Mare, sole e...al comando in A2. Agropoli, 50 anni di passione eterna

«Il codice Fip della Polisportiva Basket Agropoli è 000493 ed è "pulito", mai un titolo comprato, venduto, insomma quelle cose che oggi vanno tanto di moda...»: Franco Di Sergio è per la 27a stagione il direttore sportivo della squadra sorpresa di quest'inizio di A-2. Tre gare, tre vittorie con gli scalpi di Agrigento e Ferentino, due tra le big del campionato. Normale? Mica tanto, se pensiamo che il club è stato ripescato in estate dopo l'esclusione di Napoli. «Ero a Roma in Fip ad attendere notizie sul ricorso della squadra napoletana - racconta Di Sergio - ma quando vidi che andava per le lunghe me ne tornai ad Agropoli: era sera, a pochi chilometri dall'arrivo ecco lo squillo che aspettavo, eravamo in A-2. Il tutto mentre davanti allo storico Bar Nazionale della città, la gente già era partita con i festeggiamenti...».

SOLDI - Ad Agropoli (cittadina sul mare in provincia di Salerno nello splendido scenario del Cilento: poco più di 20mila abitanti che d'estate si triplicano...) i matrimoni lunghi sono una costante: il presidente Giulio Russo è in società dal 1988 e al comando del club da 20 anni, il main sponsor da... 30 anni è un istituto bancario locale, la Banca di Credito Cooperativo dei Comuni Cilentani. «Ci godiamo questo momento, sappiamo che arriveranno le sconfitte ma ora possiamo respirare - continua Di Sergio -, nel club siamo tutti alla prima esperienza di A-2 e io stesso avevo una paura matta di aver fatto una squadra che non riuscisse a vincere nemmeno una partita. Siamo e resteremo un'autentica famiglia: non potrebbe essere diversamente, i soldi sono pochi, vanno gestiti bene. Per noi già è stato uno choc quando gli stranieri ci hanno chiesto nel contratto auto e parabola. Il nostro è un passato di Serie C con gli ultimi quattro anni di B: ci siamo dovuti adeguare». In un simile quadretto familiare, non poteva che trovare spazio un tecnico già radicato nella città: Antonio Paternoster, lucano di Potenza, 44 anni, è alla quarta stagione consecutiva agropolese. «Qui si vive bene, si sta tranquilli, si programma al meglio senza stress. Però vi prego non parlateci di cose strane, dobbiamo solo salvarci, per il momento godiamoci questa partenza francamente inaspettata».

CAMPO DI GIOCO - Squadra totalmente nuova, col trio formato dall'italo-canadese Marc Trasolini (due anni fa 10 punti a gara a Pesaro in A, la scorsa stagione invece era ad Avellino), Terrence Roderick (ex Rimini, Cremona e Forlì) e Jonathan Tavernari (già a Biella, Pistoia, Scafati e Derthona) che sono i giocatori più esperti di un gruppo che ha nel 18enne Riccardo Bolpin un ragazzo, tra l'altro Nazionale Under 20, dal futuro promettente («Essere un play di 1.97 non è male», osserva Paternoster). Il palazzetto? È intitolato ad Andrea Di Concilio, un ingegnere-cestista di Agropoli morto nel 2002 a 27 anni per un incidente stradale, il Comune si è fatto carico dell'allargamento da 700 a 1000 posti, ma ancora non ci siamo con la capienza minima di 2000 per la A-2. Ora si gioca in deroga, si sta valutando se allargarlo alla capienza minima o costruirne un altro. Un'isola sportiva felice, insomma, considerando che proprio ad Agropoli (di cui è originario Donato Avenia, ex cestista di A di buon livello che giocò nel club fino a 18 anni) sabato verrà inaugurata una nuova pista di atletica leggera intitolata a Pietro Mennea. 

Mario Canfora
Da "La Gazzetta dello Sport" del 21/10/2015