Intervista doppia ad Alex Righetti e Gianluca Lulli

La partita tra IUL Basket e Napoli Basket metterà di fronte per la prima volta da allenatori avversari, Alex Righetti e Gianluca Lulli. I due coach sono legati da una profonda amicizia, nata nella stagione 2000-2001 in maglia Virtus Roma, conquistando anche la Supercoppa italiana.
Abbiamo fatto 10 domande ad entrambi per conoscere meglio il loro rapporto...
1) È la prima assoluta da avversari allenatori, però hai già allenato contro Righetti giocatore, quindi come fermarlo? Per Righetti, com'era giocare contro le squadre allenate da Lulli?
L: Alex è stato un grandissimo giocatore ed avversario! Non si può fermare, semplicemente abbiamo sempre cercato di limitarlo nelle cose in cui eccelleva, ma il suo talento e la sua grande intelligenza sono sempre stati difficili da arginare.
R: Era sempre complicato e molto stimolante, è un allenatore che prepara bene le partite. Le sue squadre giocano molto bene e con tanta energia, che è la componente fondamentale insieme al non mollare mai.
2) Pensavate avreste mai fatto gli allenatori?
L: All’inizio era un'idea, poi accantonata, ma subito ripresa in considerazione anche spinto da tante persone conosciute durante la mia carriera.
R: Fino a qualche anno fa non l'ho mai pensato anche perchè finchè giochi difficilmente pensi al futuro. Mi stimola molto anche perchè mi permette di continuare a vivere il mondo della pallacanestro.
3) Come si bilanciano amicizia e competizione durante una partita da avversari?
L: Semplicemente essendo se stessi, avendo rispetto l’uno dell’altro e dando il 100% per la propria squadra durante l’incontro. Poi, amici come prima, magari felici o meno, dipende dal risultato del campo.
R: Durante la partita l'amicizia non c'è, c'è il rispetto, che non deve mai mancare. Ma durante la partita si pensa solo a competere nel migliore nei modi e al massimo livello.
4) Cosa hai pensato dell’altro, la prima volta che vi siete incontrati?
L: Ho avuto subito la percezione di avere di fronte una persona seria, leale, con grande senso di responsabilità ed estremamente competitiva. E non ho mai avuto alcun dubbio sul fatto che sarebbe diventato un campione.
R: Fin da subito ho nutrito grandissimo affetto verso Gianluca, che è una bella persona e un compagno di squadra esemplare. Quando hai a che fare con delle persone belle e meravigliose è chiaro che ti lasciano dentro qualcosa anche se abbiamo giocato poco insieme.
5) Com’è nata la vostra amicizia?
L: Ci siamo incontrati quando lui è venuto a giocare a Roma, da lì è nata un’amicizia importante che nonostante poi la lontananza è rimasta tale.
R: È nata quando abbiamo giocato un anno insieme a Roma, il mio primo fuori casa. Lui mi ha aiutato tanto ma anche io ho aiutato tanto lui perchè chiaramente venendo da Palestrina spesso lo ospitavo tra un allenamento e l'altro
6) Cosa apprezzi e cosa ruberesti dal carattere dell’altro?
L: Come ho detto precedentemente, Alex ha molti pregi, credo che la professionalità e la serietà con cui ha sempre affrontato il suo lavoro siano due delle sue migliori qualità. Ruberei la grande freddezza e serenità con cui lui ha sempre affrontato ogni suo impegno.
R: Lo apprezzo tanto, apprezzo la sua persona complessivamente. Dà sempre i massimo per la squadra ed in gruppo la sua figura è importantissima.
7) Quale è la cosa che fa più arrabbiare l’altro?
L: Per entrambi credo la pigrizia, la disonestà e la mancanza di rispetto per tutto quello che si fa, e per tutte le persone che ci aiutano nel nostro lavoro.
R: Sicuramente la pigrizia e la mancanza di rispetto, sono due aspetti fondamentali a cui tiene moltissimo.
8) Chi è più goloso a tavola?
L: Qui vinco a mani basse! Non c’è partita! D’altronde si vede dalla pancia chi il fisico ce l’ha ancora e chi lo sta perdendo... Però lui è esordiente, lo attendo fra 4/5 anni, anche se lui si tiene sempre in forma.
R: Mi limito a dire che siamo due buone forchette...
9) Quando Lulli veniva ospitato da Righetti, chi pensava alle faccende di casa?
L: In questo eravamo un po’ viziati, ma anche molto giovani! Si mangiava fuori e si chiamava la donna delle pulizie..
R: Durante il pomeriggio spesso si fermava a riposare da me tra un allenamento e l'altro, che erano molto stancanti. A pulire ci pensava la donna delle pulizie...
10) In un confronto con Totti e Cassano, che hanno vissuto insieme per un breve periodo, chi era il Totti e chi il Cassano?
L: Lui può assomigliare a Totti per carisma, personalità, talento, ma a casa eravamo semplicemente Rigo e Lullo.
R: Possiamo dire...nessuno dei due! Siamo stati giocatori più o meno con del talento normale, avevamo qualità diverse ma sull'etica del lavoro e dell'impegno eravamo molto simili!