Alla scoperta della Givova Scafati

Dopo la pausa forzata nell’ultimo turno di campionato dettata dal rinvio della gara con Cividale, la Dole Rimini torna in campo e lo fa nuovamente in trasferta, sabato (6 dicembre) alle ore 20,30, contro la Givova Scafati.
La formazione campana, che negli ultimi tre anni ha militato nella massima serie, si è approcciata all’A2 perdendo sei delle prime dieci partite, rendimento che ha portato la dirigenza gialloblù a cambiare la propria guida tecnica affidandosi prima al vice Alberto Mazzetti e ora a Francesco “Frank” Vitucci, due volte miglior allenatore dell’A1 (2013 e 2021) reduce da un biennio a Treviso. Dopo la sconfitta con la capolista Pesaro, Scafati si è aggiudicata quattro delle successive cinque partite tra cui l’ultima in casa di Ruvo con un netto +25 (75-100), a dimostrazione della grande quantità di talento nelle fila scafatesi.
Fisicità e grande energia sono le caratteristiche principali del playmaker titolare Bruno Mascolo che, dopo aver calcato i più importanti parquet della massima serie, ha deciso di accettare in estate l’offerta di Scafati: l’ex Treviso, Brindisi e Virtus Bologna, con cui ha anche debuttato in Eurolega, ha dimostrato sin da subito di essere un fuoriclasse per la categoria realizzando 15.1 punti (14 tiri a partita), 5.5 rimbalzi (miglior rimbalzista della squadra) e 4.1 assist di media. Il miglior marcatore dei campani è però Caleb Walker, esperta guardia di 36 anni alla sua prima stagione in Italia: il numero 5 gialloblù, autore fin qui di 17.8 punti ad allacciata di scarpe, è di gran lunga il miglior tiratore da tre punti di tutto il campionato con un incredibile 54% da oltre l’arco, al quale aggiunge cinque rimbalzi e due assist. Il trio degli uomini oltre la doppia cifra di media si conclude con l’ala piccola “from Houston”, Terry Allen, pericoloso da tre punti ma in grado di giocare qualche minuto anche da “5” nello scacchiere di coach Vitucci. L’altra ala dello “starting five” è Marco Mollura, ex bandiera di Trapani che garantisce esperienza ai gialloblù, mentre il pivot titolare è l’ex Brindisi, Napoli, Nardò e Juvi Cremona Antonio Iannuzzi, molto abile sia nel gioco dentro l’area (64% da due) che spalle a canestro.
Dalla panchina sono tanti i jolly che può giocarsi coach Vitucci a partire da una garanzia come Lorenzo Caroti: alla sua decima stagione in A2 nonostante i soli 28 anni di età, il nativo di Cecina è reduce dalla vittoria dello scorso campionato con Udine (8.4 punti di media) e sta attualmente vivendo una delle sue migliori annate a livello realizzativo nella quale sta siglando 9.5 punti in appena 24 minuti di utilizzo medio, non facendo sentire la mancanza di Mascolo nei momenti in cui il “play di riserva” è in campo. Molto pericolosa da oltre l’arco la guardia Adrian Chiera, giocatore cresciuto cestisticamente proprio a Rimini in maglia Crabs al suo ritorno in A2 dopo due ottime annate agli Herons Montecatini in B Nazionale e con gli stessi punti a partita (2.7) del talentuoso Lucas Fresno, 21enne tra i migliori giovani della Serie B nella passata stagione a Capo d’Orlando dove ha ricoperto il ruolo di “go-to-guy” con 15 punti a partita). Nello slot di “finto 4” Nazzareno Italiano, giocatore dalla doppia dimensione arrivato a stagione in corso da Roseto che può risultare pericoloso da diverse zone del campo così come Rei Pullazi, vincitore degli ultimi due campionati con Trapani e Udine nonché 5° miglior marcatore dei suoi con 9.3 punti ad allacciata di scarpe.
Scafati è una squadra esperta e attrezzata per vincere il campionato, dal roster lunghissimo, con un quintetto formato da giocatori in grado di colpire da ovunque e con grandi capacità offensive tanto da essere il miglior team per percentuale al tiro da tre punti (39%) e secondo miglior attacco del campionato. Gli avversari si basano su Pick and Roll centrali e laterali, ma soprattutto amano giocare e prendersi tiri già nei primi secondi dell’azione; attenzione particolare va posta anche nei rimbalzi d’attacco essendo Scafati una squadra fisica e prestante dal punto di vista atletico. Da parte di Rimini ci sarà bisogno di una prova costante per quaranta minuti in cui la difesa potrà essere l’arma per fare la differenza per vincere in un campo caldo come quello del PalaMangano.
Forza Rimini!





















