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10 COSE DA FARE A BOLOGNA

La Rossa, la Dotta, la Grassa, così viene chiamata Bologna: città universitaria, dei portici patrimonio UNESCO, famosa per il buon cibo e per i verdi colli che s’innalzano nel versante sud. Ma quali sono le tappe imprescindibili da vedere quando si è in visita nel capoluogo emiliano? Il centro storico è facile da girare a piedi e sono tante le attività gratis o a prezzi accessibili a tutti!

1.    Piazza Maggiore
Un giro di Bologna non può che partire da Piazza Maggiore, cuore pulsante della città, punto di ritrovo dei cittadini e sede di eventi tutto l’anno, raggiungibile dalla stazione di Bologna o dai viali camminando una quindicina di minuti.
Al centro si trova il crescentone una pavimentazione sopraelevata in granito bianco e rosa, e tutt’attorno si ergono alcuni tra i più importanti edifici della città: Palazzo D’Accursio, sede del Comune e della Torre dell’Orologio; la Basilica di San Petronio, la chiesa più importante di Bologna; Palazzo dei Banchi, un edificio privato; e infine Palazzo del Podestà, dove è possibile ricevere informazioni e mappe, acquistare souvenir e iscriversi a visite guidate (tra cui l’imperdibile walking tour del centro storico) presso l'infopoint Bologna Welcome.

2.    Piazza del Nettuno
Di fianco a Piazza Maggiore si trova la seconda piazza più famosa della città, caratterizzata dall’inconfondibile statua del dio del mare, scolpita dal Giambologna nel XVI secolo, circondata da putti, delfini e sirene. Da Piazza del Nettuno si accede anche alla Salaborsa, la biblioteca principale della città, visitabile gratuitamente e al cui interno si trovano la splendida piazza coperta e il pavimento in cristallo sotto cui è possibile ammirare le antiche rovine romane.

3.    Basilica di San Petronio
Quella di San Petronio è la chiesa principale della città, oltre a essere una delle più vaste d’Europa. Costruita tra il XIV° e il XVII° secolo, è dedicata al santo patrono di Bologna ed è visitabile senza biglietto. La sua facciata rimase incompiuta, com’è possibile notare dall’assenza del rivestimento in marmo nella parte superiore e all’interno si trova sempre qualcuno osservato a contemplare la meridiana più lunga al mondo che ne attraversa il pavimento.

4.    Torre dell'Orologio
La Torre dell’Orologio è il punto perfetto per godere di una vista panoramica della città, grazie alle due terrazze che dominano su Piazza Maggiore. La Torre è visitabile con un biglietto da €10 che comprende anche l’ingresso alle Collezioni Comunali d’Arte, ventisei sale affrescate che ospitano le opere d’arte di proprietà del Comune di Bologna.

5.    Archiginnasio e Teatro Anatomico
Camminando sotto il Portico del Pavaglione, alla sinistra della Basilica di San Petronio, si raggiunge l’ingresso del Palazzo dell’Archiginnasio, edificio più antico dell’Università di Bologna, costruito fra il 1562 e il 1563 e attualmente utilizzato come biblioteca universitaria. Sulle pareti, catturano subito l’attenzione i 6000 stemmi delle famiglie degli studenti che hanno frequentato l’università.
All’interno, è possibile visitare il Teatro Anatomico, dove venivano tenute le lezioni di anatomia, e la sala dello Stabat Mater, che ha ospitato la prima esecuzione dell’omonimo componimento di Rossini.

6.    Il Quadrilatero
Di fianco a Piazza Maggiore, si trova una delle zone più antiche della città, il mercato medievale, comunamente chiamato Quadrilatero. Collocazione storica della maggior parte delle corporazioni di artigiani, di cui ancora le strade portano il nome, oggi è una zona piena di vita e sede di numerose locali e botteghe gastronomiche dove provare piatti squisitamente tradizionali o gustare un aperitivo con gli amici.

7.    I musei della città
I musei di Bologna sono oltre 50 e spaziano tra diversi temi e periodi storici con una ricca proposta di opere. Se nell’insieme dei tanti musei civici indichiamo il MamBO, museo d’arte moderna, tra quelli privati non si può non citare il Museo della Storia di Bologna. Gli amanti dei dipinti, infine, hanno tappa obbligata alla Pinacoteca Nazionale in zona universitaria. Ma con un’offerta così ampia, se ne trova sempre uno adatto ai propri gusti!
Per visitarli comodamente, puoi acquistare la Bologna Welcome Card, il pass turistico della città che permette con €25 di accedere alla maggior parte dei musei, salire sulla Torre dell'Orologio, fare un tour guidato della città e ricevere sconti su tutte le mostre temporanee.

8.    Basilica di Santo Stefano o le Sette Chiese
Il complesso religioso di Santo Stefano è uno degli elementi più originali della città: chiamato anche le “Sette Chiese”, questo monumento sorprendente è composto da più edifici costruiti nel corso dei secoli uno affianco all’altro, a formare un’unica costruzione con stili architettonici diversi che sorprendono il visitatore di stanza in stanza. Piccola chicca storica: parrebbe essere anche tra i luoghi più frequentati da Dante Alighieri durante il suo periodo di studio a Bologna.

9.    La finestrella di via Piella
Nel Medioevo, Bologna era attraversata da numerosi canali, sfruttati per i mulini da seta e usati per spostare beni e persone. Con il tempo, i canali sono stati man mano interrati, per motivi igienici o per praticità, ma oggigiorno ce n’è uno che è ancora possibile scorgere: si tratta del Canale delle Moline, visibile da un’intrigante finestrella nascosta sotto il portico di via Piella, nota anche come “La Piccola Venezia”.

10. San Luca e il portico più lungo del mondo
Per chi ama il verde, infine, imperdibile è il portico più lungo del mondo, che si snoda subito fuori dal centro storico fin sopra ai colli, e guida con i suoi quattro chilometri di lunghezza fino al Santuario di San Luca, tradizionale meta di passeggiata dei bolognesi e uno dei simboli più amati dalla città.
In alternativa alla camminata, è possibile raggiungere San Luca con il trenino su gomma San Luca Express, che parte da Piazza Maggiore.

Per tutte le informazioni sull'offerta turistica della città di Bolognahttps://www.bolognawelcome.com/it

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IL PALADOZZA

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Il PalaDozza è chiamato così dal 1996. Il nome fu dato in onore del sindaco Giuseppe Dozza che 40 anni prima, nel 1956, lo fece costruire per dare la possibilità ai bolognesi di assistere ad eventi sportivi, spettacoli musicali, congressi e dibattiti politici.
Il soprannome di “Madison di Piazza Azzarita“, deriva dal fatto che all’epoca dell’inaugurazione del palasport, si diceva che fu ispirato alla cultura capitalista occidentale e la particolare forma da “astronave” della sua struttura, era in tutto e per tutto simile al mitico Madison Square Garden di New York.

15 marzo 1954, giorno di inizio lavori, il Cardinale Lercaro disse:
“Tra la più viva soddisfazione degli sportivi e di tutta la cittadinanza bolognese, abbiamo posto la prima pietra del nuovo Palazzo dello Sport. Con l’acqua lustrale è scesa copiosa su questa pietra anche l’acqua di marzo, non desiderata né invocata. Ma noi l’accettiamo come una più ampia benedizione per questa opera che darà lavoro a molti operai e una casa agli sportivi”.

Il PalaDozza, una volta terminati i lavori nel 1956, registrava questi numeri: area di 7200 mq, cubatura complessiva di 85.000 mc., all’interno sono ricavati 18 gradoni disposti su uno sviluppo di circa 2500 metri lineari, la cupola poggia su 48 colonne di acciaio incastrate nelle strutture di cemento armato, la capacità del pubblico a sedere è elevata a un massimo di 7500 posti, con la possibilità di supercapienza di altri 1500 posti in piedi, per un totale di 9000 posti.

Uno dei motivi principali per cui si rese necessaria la costruzione del palazzo dello sport, fu perché l’allora impianto più importante della città, la Sala Borsa, era troppo piccola per accogliere la richiesta di pubblico per le partite di pallacanestro delle 3 squadre di Bologna in Serie A (Virtus Minganti, Preti Gira e Moto Morini) e per gli incontri di pugilato, soprattutto del “Gigante Cavicchi”. Il limite imposto dalla questura alla Sala Borsa, era di 1050 posti. Il PalaDozza fu il primo importante impianto sportivo post bellico realizzato a Bologna. Fu stato costruito sullo spazio “liberato dai bombardamenti” tra Porta San Felice e Porta Lame, su cui sorgeva in precedenza l’Ospedale Maggiore che era adiacente alla palestra Canetoli.

Oggi il PalaDozza dispone di un’arena con una capienza totale di più di 5.000 posti numerati suddivisi in 4 gradinate: Azzarita, Calori, Graziano e Nannetti. L’anello disponde di tutti i servizi per i visitatori, bar, toilette, spazi merchandising delle squadre e infermeria. Eventi sportivi, concerti, spettacoli teatrali e tanto altro sono stati e sono tutt’ora ospitati all’interno del Piccolo Madison di Piazza Azzarita, rendendoli momenti unici e spettacolari grazie all’atmosfera al suo interno.

Credits testi e foto: Bologna Welcome

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