Mattia Da Campo è il primo volto nuovo di Bergamo

Il primo volto nuovo di Bergamo per la stagione 2020-2021 è quello di Mattia Da Campo. Il ragazzo nativo di Bassano del Grappa, classe 1997, torna in Italia dopo l’esperienza quadriennale in NCAA agli Seattle Redhawks. Da Campo, ala piccola di 198 cm, nel suo anno da Senior ha viaggiato a 6.1 punti e 4.4 rimbalzi in 24 minuti di media in campo; cresciuto nel settore giovanile della Stella Azzurra, ha conquistato lo Scudetto Under19 nella stagione 2014-2105 nonché la tappa italiana dell’Eurolega Under18 nello stesso anno. Nella stagione 2015-2016 – l’ultima passata in patria – è stato protagonista nel terzo posto conquistato nel campionato Under20 (13.8 punti e 5.7 rimbalzi di media nella competizione) ed ha disputato 28 gare nel campionato di Serie B con la prima squadra, risultando il miglior realizzatore dei suoi con 12.1 punti di media.

Gran lavoratore, nonché brillante studente (è laureato in Mathematics alla Seattle University ed è fresco di nomina ad International Student of the Year dallo stesso Ateneo), Da Campo si è fatto apprezzare sul parquet per le doti atletiche, la capacità di difendere su tre ruoli e la grande abnegazione, che incarna perfettamente lo spirito bergamasco del “mola mia”, la quale gli ha permesso di diventare – negli ultimi due anni di College – un titolare fisso dei Redhawks. Con la Nazionale Italiana ha partecipato agli Europei Under20 nel 2017 ed alle Universiadi nel 2019.

“Sono davvero entusiasta di questa opportunità, la prima fuori dal College. La mia decisione è stata influenzata positivamente anche per merito di coach Calvani, di cui tutti mi hanno parlato bene. Non sono mai stato a Bergamo ma so che la città è stupenda; sono prontissimo ad iniziare e a dare il 100% sul parquet.”, queste le prime parole di Da Campo da giallonero.

Stimo Mattia dai tempi di Stella Azzurra – commenta il vice allenatore Gabriele Grazzini – e ho monitorato i suoi progressi a Seattle. Ho sempre avuto ottimi feedback dai suoi coaches, sia a livello comportamentale che accademico. Non vedo l’ora di aiutarlo ulteriormente a migliorarsi, fiducioso che possa integrarsi al meglio nel nostro sistema ed esprimere le qualità di cui abbiamo bisogno.”