Nicola Giordano: «Vestire la Stella sul petto è un onore!»

Da Marghera a Roma. 

E’ il percorso di Nicola Giordano, classe 2003, di professione playmaker della Stella Azzurra Roma in serie A2. Nonostante debba ancora compiere 18 anni è un veterano della categoria perché Germano D’Arcangeli, come nel suo stile, non ha avuto nessun timore, scorgendone le caratteristiche da campioncino, a farlo esordire nel secondo campionato nazionale a soli 15 anni nelle fila di Roseto con cui allora il club romano aveva una collaborazione. 

Oggi Nicola gioca con la gloriosa Stella sul petto.

“Vestire  la canottiera – dice il giocatore stellino ai microfoni di Fabrizio Fabbri del Corriere dello Sport - con questo simbolo sul petto è un onore. Abbiamo tutti un grande senso di responsabilità e vogliamo portare alto il nome di questa grande società”.  Lui lo ha fatto più che bene nella gara d’esordio stagionale perso in casa contro Scafati 79-94, mettendo a segno 15 punti cui ha aggiunto 3 assist e 3 rimbalzi. Ma non si ferma alla singola partita. “Devo ancora migliorare in molte cose e credo che la Stella sia il posto giusto per continuare questo mio percorso di crescita. Voglio riuscire ad essere la miglior versione di giocatore possibile”. Chissà che sudando nell’impianto di Via Flaminia non gli si possa aprire una strada oltreoceano che accaduto a Paul Eboua, che sta cerando a Miami la strada per la Nba. “Il suo percorso ci insegna come con il duro lavoro e con la forza di volontà si possa sognare. Ho avuto la possibilità di assistere ai suoi allenamenti all’ Arena Altero Felici in preparazione del Draft. È senz'altro un esempio da seguire per ognuno di noi. Paul ha dimostrato che il metodo Stella Azzurra funziona. Non solo in Europa, ma anche oltre oceano”.