Comitato 4.0: dopo DPCM, ristoro anche per il comparto sportivo

COMUNICATO STAMPA COMITATO 4.0

  • Serve liquidità agevolata, aiuti a fondo perduto, rinvio delle scadenze fiscali
  • Nessuna entrata, solo costi economici e gestionali per l’applicazione delle misure sanitarie
  • Il paese rischia di perdere il ruolo sociale esercitato dallo sport

25 ottobre 2020. “Lo sport è un settore produttivo a tutti gli effetti e, come tale, necessita di interventi di ristoro. Contestualmente alle decisioni per contenere la diffusione del virus, il governo ci dica cosa intende fare per garantire un dignitoso futuro alle attività penalizzate dal nuovo decreto, compreso lo sport”: così il Comitato 4.0 - costituito da Lega Pro, Lega Basket Serie A, Lega Pallavolo maschile, Lega Nazionale Pallacanestro, Lega Pallavolo femminile, Legabasket femminile, Fidal Runcard - a proposito delle misure contenute nel nuovo DPCM. 

“Con il primo decreto cura Italia lo sport è stato equiparato ad una industria produttiva, dobbiamo continuare in questo solco. ll comparto viene alimentato dagli sforzi economici di migliaia di imprenditori, che ora sono in grande difficoltà, vanno sostenuti. Abbiamo bisogno di misure di liquidità agevolata, il rinvio delle scadenze fiscali e aiuti a fondo perduto” prosegue il Comitato 4.0.

“Il nostro sport oggi è gravato da pesantissimi costi, economici e gestionali, basti pensare agli sforzi che richiede l’applicazione delle procedure sanitarie e, in tal senso, gli interventi sono improcrastinabili. Tuttavia, il costo più alto lo sosterrà il paese perché fermare lo sport vuol dire rendere l’Italia più povera dal punto di vista sociale, dato il ruolo che lo sport esercita sul territorio in termini di inclusione, di contrasto alla criminalità, di educazione” conclude il Comitato 4.0.