Basket e Business, l'Impresa che si può Fare! La Storia di Francesco Faragalli

Di solito per raccontare bene una storia si parte sempre dall’ABC. Stavolta però ci conviene skippare la A e partire direttamente dalla B. Quella di Basket …e di Business. Eh sì, perché solo così introduciamo al meglio una storia che si va consolidando fra sport e imprenditoria. Fra intraprendenza e determinazione. Una storia che insegna come fare di necessità virtù e che ha come protagonista Francesco Faragalli, per i più play 25enne della Rennova Teramo a Spicchi. Atleta già con una solida carriera in Serie B, fortemente voluta e sudata, pur non avendo i centimetri mediamente distribuiti da Madre Natura ai giocatori del terzo campionato nazionale di pallacanestro. Ma del Francesco giocatore, per la prima volta chiamato quest’anno a difendere i colori della propria città in Serie B, della sua caparbietà, della sua tenacia e della sua grinta, sanno bene avversari e addetti a i lavori. Meno si sa invece dei suoi successi da studente e dell’attività commerciale da lui stesso avviata da pochi mesi.
Un percorso nato fra le mura, e la palestra, della LUISS Roma, prestigioso ateneo capitolino fondato nel 1974 da un gruppo di imprenditori guidato da Umberto Agnelli: “Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico Einstein di Teramo – racconta Francesco Faragalli - ho dovuto fare una scelta. Potevo continuare l’attività di giocatore in zona oppure proseguire gli studi in un’università prestigiosa, ottenere una borsa di studio e giocare in un campionato di basket molto importante come la Serie B nell’ambito di più ampio progetto pensato per permettere allo studente di giocare e studiare. Ho quindi intrapreso il mio percorso alla Luiss dove sono stato per 5 anni conseguendo prima la laurea triennale in Economics and Business e poi la laurea magistrale in Management con indirizzo in Fashion Luxury e Made in Italy. E’ stata un’esperienza molto formativa, tutta in inglese, che mi ha aperto la mente e ampliato gli orizzonti, facendomi crescere tantissimo non solo a livello accademico ma a 360°. Uno stimolo continuo a creare contatti e dare sempre il massimo”.
Un solido punto di partenza per definire meglio cosa fare della propria vita. Poi arriva il “come”, con tutto il bagaglio di difficoltà che ne consegue. Difficoltà che Francesco ha trasformato in opportunità, come leggerete fra poco: “Terminata questa fase della mia vita – prosegue il play della Rennova Teramo – ho voluto proseguire nello stesso filone e vivere a Valsesia un’altra esperienza che mi avrebbe permesso di conciliare sport e lavoro. Ho così continuato a giocare in Serie B e al contempo ho vissuto una splendida opportunità professionale alla Gessi, azienda molto attenta al design, che opera nel settore della rubinetteria di alto profilo a livello mondiale e che fa continua ricerca su nuovi materiali e lavorazioni all’avanguardia. In questo contesto ho così svolto uno stage in strategia e sono stato fortunato a poter entrare in contatto con una realtà molto ben strutturata e nata da una famiglia, che seppur con più di 500 dipendenti ha sempre mostrato molto attenzione al singolo lavoratore. Un’esperienza bellissima e molto formativa, interrotta solo dal Covid”.
Ed eccola quà la parola più usata del biennio 2020/2021, Covid. Ma non tutto il male viene per nuocere, dicono i saggi: “La scorsa primavera avrei voluto proseguire la collaborazione con la Gessi, e già si parlava del mio rinnovo – prosegue Francesco –, ma la pandemia mi ha messo di fronte di nuovo a una scelta. Lo scorso marzo tutto è cambiato improvvisamente, il futuro è diventato molto incerto e così ho voluto riavvicinarmi a casa per stare vicino alla mia famiglia. Però da una situazione di difficoltà ho trovato l’opportunità che cercavo. Essendo una persona che non riesce a stare ferma, durante il lockdown ho provato a capire come poter contribuire per migliorare la situazione generale. Conoscendo l’inglese ho iniziato già a marzo 2020 a creare contatti con aziende orientali, in Cina, Corea e Giappone, alla ricerca di realtà che potessero produrre mascherine e dare così una mano nell’immediato alla comunità. Col passare delle settimane ho però scelto di variare la mia idea di business pur mantenendo l’intento di poter aiutare le persone nella quotidianità in un periodo generale di grande difficoltà”.
Da queste riflessioni l’individuazione di un preciso settore commerciale che tenesse conto dell’utilità sociale e del rispetto dell’ambiente: “Ho così iniziato a studiare tecnologie di sanificazione e di purificazione dell’aria. Grazie all’aiuto di un amico che vive e lavora a Hong Kong – spiega Faragalli – ho avuto modo di farmi arrivare dei dispositivi e di farli analizzare da ingegneri specializzati. Si sono così creati i presupposti per dar vita a una società, la SIAN srl, di cui sono diventato amministratore. L’idea è quella di commercializzare dispositivi efficaci e innovativi ma sempre legati a un’idea di sostenibilità e di design. All’inizio c’è stato uno studio approfondito dei prodotti, anche perché parliamo di un mercato relativamente nuovo per la nostra realtà. Abbiamo così venduto e testato dei device nel nostro contesto, aggiustando il tiro col passare dei mesi e grazie ai feedback ricevuti. Pian piano abbiamo ampliato il nostro team e ora SIAN dispone di una rete di 15 commerciali su base nazionale, con accordi presi in esclusiva su prodotti innovativi per il mercato italiano, commercializzati in alcuni casi anche all’interno della grande distribuzione. E questa è una cosa decisamente impegnativa per un’azienda giovane perché si tratta di fornire esposizioni finanziarie rilevanti”.
Nel giro di pochi mesi è così nata una realtà imprenditoriale dalle basi solide e con ottime prospettive di crescita: “Ad oggi – conferma l’esterno biancorosso – la SIAN è un’azienda d’import/export che importa e commercializza nel mercato italiano due brand. Il primo è ZEON, che comprende sanificatori portatili con una fascia di prezzo accessibile, facili da utilizzare, capaci di sfruttare la tecnologia UVC, e l’altro è AriaMia, che include un portfolio di prodotti mirati alla sanificazione e alla purificazione dell’aria e degli ambienti in cui viviamo. In tutti e due i contesti abbiamo scelto una tecnologia non chimica, risultata da studi specifici efficace per combattere la diffusione del coronavirus. Abbiamo quindi sfruttato questo momento storico per individuare prodotti altamente efficaci che possano mantenere la propria funzionalità contro virus e batteri anche in futuro quando sarà rientrata l’emergenza Covid”.
Cura del dettaglio e attenzione alla qualità dell’ecosistema, anche in ambito sportivo: “In questo specifico contesto – sottolinea il play/imprenditore – ci siamo indirizzati nel trattamento di spogliatoi e palestre con un prodotto molto utile, il vaporizzatore di perossido d’idrogeno. E’ un dispositivo che stiamo commercializzando molto perché permette di effettuare facilmente una sanificazione approfondita attraverso il perossido d’idrogeno, la sostanza chimica meno tossica per l’uomo e al contempo altamente efficiente nella rimozione di virus e batteri. Ora che abbiamo una rete commerciale più strutturata stiamo ampliando pian piano il nostro raggio d’azione. Diciamo che da marzo a dicembre abbiamo fatto un periodo di incubazione, di analisi di mercato utile per testare un’idea di business dinamico. Cerchiamo ad esempio di ridurre gli stock in magazzino per non tenere i prodotti fermi, pur restando sempre competitivi in termini di tempestività di consegna. Le situazioni cambiano rapidamente e quindi bisogna essere elastici e reattivi. Nel nostro modello di business dinamico abbiamo perfezionato la vendita effettuata online in cui il cliente acquista da un fornitore però l’ordine arriva direttamente all’azienda che produce il dispositivo ed è l’azienda produttrice che spedisce al cliente”.
Ricordate? Partendo dalla B di basket e business siamo così passati attraverso la D di determinazione, la F di Faragalli, la S di studio e di SIAN, la U di università, per arrivare infine alla Z di Zeon. Ma siccome la prima lettera dell’alfabeto ha sempre un suo fascino, è bene chiudere questa storia con la A (di AriaMia e) di Amicizia. Quella indissolubile che lega Francesco a Giorgio Di Bonaventura, amico da una vita, compagno di squadra nella Rennova Teramo e partner in questa avventura commerciale chiamata SIAN: “Io e Giorgio – conclude il 25enne play della Teramo a Spicchi - siamo amici da sempre. Abbiamo fatto due esperienze diverse, stando distanti. Quando lui era a Torino io ero a Roma, ad esempio. Però siamo stati in contatto continuamente e d’estate ci siamo sempre allenati insieme. Ci conosciamo sin da piccoli e abitiamo a 100 metri di distanza. Tutti sappiamo del suo talento nella pallacanestro ma Giorgio ha anche notevoli capacità relazionali. E’ bravissimo a creare contatti e sono sempre rimasto ammirato da questa sua qualità. L’ho quindi voluto subito al mio fianco perché anche se non ha un’esperienza diretta in questo campo, avendo fatto studi di diverso tipo, ha capacità e voglia di fare. Inizialmente ha gestito la parte commerciale, e nel momento in cui non avevamo la rete di adesso è stato fondamentale nei rapporti con clienti. Ha sempre continuato a collaborare con me fino a che ho deciso di affidargli una parte dell’azienda, ossia tutto il canale promozionale. E quindi parlo di presa contatti con influencer o con aziende, ad esempio incuriosite dalla possibilità di personalizzare i dispositivi della linea Zeon. Giorgio è un ragazzo che sente molto le responsabilità e per perseguire un obiettivo da’ tutto se stesso. Starci a contatto mi fa crescere e la stessa cosa capita a lui quando segue la mia attività gestionale. Diciamo che ci completiamo bene sia sul campo da basket che nell’attività imprenditoriale. Credo molto in lui e sono sicuro che la nostra collaborazione durerà a lungo”.
Insomma, tra un assist, un canestro e un rimbalzo anche per un giocatore di basket è possibile studiare, aprirsi un’azienda e realizzarsi in contesti dove i fondamentali, la tattica e l’allenamento sono sempre importanti, seppur la quotidianità non si ambienta in palestra.
Paolo Marini
resp Area Comunicazione
Teramo a Spicchi 2K20