Davanti al proprio pubblico, l’Allianz Pazienza San Severo supera la capolista Virtus Roma

Una serata da incorniciare. Una di quelle serate che fanno bene non solo alla squadra, ma a tutto l’ambiente giallonero e, per estensione, all’intera città. È vero: si tratta ‘solo’ di una vittoria, la terza consecutiva, ma dal peso specifico ben più grande dei due punti in classifica. L’infrasettimanale contro la Virtus Roma, concluso con il punteggio di 83-78., non racconta soltanto l’epilogo sorridente della Cestistica, ma soprattutto la consapevolezza che questa Allianz Pazienza sa giocarsela a viso aperto anche contro una delle corazzate del campionato. I capitolini arrivano a San Severo da imbattuti, con un roster profondo costruito per il salto di categoria. Eppure, al “Falcone e Borsellino”, la storia prende una piega diversa: i gialloneri, con coraggio e determinazione, indossano i panni di Davide contro Golia, imponendo intensità, fermezza e una straordinaria compattezza di gruppo. Dopo un primo quarto giocato a ritmi non elevati, i padroni di casa alzano progressivamente l’intensità già nella seconda frazione, ma è dopo l’intervallo lungo che esprimono il loro volto migliore. Con ordine e un’energia esplosiva, indirizzano la partita sui binari gialloneri e accendono l’entusiasmo del pubblico. Da quel momento, pur consapevoli del valore, della profondità e dei vari tentativi di rimonta del roster avversario fino all’ultimo istante, l’Allianz Pazienza mantiene saldo il controllo della contesa, gestendo ogni possesso con maturità e determinazione qualità che contraddistinguono le squadre animate da una forte identità e da una chiara consapevolezza dei propri mezzi.
Lo avevamo detto e lo ribadiamo: l’equilibrio resta la parola chiave della stagione. Ma questa volta è doveroso alzare lo sguardo e rendere merito a tutti. Ai ragazzi, protagonisti di una prestazione corale di alto livello; a coach Massimo Bernardi e al suo staff tecnico, De Florio, Mecci e il preparatore Caretti, che continuano a plasmare una squadra giovane ma sempre più matura e consapevole. Battere una delle formazioni più forti del girone vale molto più dei numeri. È un segnale, un messaggio, una promessa di ciò che questa Cestistica può e deve essere. Un inizio di campionato che profuma di carattere e appartenenza. Straordinari, ragazzi. Davvero straordinari.
DAL PARQUET – Solito quintetto di partenza per l’Allianz Pazienza: Bandini in regia, affiancato da Mobio, Morelli, Bugatti e Gherardini. Coach Calvani risponde con Rodriguez, Battistini, Majcunic, Toscano e Leggio per la compagine capitolina. L’avvio è subito frizzante, con l’incontro che si accende fin dai primi possessi. Roma non fatica a trovare continuità offensiva e piazzare i primi sei punti, ma la Cestistica reagisce con carattere. Le conclusioni di Gherardini, prima dalla media, poi con una tripla ben costruita e l’energia di Mobio, tengono i Neri pienamente in partita. Sotto le plance, tuttavia, la fisicità dei romani si fa sentire: i centimetri dei pivot romani creano più di un grattacapo alla difesa giallonera. L’agonismo si percepisce chiaramente: i contatti sono duri, le difese alte, i falli numerosi (Gherardini costretto già a due infrazioni). Sul finale di parziale, la Virtus inizia a scappare, segnando un parziale notevole e San Severo scivola via. Contro la prima della classe non si deve mai abbassare la guardia perché, alle prime defezioni, si viene puniti. Il primo parziale: 15-28. L’Allianz Pazienza fatica a trovare la via del canestro, e questo è un dato oggettivo. La Virtus impone sin da subito la propria presenza fisica con una difesa granitica, capace di sporcare ogni linea di passaggio e di negare soluzioni semplici. Quando poi attacca, la formazione capitolina dimostra pienamente di essere una squadra di vertice: gioco fluido, circolazione di palla rapida, scelta dei tiri sempre lucida. Il vantaggio cresce progressivamente, sfiorando il raddoppio dei punti messi a segno dai padroni di casa, e la partita sembra incanalarsi sui binari ideali per gli ospiti. Nonostante ciò, soprattutto l’atteggiamento dei gialloneri resta quello di una squadra consapevole del proprio percorso e del valore dell’avversario. La Cestistica non arretra, continua a muovere il pallone, costruisce buone trame offensive, succhia punti importanti e contiene la pressione avversaria con ordine tanto è vero che costringe il coach romano a chiamare timeout. È l’atteggiamento giusto, quello di chi non smette di lottare anche di fronte a una montagna difficile da scalare. Il secondo quarto si chiude comunque con Roma avanti di poco, ma San Severo resta ampiamente in partita (basta vedere la tripla di Mobio allo scadere dei 24’’ e di periodo): 35-40. Leggio trova il canestro da sotto, Lucas risponde con decisione per il -3: l’Allianz Pazienza è pienamente in partita, e questo basta a certificare che non nutre alcun timore reverenziale nei confronti della capolista. I gialloneri attaccano con coraggio, con ritmo, con la consapevolezza di chi vuole giocarsela fino in fondo. Basta dare uno sguardo al tabellino per comprendere la qualità della prova sanseverese: Rodriguez, miglior realizzatore della Virtus Roma, è fermo a soli due punti. È il segno tangibile di una difesa attenta, compatta, che costringe gli avversari a cercare soluzioni difficili. Certo, Roma può contare su una profondità di rotazioni impressionante, dieci uomini sempre pronti, capaci di tenere alto il livello senza mai far calare l’intensità, ma questo non deve spaventare. Il Falcone e Borsellino risponde come sa fare, con il cuore e con la voce. L’atmosfera si accende, il pubblico spinge, la terna arbitrale fischia con maggiore frequenza e qualche scintilla di nervosismo si accende. Sul 44-44, coach Calvani è costretto a fermare il gioco per rimettere ordine. Ma al rientro in campo, è ancora Lucas a prendersi la scena: tripla pesantissima e primo vantaggio giallonero, che manda in visibilio il pubblico di casa. La Virtus accusa il colpo e si ferma a quota 51. È lunga, lunghissima ma è una straordinaria Cestistica. E quel canestro di Lucas, così. Che spettacolo! Il terzo parziale recita: 63-53. I dettagli, si sa, fanno la differenza. Sono quelli che decidono le partite, ancor più quando di fronte hai la prima della classe. Ma oltre ai dettagli servono una difesa solida, capace di tenere botta nei momenti chiave, e un attacco lucido, continuo, che produca gioco e concretezza. E con un Lucas in serata di grazia, tutto sembra più semplice, più naturale, quasi inevitabile. La Virtus non resta a guardare: Toscano e compagni provano a rimettere la testa avanti, ad alzare la pressione, ma la Cestistica resta lì, presente, intensa, brava a contenere e a rispondere colpo su colpo. Il Falcone e Borsellino, nel frattempo, è un catino che ribolle: il pubblico giallonero spinge, incita, trascina. È il sesto uomo, quello che da sempre rappresenta l’anima di San Severo, e che questa sera si fa sentire come non mai. Il tempo scorre, ma i gialloneri non arretrano di un millimetro. Anzi: ribattono con determinazione, convinzione e cuore, fino a costruirsi, azione dopo azione, la certezza che la vittoria è possibile. E alla fine, arriva. Eccome se arriva. Considerando la sofferenza, considerando anche il -1 di Rodriguez (mai stato in partita) ad un 1.21 dalla fine. Il merito non sta solo nell’aver battuto la capolista, ma nell’averla costretta a numeri e statistiche a cui non era abituata. È questa la chiave, il segnale della maturità di un gruppo che gioca con orgoglio, con testa e con cuore. Fenomenale, Cestistica. Fenomenale davvero. Il finale al Falcone e Borsellino dice tutto: 83-78.
IN AGENDA – Il tempo di archiviare le emozioni dell’ultimo turno è davvero minimo: il campionato corre veloce, e la Allianz Pazienza Cestistica è già pronta a tornare in campo. Sabato 18 ottobre 2025, con palla a due alle 21:00, i gialloneri saranno di scena al PalaCarrara di Pistoia per affrontare il Consorzio Leonardo Dany Quarrata.
Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo