da lì proveremo a metterla sui nostri binari”.