Taglio basso, quattro chiacchiere con Piero Coen

TAGLIO BASSO, nel gergo giornalistico è un articolo posizionato a piè pagina. Nel gergo cestistico...beh lo sapete. 
Dopo tanto basket "parlato" e primi assaggi di "giocato" è difficile non esser ripetitivi ma ci proveremo. 
Iniziamo proprio con il nostro pluri-intervistato Piero Coen, al quale abbiamo sottoposto qualche domanda "in transizione". 

D Ciao Piero, cominciamo cosi: di solito l'allenatore è il destinatario di tante aspettative e tante aspirazioni dei tifosi. Ma,rigirando l'ottica, tu invece che invito vuoi fare alla città e ai sostenitori della Cestistica? 
R Mi aspettavo che il pubblico sanseverese rispondesse bene ma le mie valutazioni sono state superate in meglio. Non credevo ci fossero cosi tanti sostenitori sin dalla prima in casa, specie pensando che siamo partiti da zero o meglio ripartiti da sottozero. 
Mi auguro, quindi, che ogni domenica casalinga possa veder sempre più gente al Palas. Inoltre vorrei invitare tutti a tenere alto questo entusiasmo e mi piacerebbe far stare la squadra vicino alla sua tifoseria, anche in momenti ed eventi extra partita. Abbiamo una meravigliosa e varia tifoseria che abbraccia dai bimbi agli anziani. Poterci conoscere sempre meglio sarebbe un beneficio per tutti. 

D Alla luce della tua esperienza pluriennale qui da noi, vuoi tracciare un bilancio professionale e umano delle persona che hai incontrato ? 
R Il bilancio è positivissimo non solo per i risultati in campo ma anche per la fortuna che ho avuto di stringere rapporti di conoscenza e di amicizia con tantissimi sanseveresi e non. Sono molto lusingato inoltre dell'affetto diffuso e spontaneo della cittadinanza.  Non faccio nomi solo per non escludere nessuno ma davvero è un ambiente piacevole, in cui non solo lavorare ma anche vivere. Non e' un caso che ora io sia di nuovo qui,  nonostante mi abbiano dato del pazzo, quando accennavo al fatto di scendere dalla serie A alla serie C. Ho accettato questa sfida solo perché si trattava di San Severo. 

D Cosa serve al nostro movimento per crescere ancora e meglio ? 
R La società è già molto ben strutturata, seria: fatta da persone serie e che, cosa rara, vuole progettare e investire sui giovani. Dobbiamo far crescere i giovani locali, diventare abili nel "reclutare" e diventare polo di attrazione. Avere un florido settore giovanile crea grossi vantaggi anche per la prima squadra e per tutte le realtà cestistiche del territorio. E' un bacino di risorse incredibile. 

D Pensando al tuo passato di giocatore, cosa è cambiato nel Basket giocato ? 
R Il maggior cambiamento che riscontro è nella crescente fisicità del basket attuale. L'atletismo sembra prevalere sulla tecnica. Ci stiamo avvicinando all'NBA, prova ne sia che diversi giocatori Italiani ora militano negli States, eppur non nascondo un certo rimpianto per il "bel gioco", fatto di tecnica, di mestiere e .... di gavetta. Oggi c'è meno fame di risultati e molto meno lavoro sui fondamentali. Ci sono meno giocatori capaci di leggere il gioco e che vogliono arrivare, partendo dal duro lavoro in allenamento.  Dobbiamo evitare le agevolazioni gratuite (ndr, under obbligatori) che non hanno prodotto nulla. 

D Scendiamo nel personale: vino preferito, lettura preferita ed  tuo hobby non sportivo? sai stirare e cucinare? 
R Bevo raramente; mi concedo del vino dolce, moscato o brachetto (preso nota per idea regalo natalizia?). Da ragazzo leggevo poco. Mi piacciono i libri di storia perché insegnano sempre qualcosa. Autrice preferita Oriana Fallaci perché mai banale. Quest'estate mi son riletto la biografia di Lucio Battisti (per scacciare qualche giornata uggiosa, diciamo noi).  Quando viaggio per lavoro parto "già stirato", per il resto prediligo abbigliamento comodo (...abbiamo capito non sa stirare!). Cucino poco ma amo i dolci ed è dura trattenersi, specie qui a San Severo.  Hobby? Purtoppo ho pochissimo tempo libero. Seguo il lavoro di mio figlio al bar e appena posso mi prendo cura dei cani ma se sdoganiamo il divano come passatempo posso dire che il mio hobby è stare a casa, sul divano, con i miei affetti. 

D Che ne pensi di questa ultima riforma  dei campionati federali ? 
R Finalmente abbiamo superato la divisione in categorie ridicole nei nomi e nella sostanza e siamo tornati a soluzioni credibili e denominazioni chiare e univoche. La Federazione sta recuperato serietà e credibilità. Abbiamo intrapreso una strada giusta che parte dalle esperienze del passato. Dovremmo continuare cosi magari aumentando la "mobilità" tra categorie, grazie ad un maggior numero di promozioni (e retrocessioni).

 
D Ci salutiamo con questa ultima domanda: quando hai intenzione di andare in pensione? 
R : Nel mio lavoro la pensione è sempre in agguato, molti colleghi sono stati dimenticati e non solo per colpa loro. Senza rinvangare il passato, ti dico solo che a  San Severo ho ritrovato la voglia di allenare e mi diverto. Ogni giorno trovo un motivo per andare al Palazzetto e dare il massimo.....cosi da poter pretendere il massimo. Finchè andrà cosi la pensione arriverà il più tardi possibile (ndr, e potremo levarci ancora tanti sfizi assieme).   
Grazie Piero!

 San Severo, 8 Ottobre 2015

A cura di Pippo Mimmo