CREMA A PIADENA PER IL PRIMATO

L'imbattuta Crema gioca sabato alle ore 18.00 a Piadena la seconda trasferta consecutiva, dopo quella di Ozzano.

La formazione di Eliantonio cercherà il "filotto" per aggiudicarsi il girone di Supercoppa e passare al turno successivo.

Di fronte un avversaria storica, affrontata moltissime volte in serie C e l'anno scorso in B, un derby contro una formazione arrabbiata per la sconfitta ai supplementari del turno scorso contro la Juvi.

Piadena, formazione che si accinge a disputare la sua seconda stagione in Serie B ed inserita nel girone B come la GreenUp, ha un roster caratterizzato da un età media molto giovane, attorno al quale ruotano 4 senior: il centro 32enne Riccardo Malagoli scuola Virtus Bologna, la guardia 28enne Motta, passato da Crema a Piadena lo scorso inverno ed i play De Bettin (26 anni, ex Desio ed Olginate) e Tinsley, già incontrato anche quando indossava la canotta di Lugo.

Inquadra il match l'assistant coach cremasco Andrea Pedroni:"È una partita vera, ci giochiamo il passaggio del turno in un nuovo derby dopo quello contro Cremona, stavolta in trasferta. La differenza canestri è risicata e dovremo cercare la vittoria.
Piadena è una formazione molto cambiata rispetto alla scorsa stagione. Nelle prime due uscite ha avuto un rendimento altalenante, vincendo con Ozzano dopo essere stata sotto di 20 e perdendo con la Juvi dopo essere stata in vantaggio per quasi tutto il match. Le partite fuori casa sono sempre complicate, anche se ovviamente il pubblico sarà molto ridotto. Piadena è un mix di giovani e giocatori esperti, una squadra di tutto rispetto il cui quintetto titolare sarà con tutta probabilità formato da De Bettin, Motta, Chinellato, Calo' e Malagoli ".

La combinazione dei risultati fa sì che Crema, ovviamente prima in caso di vittoria, possa risultare ugualmente prima in caso di sconfitta con meno di cinque punti di margine e contemporanea vittoria casalinga della Juvi contra la già eliminata Ozzano, in caso di arrivo a pari merito delle tre formazioni cremonesi.

Troppo poco, ovviamente, per fare calcoli.